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Argomento presente: « LETTERA APERTA ALL'AMMINISTRAZIONE »
ID: 10366  Discussione: LETTERA APERTA ALL'AMMINISTRAZIONE

Autore: Cristofaro Cingolo  - Email: cris1948@fastwebnet.it  - Scritto o aggiornato: lunedì 13 aprile 2009 Ore: 15:15

Pubblichiamo una lettera aperta, secondo noi giusta, del valido collaboratore di Torreomnia Cingolo Cristofaro, un appassionato scrittore di una intelligenza arguta ed analitica, del quale già abbiamo un racconto da leggere in comunità.






Cingolo Cristofaro

 
 

ID: 10925  Intervento da: Antonio borriello  - Email: antonio.borriello@tin.it  - Data: lunedì 13 aprile 2009 Ore: 15:15




ID: 10394  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: martedì 10 febbraio 2009 Ore: 15:41


In corteo contro le strisce blu

Torre del Greco. In piazza per protestare contro le strisce blu. Hanno gridato la loro rabbia e il loro malcontento i residenti di via Monsignor Felice Romano, via Cesare Battisti, via Calastro, via Madonna del Principio che ieri mattina hanno manifestato in corteo per chiedere la sospensione della delibera di giunta comunale dello scorso 29 gennaio che prevede l’installazione di nuove aree di sosta a pagamento sul territorio. La protesta, organizzata dal comitato di quartiere Rinascita che insiste sulla zona, è partita pacificamente da piazzale Cesare Battisti e poi è degenerata all’arrivo a palazzo Baronale. I manifestanti hanno atteso per circa un’ora di essere ricevuti da rappresentanti del Comune. Non sono mancati attimi di tensione e per alcuni istanti si è sfiorata addirittura la rissa, alcuni manifestanti hanno cercato di varcare il cancello di palazzo Baronale, ma la presenza di polizia e vigili urbani ha evitato il peggio. «Diciamo no ai parcheggi a pagamento nel quartiere - hanno gridato i cittadini - I residenti dove andranno a parcheggiare? I pensionati come possono sostenere un simile aggravio di spese?». La delibera di giunta che dovrà passare all’approvazione del consiglio comunale prevede 381 nuovi posti, di cui 341 a pagamento, 40 per i residenti e 18 per i disabili. «Questo provvedimento mette in ginocchio un quartiere densamente popolato - ha sottolineato Antonio Cetronio, presidente di Rinascita - creando non pochi disagi. La città ha bisogno di parcheggi pubblici, chiediamo un’alternativa. Siamo indignati, non possono tartassarci così». Toni accesi, animi esacerbati e polemiche. «È vergognoso che alla manifestazione non abbia partecipato nessun rappresentante politico. Durante la campagna elettorale - sottolinea il presidente del comitato di quartiere La Vesuviana Giuseppe Demino - il sindaco aveva sbandierato nuovi parcheggi in città. Non possiamo permettere all’amministrazione di decidere senza coinvolgere i cittadini». Una delegazione di manifestanti è stata poi ricevuta dal vice sindaco Antonio Spierto. «Mercoledì - dice Ciro Ruotolo, presidente dell’associazione dei comitati di quartiere - incontreremo il sindaco Ciro Borriello per affrontare la questione. Nel caso in cui le nostre richieste non verranno accolte, la protesta si allargherà. Siamo pronti nuovamente a scendere in piazza».

