Agricoltura


           La nostra frutta è saporita: è paesana!

L'altra economia
Il nostro "amico" vulcano, almeno per ciò che riguarda l'agricoltura, prima ci acciacca e poi ci ammereca. I danni alle nostre terre nell'eruzione del 1906 e il nubifragio del 1908 causarono danni incalcolabili alle nostre terre coltivabili. Infatti, dopo i primi periodi d'assestamento i terreni vesuviani si dimostrano molto fertili proprio per la presenza di alcune sostanze minerali "seminate" dal vulcano.


Terreno fertile per le sostenze minerali vesuviane

Vale a dire che le colture, quando il Vesuvio tace, sono
 sempre intensive, sia quelle erbacee sia le legnose. Le raccolte di agrumeto e frutteto sono, specie in un passato prossimo, sempre abbondanti. Si produce un'ampia varietà di uva e relativa produzione di vino con canali di smercio sicuro nelle piazze del nord e pure all'estero.


      Il clima vesuviano è mite quasi tutto l'anno

Vigneti ed agrumeti hanno trovato terreno fertile, come cade bene questa frase, (si usa sempre nel linguaggio figurato). Le coltivazioni vanno dalle falde del vulcano e via via lungo tutta la fascia costiera, da Ercolano a S. Maria La Bruna. Legumi e farinacei, frutta come pesche, pere, nespole, albicocche, ecc.


                   La coltivazione di gardenie

La fascia medio bassa è avvantaggiata pure dalle risorse idriche con i pozzi artesiani. Rari sotto il vulcano. Famosa l'uva "lugliosa" estiva e quella da cui si ricava il Lacrima Christi. Determinante il fattore climatico, il sole mai avaro, il tempo mite quasi tutto l'anno. Intanto le proprietà del suolo presentano qualche carenza.
C'è ricchezza di sostanze potassiche ma povertà di quelle azotate.


         Le moderne serre soprattutto per i fiori

Queste sono seminate artificialmente.
Le pendici del Vesuvio sono lontane dalle falde freatiche perciò si adottano vari sistemi di irrigazione tra cui la raccolta di acqua piovana.
La fascia costiera consente la produzione con serre di garofani ed altri fiori recisi, gerbere, crisantemi, ecc. Le coltivazioni orticole, invece, sono di piselli, fagiolini, pomodori, finocchi, cavoli, cipolle, melanzane, peperoni, ecc. Ricordate il rivenditore che dice "so' paesane, signo'".


   Una lillium - Si producono, oggi, molte varietà

La cultura delle viti è a pergolato sul suolo molto generoso. Le varietà, l'ho detto, consentono la produzione di vini gustosi e aromatici. (E noi beviamo il vino confezionato che viene dal nord).
Lo stato, invece, cura il rimboschimento della zona alta per evitare il franare del terreno Talvolta alla ferace qualità del terreno si contrappone la scarsa capacità gestionale dovuti a molteplici fattori nel ping-pong tra agricoltori e affittuari.


   La produzione di garofani e calata con gli anni

Numerosi, infatti, sono i piccoli appezzamenti a conduzione familiare, ma spesso si ricorre alla mezzadria, mai rivelata duratura e costante dalle nostre parti. La manodopera spesso scarseggia per motivi economici. Braccianti e piccoli agricoltori non reggono e preferiscono la fabbrica del nord.
La floricoltura torrese è florida ed è oggi prioritaria rispetto alle altre colture.Il progresso ha favorito questo settore con le moderne serre che dalla costa incominciano ad estendersi anche verso l'alto. Tutto sommato il clima generoso e il terreno buono sfamano molte bocche dei nostri concittadini.
                                                     Luigi Mari