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La loro attività di lavorazione
delle pine (strobili di pino) e dei pinoli da esse ricavati è nata da
quasi 50 anni e precisamente nel 1950 quando il padre degli attuali
titolari, il Sig. Daniele Ciavolino ha intrapreso l'attività come ditta
individuale omonima, fino al 1975. |
La sede della ditta è
sempre stata la stessa, a Torre del Greco (prov. di
Napoli), soltanto il nome della strada è cambiato nel tempo:
mentre prima la Via si chiamava 'Via Cappella Nuova', attualmente si
chiama 'Via Giovanni XXIII', e la ditta si trova al
n°61 di quest'ultima. La società oltre ad avere la sede ed uno stabilimento a Torre del Greco, ha anche un secondo stabilimento ad Ardea in prov. di Roma, Via Campo di Carne n° 20. La loro società è membro del Consorzio Agro-Alimentare 'I sapori del Parco Vesuvio' e dell'API l'Associazione delle piccole e medie imprese di Napoli e provincia. Nel corso degli anni la società è cresciuta in modo costante. |
La ditta occupa, per circa 6
mesi l'anno, 50 dipendenti nella raccolta delle pine e 10
dipendenti fissi nella produzione. |
I pinoli sgusciati così
come escono dalla lavorazione sono venduti all'ingrosso in cartoni o
sacchi da 25 Kg. Ultimamente stiamo prendendo in considerazione l'eventualità di confezionare i pinoli in bustine da 100/50 grammi o anche in buste più grandi da 500/1000 grammi. I loro clienti sono grossisti di frutta secca, industrie dolciarie, industrie produttrici di paste fresche e di salse, e sono sia italiani che esteri, precisamente francesi, svizzeri, belga, però contiamo di espandere la nostra attività sempre di più, e in particolare in America, nei Paesi arabi e in Germania, perché tutto sommato con l'estero abbiamo ancora pochi rapporti commerciali. Per quanto riguarda l'Italia, la maggiore regione consumatrice di pinoli è la Liguria dove famosa è la tipica salsa ottenuta proprio con i pinoli che ne sono l'ingrediente fondamentale: stiamo parlando del gustosissimo pesto. Tuttavia c'è da aggiungere che negli ultimi anni, in Italia, il consumo di pinoli è aumentato, perché non sono usati solo in pasticceria, ma sono stati scoperti anche dall'arte culinaria per prelibate ricette. |