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INFORMAZIONI
foto pinoli

La loro attività di lavorazione delle pine (strobili di pino) e dei pinoli da esse ricavati è nata da quasi 50 anni e precisamente nel 1950 quando il padre degli attuali titolari, il Sig. Daniele Ciavolino ha intrapreso l'attività come ditta individuale omonima, fino al 1975.
Dal 1975 al 1985 sono subentrati, in aiuto al padre, anche i figli Sig. Salvatore e Camillo Ciavolino e l'azienda, da ditta individuale, è stata trasformata in società con nome "Ciavolino Daniele e Figli S.N.C." amministrata dal Sig. Salvatore Ciavolino.
Dal 1985 in poi, data l'importanza che via via la società andava acquistando sul mercato, la S.N.C. è stata trasformata in "Ciavolino Daniele e Figli S.R.L.". Il Sig. Daniele Ciavolino ha ceduto le sue quote ai figli restando però sempre vicino moralmente all'azienda, frutto della sua gran tenacia e delle sue enormi fatiche. 

La sede della ditta è sempre stata la stessa, a Torre del Greco (prov. di Napoli), soltanto il nome della strada è cambiato nel tempo: mentre prima la Via si chiamava 'Via Cappella Nuova', attualmente si chiama 'Via Giovanni XXIII', e la ditta si trova al n°61 di quest'ultima.
La società oltre ad avere la sede ed uno stabilimento a Torre del Greco, ha anche un secondo stabilimento ad Ardea in prov. di Roma, Via Campo di Carne n° 20.
La loro società è membro del Consorzio Agro-Alimentare 'I sapori del Parco Vesuvio' e dell'API l'Associazione delle piccole e medie imprese di Napoli e provincia.
Nel corso degli anni la società è cresciuta in modo costante.
deposito

La ditta occupa, per circa 6 mesi l'anno, 50 dipendenti nella raccolta delle pine e 10 dipendenti fissi nella produzione.
Le pine sono acquistate in tutta l'Italia
Le pine provenienti dal nord Italia e dal Lazio fino a Latina sono lavorate nello stabilimento di Ardea, mentre quelle provenienti da Latina fino alla Sicilia sono lavorate a Torre del Greco.
Il periodo di raccolta delle pine si aggira dai primi di Novembre fino alla fine del mese di Maggio dell'anno successivo, però il lavoro di trasformazione avviene durante tutto l'anno.Lo scarto della lavorazione, cioè i gusci e le resine, sono venduti come combustibile ai fornai o direttamente alle aziende per la produzione di corrente alternativa.

I pinoli sgusciati così come escono dalla lavorazione sono venduti all'ingrosso in cartoni o sacchi da 25 Kg.
Ultimamente stiamo prendendo in considerazione l'eventualità di confezionare i pinoli in bustine da 100/50 grammi o anche in buste più grandi da 500/1000 grammi.
I loro clienti sono grossisti di frutta secca, industrie dolciarie, industrie produttrici di paste fresche e di salse, e sono sia italiani che esteri, precisamente francesi, svizzeri, belga, però contiamo di espandere la nostra attività sempre di più, e in particolare in America, nei Paesi arabi e in Germania, perché tutto sommato con l'estero abbiamo ancora pochi rapporti commerciali.
Per quanto riguarda l'Italia, la maggiore regione consumatrice di pinoli è la Liguria dove famosa è la tipica salsa ottenuta proprio con i pinoli che ne sono l'ingrediente fondamentale: stiamo parlando del gustosissimo pesto.
Tuttavia c'è da aggiungere che negli ultimi anni, in Italia, il consumo di pinoli è aumentato, perché non sono usati solo in pasticceria, ma sono stati scoperti anche dall'arte culinaria per prelibate ricette.