Puoi anche Tu inserire qui
un nuovo
argomento

  Torna all'indice
Comunità

Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

Argomento presente: « CURIOSITA' TORRESI »
ID: 1119  Discussione: CURIOSITA' TORRESI

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: sabato 19 febbraio 2005 Ore: 23:33

Amici,
qui, sempre se me lo permettete, mi sono inventato quest'area dove ciascuno di noi, se lo vorrà, inserirà le curiosità che più hanno a che fare con Torre del Greco. Notizie di prima mano, news, ecc.
Ma inserirò questo “post” pure in "Donne vesuviane" per questione di genere e non solo di tema. Ma in seguito parleremo pure dei maschietti, senza dubbio più imperfetti delle donne, anche perché, biologicamente, l'embrione è sempre donna; solo dopo delle settimane si trasforma in maschio.
Esiste la problematica delle donne in generale, ma che vedo calzante con la donna torrese per il motivo da me reiterato di “cittadina con caratteristiche metropolitane” e si riassume nella perfezione fisica che insegue la donna: niente rughe, ad esempio, ed un seno preciso. Perfetto s’intende non abbondante, anche se rientrante nei parametri famosi della coppa di champagne, quale perfezione che riguarda l’armonia, l’euritmia della figura femminile in generale.

Nonostante gli anni di battaglie per conquistare rispetto, dignità e parità di diritti con l’altro sesso, specie su un terreno spinoso come quello vesuviano, dove residui ancora ferrati di maschilismo, alimentato e sorretto dal “suocerato” che ancora vige . E dopo aver ricoperto cariche di rilievo nella società, pure sotto il Vesuvio, aver guidato o continuato attività aziendali, e nel contempo aver messo al mondo i figli; aver dimostrato quanto le donne sono brave e forti... si lasciano ancora intimorire da una ruga! E mentre i loro compagni vanno fieri delle loro tempie brizzolate, piangono davanti a un seno non proprio perfetto e a un gluteo non proprio da pin-up!

Ma sono davvero cosi fragili anche le nostre donne? Penso piuttosto che non abbiano ancora raggiunto la piena consapevolezza del loro vero valore. In fondo gli anni in cui le donne contavano poco o niente e venivano valutate in base alla bellezza e non all’intelligenza (considerata semmai un difetto, un mascolinismo) sono ancora troppo vicini. Povere donne, hanno conquistato il diritto al voto solamente 60 anni fa: il primo di febbraio del 1945.
Allora è davvero così importante dimostrare qualche anno di meno?
Ma quello che si ha dentro il corpo all’altezza dei precordi non è più importante?

Su quali basi fondiamo l'amore tra un uomo e una donna? La mia idea a riguardo è disastrosa. Come vorrei aver preso solo e sempre cantonate. L'amore è spesso, essenzialmente una dipendenza. L'amore romantico, o peggio, l'amore-dare sono ripieghi culturali per romanzare la vita e migliorarla appannaggio del bene; vita spesso troppo asettica. Altresì è una realtà derivata dal concetto cristiano ed un po’ pietistico e caritatevole dell’ ”Amore”. Ma questa “letteratura” di sostegno (altrimenti detta anche valori etici e morali), tende a scomparire nelle ultime generazioni che non sono peggiori di quelle passate, anzi; ma sono terribilmente disorientate dall’incoerenza e dall’ipocrisia di democrazie camuffate.
A parte il 60% di divorzi vesuviani odierni in contrapposizione alle sopportazioni del passato per non infrangere il perbenismo. Ma il caratteriale e gli incidenti sociali non devono mettere la coppia sotto il giogo della colpevolezza. Piuttosto mettiamo la cosa sul piano del dualismo bene-male che mai abbandonerà l’uomo.

Non sono assiso su nessun piedistallo, in questo momento. Questi discorsi, comunque, non necessariamente estremizzati ed estremizzanti con la generalizzazione, non escludono nessuno di noi e non scagionano noi "predicatori", da eventuali, probabili screzi o incidenti di percorso, in relazione alle problematiche socio-psicologiche epocali, in più caratterizzate da un'area geografica specifica. Oggi essere tutti di un pezzo non basta. Le pressioni esterne dei mass-media sono devastanti ed allignano maggiormente dove il benessere economico è più alto. Una volta si diceva: “Il commerciante o si fa i soldi o la coscienza”. Io aggiungo, oggi “o ci si fa i soldi, o la famiglia”. Per soldi intendo le ricchezze degli arrampicatori sociali che fanno a gomitate e sacrificano anche la famiglia pur di arrivare oltre, cioè nel superfluo.

Ma poi se ne viene fresco fresco il "National Hospital Neurology" di Londra con news diffuse in tutta Internet, (è verissimo. Controllare con l'aiuto dei motori di ricerca, oppure mandare e-mail all'ospedale) e ci dimostra che di fronte all'immagine della persona amata si accendono ben quattro regioni celebrali situate alla base del cervello, evedenziabili attraverso l'esame clinico: "risonanza magnetica".
E insistono, questi di Londra, dicendo che l'AMORE, tanto decantato dai poeti, da secoli, causa una serie di reazioni a catena dei neurotrasmettitori, identici a quelli presenti nelle persone affette da "disturbi ossessivi compulsivi" producendo gli stessi comportamenti patologici.

