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Argomento presente: « UN PUPO PER AGRIPPINA »
ID: 11702  Discussione: UN PUPO PER AGRIPPINA

Autore: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Scritto o aggiornato: martedì 16 dicembre 2014 Ore: 00:18



 
 

ID: 16773  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: martedì 16 dicembre 2014 Ore: 00:18

UN PUPO PER AGRIPPINA di S. Conte, G. Francione, L. Marano per la regia di Roberto Bubbico - al Labaro
Il 18 dicembre, alle ore 17,00 circa, presso il Parco Marta Russo (Labaro) ci sarà l'evento di Lettura Scenica di "Un Pupo Per Agrippina".
Storia avvincente e chiarificatrice con diversa chiave di lettura degli eventi dell'Antica Roma.

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UN PUPO PER AGRIPPINA
di Salvatore Conte, Gennaro Francione e Loredana Marano

“Un pupo per Agrippina” è una tragedia teatrale in quindici scene,
Regia Roberto Bubbico
Aiuto regia e adattamento teatrale del testo: Salvatore Conte

Attori

Agrippina: Susanna “Bastet” Benedetti Nerone: Roberto Bubbico
Seneca: Giuseppe Marco D'Angelo Atte: Emma Lama
Plinio e Aniceto: Giancarlo Ruta Poppea: Licia Benedetti
L’Indovina: Lidia Polzanelli Voci del popolo: Elissa Conte, Salvatore Conte, Lidia Polzanelli

Costumi: Emma Lamanico Audio: Giancarlo Ruta Grafica: Roberto Bubbico
L'opera, scritta nel 2007 è stata rappresentata per la prima volta nel 2009, ad Aquileia.
E' ambientata presso la Corte imperiale di Nerone, che regna a Roma tra il 54 e il 68 dell’Era Volgare.
Intorno al giovane Imperatore, figlio di Giulia Agrippina Augusta – sposa del Divo Claudio, pro-nipote, nipote, figlia, sorella, moglie, madre di imperatori (nell’ordine, Giulio Cesare, Marco Antonio, Ottaviano Augusto, Marco Agrippa, Germanico, Caligola, Claudio, Nerone) – si muove il potente apparato dell’Impero – permeato di remota misoginia – di cui Seneca, il grande filosofo, è il principale esponente.
L’avida gestione dell’immenso potere corrente lascia in secondo piano i segnali dell’incombente declino dello Stato, in uno scenario che ricorda – mutatis mutandis – la storia dei nostri giorni.
Nerone e Agrippina sono accomunati dall’inquieta percezione della crisi che si va delineando sull’orizzonte del tempo e sono alla ricerca di nuovi modelli per il governo dello Stato, pur seguendo in ciò strade diverse.
L’apparato intorno a loro, invece, punta dritto a riscuotere gli interessi del potere corrente, disinteressandosi delle sorti future dello Stato; al fine di diminuire l’ampio favore popolare riscosso da Madre e Figlio, vengono propagandati i vizi della gioventù a carico di Nerone e quelli del sesso femminile a carico di Agrippina.
Lo Stato Romano è ormai incapace di preoccuparsi del proprio futuro e sta perdendo anche la capacità di affidarsi ai propri leader, focalizzando gli appetiti soltanto sullo stretto contingente. Della Roma che rinnovava gli sforzi e i sacrifici contro Annibale non c’è ormai più traccia. La via del declino è aperta.
Nel contesto di tale sfondo storico, partendo da un'idea-studio di Salvatore Conte e seguendo lo schema del processo indiziario, Gennaro Francione ha lavorato su tracce gravi, precise e concordanti lasciate dalla Storia per offrire, grazie al supporto della latinista Loredana Marano, una versione drammaturgica inedita del rapporto Nerone-Agrippina.
L'imperatore poeta forse non uccise del tutto sua madre, ma – travolto dall'amore fisico e spirituale per la genitrice – capovolse la ragion di stato che la voleva morta per inscenare una colossale beffa salvatrice.
Sarà l’opera stessa a svelare se tale beffa ebbe a realizzarsi o piuttosto rimase un’illusione nella testa del Principe.
Per questa via, gli autori di “Un pupo per Agrippina” hanno ridiscusso – sulla base, come detto, di una rigorosa indagine storica, fondata in particolare sugli studi di Salvatore Conte (v. il saggio filologico “AgrippinA latens”) – i fatti convenzionali imposti da una storiografia misogina e reazionaria, pervenendo a nuove prospettive e nuove ipotesi sui fatti autentici: i due personaggi principali dell'opera, Nerone e Agrippina, sono indagati attraverso l’intreccio fra dimensione pubblica e dimensione privata, fra ragioni politiche e pulsioni dell’animo, capaci – queste ultime – di stravolgere ogni piano precostituito.
La storia non è mai impersonale sequela di fatti – convenzionali o meno – quanto piuttosto pulsante esperienza di vita, che – in questo caso – gli autori rinnovano e cercano di trasmettere al pubblico con la stessa intensità di sentimenti di allora.

