Attualità sport 6

I NUMERI 2
le doppiette realizzate:

Corona del Campobasso e Ghirardelli del Nardò gli autori. Il quoziente è giunto ad 8. 3 i rigori assegnati. 2 realizzati, ancora il Giugliano lo fallisce. 14 i penalty concessi complessivamente: 8 segnati, 6 sbagliati. 6 le vittorie interne in questa quarta giornata. In totale sono 22 le vittorie tra le mura amiche contro i soli 6 successi esterni.
Basso anche il numero complessivo di pareggi: 8. 7 i punti in più dell'Acireale rispetto alla stessa giornata del campionato passato. 12 le espulsioni nella quarta giornata. Due sole in meno a quelle decretate in tre giornate. Bottino che giunge a 26. Il Sant'Anastasia la formazione più cattiva con 4 cartellini rossi. Seguono Fasano e Catanzaro con 3. 20 le marcature realizzate con il bottino che sale a quota 94. Il Comunale di Tricase lo stadio dove si è segnato di più: 7 reti nel derby. 49 le ammonizioni impartite dai direttori di gara. Il totale sale a quota 190 cartellini gialli sventolati. Il Sant'Anastasia la squadra che ha subito più ammonizioni: ben 21. Segue il Campobasso con 13.

IL CASO
Il male oscuro di Tarantino Due giornate di campionato da lui giocate e due espulsioni. Pietro Tarantino ha cominciato nel peggiore dei modi la sua stagione con la nuova maglia del Sant'Anastasia. All'esordio in campionato a Sora l'ex corallino si era fatto buttare fuori al 34' della ripresa per un inutile fallo a gioco fermo su un avversario. Severo il provvedimento disciplinare: due giornate di squalifica. Scontate queste, di nuovo titolare contro il Taranto dove la combina grossa. Addirittura al 4' del primo tempo assesta una gomitata a Monza e il signor Benedetto di Messina non può esimersi dal mandarlo anzitempo sotto la doccia lasciando i suoi con un uomo in meno praticamente per tutta la partita. Che Tarantino non si trovi bene a Sant'Anastasia è risaputo. Ma commettere queste ingenuità per un giocatore della sua esperienza è davvero troppo...

LA BUCCIA DI BANANA
Giugliano e la maledizione dei rigori Inizio più disastroso per il Giugliano nemmeno i più "gufi" potevano aspettarselo. Due punti in quattro partite e penultimo posto in classifica. Ma ciò che più brucia nella squadra gialloblù sono le tante occasioni fallite. In particolare i rigori: tre penalty sprecati che potevano essere decisivi per le sorti degli uomini di Castellucci. Ha inaugurato la serie nerissima dal dischetto Balestrieri facendoselo parare da Spagnulo del Taranto sullo 0-2 per i pugliesi. Avrebbe potuto riaprire il match, poi definitivamente affossato da Riganò. A Patti contro l'Igea (0-0), Gerundini si faceva ipnotizzare da Brugnano vanificando così quella che poteva essere la prima vittoria. Terzo rigore consecutivo e terzo rigorista fallito contro il Catanzaro (0-0). Dal dischetto Napoli calciava addosso a Gentili. Il Giugliano fino ad ora ha segnato solo al debutto con Siniscalco, poi il buio totale. Che fossero stregate le porte avversarie o qualcuno ha fatto una macumba?

IL MATTATORE
DELLA GIORNATA

Lo scettro spetta a Corona "Tutti mi vogliono": avrebbe potuto dire Giorgio Corona quest'estate. Infatti il bomber del Tricase ritornato alla casa madre Messina era inseguito da quasi tutta la C2. Alla fine l'ha spuntata il Campobasso. Ma l'inizio della sua nuova squadra nel torneo non è stato dei migliori. Tre gare e tre pareggi. Il ventiseienne attaccante, al contrario, nelle prime tre giornate non aveva le polveri bagnate, anzi. Ma alla quarta partita ha dimostrato di essere un lusso per questa categoria dopo i dieci gol dell'anno passato. A Castrovillari ha regalato la prima vittoria ai molisani con una pesante doppietta realizzata in sette minuti. Ha formato una coppia da gemelli del gol con l'altra punta Righi. Sette reti su otto in totale per gli avanti rossoblù. Se continuano in questo modo il Campobasso può candidarsi ad outsider di lusso.

