BEL ZE BULLING
DI
FRANCIONE
A MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO
Presso il Teatro Comunale di Monte san Giovanni Campano
p.zab Guglielmo Marconi
Il 4 aprile ore 09,30 per le scuole ore 15,30 per le famiglie
Va in scena lo spettacolo-convegno
BEL ZE BULLING (STORIE DI ORDINARIA MODERNA SOPRAFFAZIONE:
BULLING, NONNING, MOBBING)
di Gennaro Francione
Commedia in tre parti. Durata un’ora. Attraverso tre momenti(bullismo,
nonnismo, mobbing), si dipana la trama di una sopraffazione che inizia tra
scolari per continuare in età adulta nella naia e in un tribunale.
Non c'è mai
fine alla sopraffazione fisica e morale per i puri, gli onesti, i giusti ciò
sia nelle zone basse del vivere sociale che in quelle alte, là dove la violenza
raggiunge forme sofisticate di sopraffazione psicologica per quelli, solitari, che intendono equamente cambiare le regole del gioco.
La via della vera rivolta
ai soprusi passa per la solidarietà umana della massa dei semplici in unione
forte e impetuosa contro le bande dei bulli e dei falsi buoni.
PERSONAGGI ED INTERPRETI
Giorgio / Nonno 1/ Magistrato 1: Rocco Maria Franco
Sandro/ Nonno 2/ Magistrato 2: Jude Dias
Riccardo: Giacomo Barabino
Bel Ze Bullyng / Sara / Professoressa / Tenente / Presidente: Laura Monaco
Aiuto regia, luci e fonica: Alessandra Coliva
Grafica: arch. Laura Monica
Costumi e scene: Staff AlRo.Labaj
Regia Rocco Maria Franco
NOTE DI REGIA
Bel ze bulling si propone di trattare la difficile tematica del bullismo
giovanile
e delle sue derive più adulte nonnismo e mobbing.
Il testo scritto da Gennaro Francione parte dall’intuizione che la
prevaricazione e la violenza normalmente associate
all’età adolescenziale e
di cui spesso si parla sui giornali, in realtà non abbiano età.
Il filo
conduttore della storia è la diavolessa tentatrice che da il nome alla piece,
la quale tenta in tutti i modi di portare sulla cattiva strada il giovane e
idealista Riccardo.
Il protagonista viene messo dal seduttivo demone di fronte
alla propria emarginazione,
in quanto spirito libero e fuori dal coro. Il prezzo
da pagare per il suo desiderio di giustizia sarà alto.
La prospettiva che gli
si para davanti è quella di una vita ed una carriera segnate dalla prepotenza e
dalla prevaricazione dei più forti. Forte è quindi la tentazione di passare
dall’altro lato della barricata, diventare anch’egli un prepotente ed un
bullo per sfuggire alle persecuzioni.
Parallelamente alla storia di Riccardo, viene raccontata quella di Sandro, che
diversamente dal protagonista ha deciso di unirsi al branco per sfuggire alle
discriminazioni razziali che subisce come ragazzo di colore. La vera salvezza
dei due giovani sarà l’incontro sul terreno comune dello sport, in questo
caso il rugby, che hanno praticato insieme e dove i due emarginati, così
diversi fra loro, possono trovare un punto di partenza per confrontarsi.
Nota: Il progetto nasce come spettacolo pedagogico da portare nelle scuole. La
messa in scena è quindi agile e flessibile in modo da adattarsi alle diverse
esigenze sceniche. Lo spettacolo si concentra sul lavoro degli attori e sulla
possibilità di essere rappresentato anche al di fuori degli spazi scenici
convenzionali, seguendo il concetto del teatro povero. Questo non impedisce però
di portarlo su palchi tradizionali.
Seguirà dibattito con la presenza dell’assessore prof. Renato Bottoni, il
giudice Gennaro Francione, la psicologa Stefania Pagliani
Per altre informazioni, manifesto etc.
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/belzebulling.htm
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