La Festa dei Santi        1

 

Origine e storia
 

 

LA FESTA 
DEI SANTI 
ANNI 50

 
       Molti di questi personaggi sono scomparsi

Non vi sono notizie libresche da attingere sulla Festa dei Santi celebrata a Torre del Greco fino agli anni 60. Ho rimediato qualcosa di prima mano estrapolando, per così dire, dalle reminiscenze di alcuni anziani. La Festa dei Santi era sentita come quella dell'Immacolata. Oggi è stata soppressa e non potrebbe essere riproposta soprattutto perché per le strade non circolano più le anime dei torresi, ma le automobili, e proprio come l'anima, una per cittadino. Poiché le statue dei santi che uscivano erano tante e verso la fine compariva l'Immacolata, i torresi coniarono il detto: "'Quanne è asciuta a Maronna nun ce stanno cchiù sante".

 
                       S. Pietro Apostolo

La festa durava qualche giorno perchè era, per dirla in chiave moderna, il secondo tempo del rituale della Croce che, per diversi giorni ricordava S. Elena che ritrovò la Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Allora si era suggestionati solo da personaggi ed eventi mistici, si ignoravano i De Niro e i Di Caprio. Un fenomeno simile al Titanic cinematografico era ancora quello del Diluvio Universale. Si venerava e ci si esaltava per Gesù, i Santi e la Madonna, quella autentica e non la versione "Ciccone" che è capace, purtroppo, di fare più adepti lei in un Concerto che il Papa a Piazza S. Pietro.
 
                S. Teresa del Gesù Bambino

Le strade di Torre erano un palcoscenico, che dico, un immenso sagrato per rappresentare un rituale lungo diversi giorni, con la sincera partecipazione di tutti, persino... degli addetti ai lavori; perché le banche erano poche, la malattia del danaro (che allora si chiamava sterco del diavolo) come espressione di potenza o di difesa non era ancora epidemia.

 
                                     S. Lucia
Innumerevoli Croci rivestite di ramoscelli benedetti caratterizzavano le lunghe, lente processioni, senza appuntamenti, impegni, sguardi nevrotici all'orologio. Tutto volgeva lentamente verso i primi di maggio per ricominciare con l'uscita dei Santi. Ciascuna categoria di torresi, sociale o commerciale aveva il suo santo protettore. S. Lucia, S. Raffaele, S. Isidoro, S. Vincenzo, S. Luigi, S. Michele, insomma tre quarti di Paradiso circolava per le nostre strade; non tutto, non già perché erano finiti i santi, ma non bastavano i torresi per venerarli.

 
                                   S. Giuseppe

Come, del resto, accade ancora con l'Immacolata, vi era una "sanguigna" competizione per "accaparrarsi" l'onere e l'onore di portare a spalla le statue che, in fatto di peso, non erano... ramoscelli. Le processioni non avevano mai fine, anche perchè la Festa richiamava molti fedeli dai centri viciniori. Ancora oggi nella Basilica di S. Croce vi è la cappella del Sacro Legno della Croce che custodisce una reliquia della Croce di Gesù Cristo. Tuttavia per i torresi la Chiesa madre è rimasta sempre "'A Parrocchia" per antonomasia.

 
                            S. Rosa da Lima
La festa della Croce e dei Santi di Torre del Greco, secondo me, rappresenta la soglia tra la vecchia Torre del Greco buona, amorevole, romantica e quella, per così dire, pragmatizzata (per non dire altro) dei giorni nostri, proprio così. La nostra città riconquisterebbe i vecchi splendori solo se una mattina, svegliandoci, al posto delle migliaia di automobili lungo le strade rivedremmo le numerose statue dei Santi.                                               Luigi Mari