Veronica Mosca da Capitoloprimo dice:
Torre del Greco: le strisce blu della discordia
Torre del Greco. Posteggi a pagamento. La delibera della giunta comunale dello scorso 29 gennaio che prevede la creazione di 381 posti con le strisce blu, di cui solo 40 per i residenti e 18 per diversamente abili, ha fatto discutere e riscaldare gli animi del quartiere di via Monsignor Felice Romano. Il provvedimento coinvolge le strade di via Cesare Battisti, via Calastro e via Madonna del Principio. Poche arterie, ma per una densità popolare davvero elevata.
Sono coinvolti nella delibera, anche le aree di parcheggio di via Cimaglia, via De Gasperi e piazzale Annunciazione, ora gratuite. Circa 170 posti dove si pagherà al massimo due euro per tutta la giornata.Questi i motivi del corteo di ieri mattina, promosso dai comitati di quartiere la Rinascita, la Vesuviana ed il Progresso per manifestare contro la delibera di giunta.Un corteo di circa cento persone, alquanto inviperite che si sono sentono economicamente tartassate da questo provvedimento, e non intendono pagare la sosta oraria per fermare l’automobile nei pressi della propria abitazione durante il giorno.
La manifestazione è giunta a Palazzo Baronale, dove una delegazione ha chiesto di parlare con il sindaco Ciro Borriello. Ad attendere i manifestanti però non c’era il primo cittadino, impegnato in Prefettura, e solo dopo una mezz’ora è giunto il vicesindaco Antonio Spierto. Il malcontento si è diffuso tra i partecipanti, i quali hanno tentato di scavalcare i cancelli del Comune e di entrare all’interno dell’edificio.
“Dobbiamo esigere un tavolo di confronto e chiedere che la delibera per la creazione di nuovi posteggi a pagamento sia bloccata o quanto meno rivista - dichiara Ciro Prete componente del Comitato la Rinascita – i cittadini non sono contrari a regolamentare la sosta, ma dateci un’alternativa. È doveroso prevedere dei posteggi in più per i residenti. Ci sono persone che hanno un reddito bassissimo e purtroppo anche i tre euro che si vanno a pagare per un’intera giornata, per più giorni incidono sul bilancio familiare”. Interviene in merito anche il presidente del comitato la Rinascita promotore della manifestazione. “La questione – dichiara Antonio Cetronio – è stata anche affrontata in commissione dove già siamo stati ricevuti da alcuni consiglieri, ma non mi sembra che questo abbia portato grossi effetti. Gli animi sono purtroppo surriscaldati.Ovviamente non appoggiamo episodi di aggressività come quelli di prima, ma alcuni cittadini hanno parlato di voler formare le barricate, non vorrei che arrivassimo a questo. È un quartiere densamente abitato con uffici Inps, Poste, supermercati, scuole, Capitaneria, uffici comunali, non si possono mettere 380 posti quasi tutti a pagamento. Circa 200 auto rimarrebbero senza posto”. L’amministrazione prende atto delle problematiche poste dalla cittadinanza e rassicura in merito alla volontà di voler collaborare.
“E’necessario regolamentare la sosta – dichiara il vicesindaco Antonio Spierto – perché non è consentito approfittare delle soste gratuite. Spesso riceviamo segnalazioni di persone che si lamentano della viabilità torrese, della doppia fila delle automobili. Invece con la sosta a pagamento, le persone sono incentivate a disbrigare le commissioni in poco tempo e lasciare i posteggi ad altre persone che devono andare al supermercato o alla posta.
Ci sono alcune zone come via Felice Romano che avranno la sosta a pagamento fino alle ore 14.30. E’ ovvio che comunque prenderemo atto delle vostre istanze, che saranno ascoltate anche dal sindaco”. La delibera si trova in seconda commissione consiliare per ulteriori approfondimenti da parte degli organi politici. È comunque indubbia la necessità di regolamentare la sosta, in zone cosi densamente abitate e dove ci sono scuole, uffici comunali, Inps, supermercati, Poste, dove gli automobilisti approfittano delle strisce bianche e lasciano a deposito l’automobile per ore, senza avere rispetto per i residenti stessi o per chi deve disbrigare commissioni urgenti. La striscia blu, accompagnata sicuramente da maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine consente, anche di evitare il classico fenomeno delle automobili in seconda fila. È un dispositivo che se usato nel modo adeguato, permette di migliorare la viabilità ed utilizzare l’automobile in modo più civile e sensato. È necessario però tutelare anche quelle persone, che come gli anziani, necessitano dell’automobile nei pressi della propria abitazione e non per poche ore al giorno.