Vi dirò: attraversai un periodo "strano" quando mi fidanzai con mia moglie, trentacinque anni or sono. E ancora oggi quando sono preoccupato per la salute sua e dei figli, (di una moglie vera, non una di comodo come quella del tenente Colombo); sento, dicevo, che il mio cervello si mette in moto con una energia simile a quella di quando nel motore si mette il diesel al posto della benzina. Ma accade davvero a tutti questo fenomeno neurologico dell'Amore?
Mi viene il dubbio che: no. Quando, scherzando, dico a Rosaria:
- "Mi porti almeno i fiori, quando me ne andrò?".
Lei risponde con il tono ironico-beffardo tipico delle donne vesuviane, quello che rivendica il riscatto della "sottomissione" atavica del meridione:
- "E già non tengo che fa' ". Mi lasci piena di problemi, chi lo tiene questo tempo per i fiori?".
- "Ma almeno portami i fiori di carta, quelli non appassiscono, durano molto". - Dico io.
- "E se piove? E se il sole li "storzella?". Dovrei venire, secondo te, una volta la settimana?". Di ferro te li porto, così vengo una volta all'anno, solo il giorno dei morti. Altrimenti mi "mormoréano". Anzi, sai che ti dico? Te li porto di acciaio così non si arrugginiscono, così vengo una sola volta. Punto e stop".

Eppure io sono felice anche sapendo che in lei, per me, forse, non si sono mai accese le "quattro zone del cervello!", né probabilmente, sono mai avvenute le reazioni a catena dei neurotrasmettitori. Sono cose da stranieri, queste, probabilmente da gentlemen. Noi siamo abituati a mangiare i taralli col pepe sulla banchina. Ci sediamo sulle pietre tiepide di sole delle scale della Parrocchia". Noi che ancora sognamo i ritrattielli, l'azzeppata di fichi d'india e i cazzabbocchi de 'a Carmenella" e poi… quel profumo di peperoni arrostito, e il fare la lotta coi piedi tra fratelli sui lettini, dalle lenzuola sempre candide, lavate con stenti sui lavatoi con ranno e sapone di piazza... E quanti di noi sono nati sotto i lavatoi. Altro che cliniche asettiche e parti pilotati dove spesso la speculazione ci mette il naso.
Questi modelli di zone cerebrali e di neurotrasmettitori avevano le nostre mamme. Era l'amore vesuviano dei petali di rosa della "Festa dei Santi", de Luttava, della talassoterapia sulla spiaggia de’ " 'U cavaliere".

Ma... un paio di volte, nella vita, quando sono stato male seriamente, ho visto la reazione di quel tipo di Amore, per così dire, vesuviano, sia pur strano, anomalo, bizzarro delle nostre donne, quello che di fronte al pericolo di una perdita umana nel nucleo gonfiano gli occhi di lagrime e disperazione e tengono quella tumefazione del volto per giorni, qualcuna per anni a secondo della malattia. Mi basta quel tipo di Amore in una consorte, perché è molto vicino a quello di una madre, a quello di Dio.
Luigi Mari

 
 

ID: 1141  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 19 febbraio 2005 Ore: 23:33

Signori,
In questo forum emerge un ermetismo totale, ma all'acqua di rose.
Per i pochi che non lo sapessero l' "ermetismo" e stata una tendenza letteraria, per cui il sottinteso e l'inespresso hanno preminenza sul palese. Sorta nel ventennio fascista, in pieno trionfo delle teorie futuriste (Marinetti) e dannunziane, la letteratura ermetica fu, per contrasto, colorata di tristezza e di morte. Essa fu, con mutate predilezioni stilistiche, una rinnovata poesia crepuscolare.
Da Mallarme' e dai simbolisti francesi gli ermetici trassero, infatti, il senso dell'accorata pena di vivere, l'aspirazione ad evadere nell'ombra per rifugiarsi nel mistero, l'accettazione mistica del dolore.
Alla indefinita desolazione del contenuto corrisponde negli ermetici la rinunzia al canto. Essi vollero creare una nuova musica in cui la visione lirica fosse velata, sfumata, sfocata.
Tra gli ermetici piu' noti in Italia, citiamo: Ungaretti, Montale, Quasimodo e Langella. Quest'ultino, nei suoi interventi letterari in rete traslittera ironia ed umorismo reinventando una forma ermetica che prescinde dalla linea base dei capiscuola poiché, mentre dai primi traspare baluginante la "significanza" da quest'ultimo i contenuti sono chiusi a mo' di Bill Gates, ovverossia a password. Dal Langella si sono ispirati gli autori dei rebus da competizione, varie forme di Caccia al tesoro, ecc. La forma avanguardistica di ermetismo langelliano lascia trasparire solo che, in conttrapposizione ai valenti predecessori, egli non tratta temi di tristezza di dolore e di morte, ma d'Amore, solo che capire il significato di quei tipi di intervanti (per fortuna non tutti) è un terno al lotto.
Abbraccio l'ermetico
Luigi Mari

P.S. - Sia benedetto colui che inventò le chiose a pie' di pagina.


ID: 1122  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: venerdì 18 febbraio 2005 Ore: 19:22

.... frustate Mari,.... presto.... a sangue !!!! Aveva promesso.... frustatelo....
Anysanguinarius


Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

 Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.

T O R R E S I T A'

Autore unico e web-master Luigi Mari

TORRESAGGINE