Molti di questi personaggi sono scomparsi
Non vi sono notizie libresche da attingere sulla Festa dei Santi
celebrata a Torre del Greco fino agli anni 60. Ho rimediato qualcosa di
prima mano estrapolando, per così dire, dalle reminiscenze di alcuni
anziani. La Festa dei Santi era sentita come quella dell'Immacolata.
Oggi è stata soppressa e non potrebbe essere riproposta soprattutto
perché per le strade non circolano più le anime dei torresi, ma le
automobili, e proprio come l'anima, una per cittadino. Poiché le statue
dei santi che uscivano erano tante e verso la fine compariva
l'Immacolata, i torresi coniarono il detto: "'Quanne è asciuta a
Maronna nun ce stanno cchiù sante".
S. Pietro Apostolo
La festa durava qualche giorno
perchè era, per dirla in chiave moderna, il secondo tempo del rituale
della Croce che, per diversi giorni ricordava S. Elena che ritrovò la
Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Allora si era suggestionati solo
da personaggi ed eventi mistici, si ignoravano i De Niro e i Di Caprio.
Un fenomeno simile al Titanic cinematografico era ancora quello del
Diluvio Universale. Si venerava e ci si esaltava per Gesù, i Santi e la
Madonna, quella autentica e non la versione "Ciccone" che è
capace, purtroppo, di fare più adepti lei in un Concerto che il Papa a
Piazza S. Pietro.
S. Teresa del Gesù Bambino
Le strade di Torre erano un
palcoscenico, che dico, un immenso sagrato per rappresentare un rituale
lungo diversi giorni, con la sincera partecipazione di tutti, persino...
degli addetti ai lavori; perché le banche erano poche, la malattia del
danaro (che allora si chiamava sterco del diavolo) come espressione di
potenza o di difesa non era ancora epidemia.
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S. Lucia
Innumerevoli Croci
rivestite di ramoscelli benedetti caratterizzavano le lunghe, lente
processioni, senza appuntamenti, impegni, sguardi nevrotici
all'orologio. Tutto volgeva lentamente verso i primi di maggio per
ricominciare con l'uscita dei Santi. Ciascuna categoria di torresi,
sociale o commerciale aveva il suo santo protettore. S. Lucia, S.
Raffaele, S. Isidoro, S. Vincenzo, S. Luigi, S. Michele, insomma tre
quarti di Paradiso circolava per le nostre strade; non tutto, non già
perché erano finiti i santi, ma non bastavano i torresi per venerarli.
S. Giuseppe
Come, del resto, accade ancora con l'Immacolata, vi era una
"sanguigna" competizione per "accaparrarsi" l'onere
e l'onore di portare a spalla le statue che, in fatto di peso, non
erano... ramoscelli. Le processioni non avevano mai fine, anche perchè
la Festa richiamava molti fedeli dai centri viciniori. Ancora oggi nella
Basilica di S. Croce vi è la cappella del Sacro Legno della Croce che
custodisce una reliquia della Croce di Gesù Cristo. Tuttavia per i
torresi la Chiesa madre è rimasta sempre "'A Parrocchia" per
antonomasia.
S. Rosa da Lima
La festa della Croce e dei Santi di Torre del Greco,
secondo me, rappresenta la soglia tra la vecchia Torre del Greco buona,
amorevole, romantica e quella, per così dire, pragmatizzata (per non
dire altro) dei giorni nostri, proprio così. La nostra città
riconquisterebbe i vecchi splendori solo se una mattina, svegliandoci,
al posto delle migliaia di automobili lungo le strade rivedremmo le
numerose statue dei Santi.
Luigi Mari
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