A cura di Camillo Scala della redazione


ID: 10384  Intervento da: Marisa Borrelli  - Email: borrellimarisa@tiscali.it  - Data: lunedì 9 febbraio 2009 Ore: 15:30

Sono daccordo con Cristofaro e Pasquale. Ho un invalido in famiglia e spesso si è trovato di fronte a queste angherie.
Prima di tutto dovremmo purificare la coscienza dei cittadini. In effetti chi ci governa non sono altro che cittadini indicati dal popolo. I politici non sono stinchi di santo, è vero, e i vari uffici di una amministrazione possono anche non essere tutti impeccabili. Vassalli e vassallini sono immortali. Un padre non riesce a correggere e domare totalmente tre, quattro figli, figuriamoci un sindaco con 100.000 abitanti.
L'importante è usare la costituzionale libertà di parola per chiedere i nostri diritti e far sentire i furbetti non persone in gamba e migliori, ma ingiuste ed immorali.



Borrelli Marisa




ID: 10369  Intervento da: cristofaro cingolo  - Email: cris1948@fastwebnet.it  - Data: lunedì 9 febbraio 2009 Ore: 10:37

Un saluto a Pasquale Infausto con il piacere di sentirlo di nuovo all'organo di S. M. del Principio. Ultimamente l'ho ascoltato quando ha sostituito Gian Luca.

Caro amico Gino ciò che dici è la sacrosanta verità, e non credo che una nostra denuncia cambi la coscienza di certe persone. Varie volte ho letto delle denunce di Pasquale Infausto fatte a giuste ragioni.
Penso che giovani come lui per dare un futuro di rispetto ai loro figli, non devono fermarsi a gridare che: non è Torre del Greco a essere incivile, ma una parte di essa di cui fa parte chi la governa, senza generalizzare. Non neghiamo che questa amministrazione è fattiva e dotata di buona volontà, ma i problemi annosi e radicati sono tanti, basta essere tutti daccordo a riconoscerli e a rimboccarsi le maniche. Una città pulita nello spitito rifiuta le furbizie, le connivenze e i privilegi ingiusti.



Cingolo Cristofaro


ID: 10368  Intervento da: Pasquale Infausto  - Email: inpa77@libero.it  - Data: lunedì 9 febbraio 2009 Ore: 10:12

Sono pianamente daccordo con te. Hai tutta la mia solidarietà. Se posso dare un contributo alla tua causa sono a tua disposizione. Pasquale!



Infausto Pasquale Pianista


ID: 10367  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: lunedì 9 febbraio 2009 Ore: 00:42

Caro Cristofaro,
la citazione: "La civiltà di un popolo si misura dal sapone che consuma" è da tempo superata, in un mondo di quintessenze come il nostro. Pensiamo che oggi la civiltà di un popolo si misuri dall'armonia, dalla solidarietà, dalla comprensione necessaria tra le mura domestiche e tra le mura della città, oltre il senso laico del campanilismo.
Ma questo è possibile se non c'è sperequazione, interessi personali e raccomandazioni, se non si trasgredisce la logica comune.
Ciò avviene quando l'uomo non sta bene più quando frega il prossimo, ma quando l'aiuta. Ne ho visto persone bastonate dalle insidie della vita che solo nel bisogno e nel dolore hanno compreso quelli che soffrono.
Non sto qui a reiterare il retorico ed utopistico “libertè egalitè fraternitè” o l’ancora più utopistici comunismo, socialismo, liberalismo e tante belle ideologie valide solo sulla carta; né, però, ci si deve arrendere e adottare la teoria dello struzzo.
Stai certo che questa lettera viene letta, o riportata. Speriamo che sensibilizzi i cittadini del problema che ha già sollevato il nostro opinionista Pasquale Infausto in un'altra discussione di Comunità.

Tuo amico Luigi Mari



Mari Luigi


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