Michele Garofalo, meglio conosciuto come "Don Michele" il gioielliere, un uomo che per i suoi
concittadini torresi è rimasto impresso nella memoria collettiva, sia per la sua attività che per la simpatia che lo rendeva benvoluto da tutti.
Don Michele nacque nel luglio del 1899 da Aniello Garofalo e da Angelina Carbone. Suo padre aveva un negozio che trattava generi navali nella vicina Torre Annunziata e sua madre era sorella dei titolari della Pasticceria Carbone, situata all'angolo di via Salvator Noto-via Roma, che tutti ricordano come "'ncopp add'u
Carbone".
Don Michele fin da ragazzo dimostrò volontà e certosinità nell'apprendere l'arte dell'oreficeria e nel lontano 1924 realizzò il suo sogno aprendo il negozio, il "suo" primo negozio sotto alle scalinatelle della Ripa, di fronte alla farmacia Murino.
In seguito, negli anni trenta, si trasferì in via Comizi, nei locali attualmente occupati dalla "Fedelissima", guardia notturna. Infine, nel 1940 aprì il negozio di via Beato Vincenzo Romano
('ncopp'a guardia) di fronte al deposito di farina gestito da Ciccio Ausiello.
Don Michele, nella gestione del negozio, ebbe come collaboratori due dei suoi figli: Aniello e Vincenzo, mentre Raffaele e Bartolo gestivano la "galleria Garofalo", negozio di tessuti che era proprio di fronte alla gioielleria.
Il lavorare insieme padre e figli dette una carica di entusiasmo in più a tutti e, negli anni 50, anni in cui si bandiva il concorso per l'allestimento della più bella vetrina in occasione della festa dell'Immacolata, i gioiellieri Garofalo vinsero il I premio per tre volte di seguito, per cui furono invitati a partecipare alla manifestazione ma solo "fuori concorso".
Nel 1949 Don Michele fu nominato Commendatore di Santa Brigida di Svezia per la serietà, l'onestà e la capacità che avevano contraddistinto la sua attività commerciale; una nomina che lo spronava a dare ancora di più fino al giorno della sua morte che avvenne nel settembre del 1961.
Per rendere omaggio alla memoria del padre, i fratelli Garofalo, contribuendo alla spesa per
l'installazione dell'orologio che troneggia sul campanile della Basilica Santa Croce, ottennero dall'allora Monsignore Stefano Perna, parroco appunto di Santa Croce, che sul quadrante fosse incisa la dicitura "Comm. Michele Garofalo - Orologeria 1968".
Il negozio ora non c'è più "ncopp'a guardia", ma le testimonianze di stima e di affetto di persone clienti e non, che hanno nella vita conosciuto e trattato con Don Michele, riempiono di gioia e di orgoglio i
familiari.
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Il Cav. Michele Garofalo "Don
Michele"
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Per rendere omaggio alla memoria del padre, i fratelli Garofalo, contribuendo alla spesa dell'orologio che troneggia sul campanile della Basilica Santa
Croce
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Fu la più antica
gioielleria di Torre del Greco
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