Il commento

di Vincenzo E. Miele
 
Lo strano vizio di farsi male Parafrasando una famosa canzone di qualche anno fa e accostandola alle vicissitudini della Turris, potremmo dire che il derby del golfo ha proprio il sapore di beffa per la ciurma di Apuzzo. Dominare la scena nei primi 20', mostrando tutti i propri pregi, prima di regalare un uomo, l'inerzia e la vittoria agli avversari.
Tanti complimenti si era meritato Camporese per quel suo inarrestabile moto sulla mediana, in questo scorcio iniziale di campionato. Un giocatore insostituibile stava diventando. Ma due falli ingenui, inutili e stupidi hanno condizionato la partita. In parità numerica la Turris aveva sciorinato alcune buone trame, facendo capire che poteva essere un pomeriggio da ricordare. In inferiorità numerica, purtroppo, i corallini hanno consegnato il destino della sfida nei piedi dei calciatori flegrei.
Il pareggio sarebbe forse stato il risultato più giusto per i valori espressi in campo. Puteolana generosa, volitiva ma sterile. Turris alla ricerca di quel punto che avrebbe portato a tre il numero di risultati utili consecutivi. Ma la beffa è sempre dietro l'angolo. E si è materializzata con Vincenzo Migliaccio che ha infranto i sogni di tanti tifosi corallini accorsi come ai bei tempi a sostenere la propria squadra.
Ma com'è strana la gente che segue il calcio... Innamoratisi subito del giocattolo che la società stava costruendo, i tifosi sono andati quasi in depressione dopo la sconfitta interna con l'Acireale, sfogliando la margherita se continuare o no a voler bene a questa nuova formazione che stava ancora crescendo, cullata con affetto da papà Apuzzo.

La vittoria di Tricase ha infervorato di passione l'ambiente che è andato immediatamente in ebollizione dopo un successo esterno che comunque non si vedeva da un non lontano - caòcisticamente parlando - Sora-Turris 1-3. Con il Castrovillari è parso tutto fin troppo facile, con la voglia della squadra di complicarsi la vita da sola. Scarpa in versione goleador riportava alla mente i tempi di D'Isidoro, vero braccio armato, l'ultimo a segnare una tripletta al "Liguori".
Escandescenza del pubblico sognando la C1. Dopo tanto tempo si riorganizzano torpedoni per seguire i "beniamini" in trasferta. Ma dopo la beffa di Formia molti stanno nuovamente storcendo il naso, non essendo in sintonia con le scelte del mister e l'atteggiamento della squadra. Ed i tifosi, almeno dalle parole, da tecnici navigati iniziano “a comprendere quali sono i limiti di questa formazione”. In tutto ci vuole coerenza, ma nel mondo del calcio questo è solo un sostantivo astratto.
Si sapeva comunque che la piazza risponde in perfetta sintonia con i risultati. E seguendo questo dogma, anche i tifosi corallini cambiano il loro umore in base ai risultati, attualmente a singhiozzo, dei ragazzi di Apuzzo.
Il tecnico, nel derby, ha forse solo la colpa di aver sostituito un Rizzioli apparso in giornata, lasciando il panzer Matticari in balìa della difesa granata. Giocare con un uomo in meno non è facile soprattutto perché certi sottili equilibri si rompono. La Turris era riuscita fino al 93' a non spezzare questa giusta proporzione, minuto in cui è successo il patatrac. Nulla è perso, ne tantomeno compromesso. Si è capito che questa squadra non ha vie di mezzo: o vince o perde. Ma si è capito però che la difesa poco alla volta sta diventando un bunker difficile da perforare.

Bertolone si sta rivelando un acquisto indovinatissimo, con la coppia centrale che ha tratto super benefici da questo inserimento. La Turris ha dimostrato di essere presente. Con lo spirito senz'altro, con le gambe ancora non troppo, anche se la strada intrapresa può essere quella giusta. La croce non va addossata a nessuno, neanche a Camporese, che può essere l'indiziato numero uno per quanto successo. Può essere difficile sorridere dopo una sconfitta, ma questa così come quella con i granata siciliani può far capire realmente i limiti di questa Turris. Con la speranza però di non sbagliare troppo in futuro e cercare rimedi che possano portare a piacevoli benefici.