EVENTO IN FACE BOOK:

https://www.facebook.com/events/319462888250783/

ADRAMELEK THEATER:

http://www.antiarte.it/adramelekteatro

SU FACE BOOK:

http://www.facebook.com/group.php?gid=106617610104&ref=ts


ID: 16578  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: lunedì 29 settembre 2014 Ore: 11:13

UN PUPO PER AGRIPPINA di S. Conte, G. Francione e L. Marano - Regia C. Torricella - Nella Biblioteca di Marino
10 Ottobre 2014 - ore 18.00
Lettura scenica di 'Un pupo per Agrippina'
Biblioteca Comunale 'V. Colonna' - Corso Vittoria Colonna (Parco di Villa Desideri) - Marino
Nell'ambito di: Aspettando il… BIBLIOUP Festival
Adattamento teatrale ed aiuto regia di Salvatore Conte con sette attori che leggeranno dal vivo in biblioteca. Regia e musiche di Cristiano Torricella. Prima assoluta
Promosso da: Consorzio SBCR Sistema Bibliotecario Castelli Romani - FCCR Fondazione per la Cultura Castelli Romani
Costo: Ingresso libero
Info: 0693802069 - info@biblioup.it - torricella2002@libero.it - http://www.biblioup.it

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UN PUPO PER AGRIPPINA
di Salvatore Conte, Gennaro Francione e Loredana Marano

“Un pupo per Agrippina” è una tragedia teatrale in quindici scene, unico atto, scritta nel 2007 e rappresentata per la prima volta nel 2009, ad Aquileia.
L’opera è ambientata presso la Corte imperiale di Nerone, che regna a Roma tra il 54 e il 68 dell’Era Volgare.
Intorno al giovane Imperatore, figlio di Giulia Agrippina Augusta – sposa del Divo Claudio, pro-nipote, nipote, figlia, sorella, moglie, madre di imperatori (nell’ordine, Giulio Cesare, Marco Antonio, Ottaviano Augusto, Marco Agrippa, Germanico, Caligola, Claudio, Nerone) – si muove il potente apparato dell’Impero – permeato di remota misoginia – di cui Seneca, il grande filosofo, è il principale esponente.
L’avida gestione dell’immenso potere corrente lascia in secondo piano i segnali dell’incombente declino dello Stato, in uno scenario che ricorda – mutatis mutandis – la storia dei nostri giorni.
Nerone e Agrippina sono accomunati dall’inquieta percezione della crisi che si va delineando sull’orizzonte del tempo e sono alla ricerca di nuovi modelli per il governo dello Stato, pur seguendo in ciò strade diverse.
L’apparato intorno a loro, invece, punta dritto a riscuotere gli interessi del potere corrente, disinteressandosi delle sorti future dello Stato; al fine di diminuire l’ampio favore popolare riscosso da Madre e Figlio, vengono propagandati i vizi della gioventù a carico di Nerone e quelli del sesso femminile a carico di Agrippina.
Lo Stato Romano è ormai incapace di preoccuparsi del proprio futuro e sta perdendo anche la capacità di affidarsi ai propri leader, focalizzando gli appetiti soltanto sullo stretto contingente. Della Roma che rinnovava gli sforzi e i sacrifici contro Annibale non c’è ormai più traccia. La via del declino è aperta.
Nel contesto di tale sfondo storico, partendo da un'idea-studio di Salvatore Conte e seguendo lo schema del processo indiziario, Gennaro Francione ha lavorato su tracce gravi, precise e concordanti lasciate dalla Storia per offrire, grazie al supporto della latinista Loredana Marano, una versione drammaturgica inedita del rapporto Nerone-Agrippina.
L'imperatore poeta forse non uccise del tutto sua madre, ma – travolto dall'amore fisico e spirituale per la genitrice – capovolse la ragion di stato che la voleva morta per inscenare una colossale beffa salvatrice.
Sarà l’opera stessa a svelare se tale beffa ebbe a realizzarsi o piuttosto rimase un’illusione nella testa del Principe.
Per questa via, gli autori di “Un pupo per Agrippina” hanno ridiscusso – sulla base, come detto, di una rigorosa indagine storica, fondata in particolare sugli studi di Salvatore Conte (v. il saggio filologico “AgrippinA latens”) – i fatti convenzionali imposti da una storiografia misogina e reazionaria, pervenendo a nuove prospettive e nuove ipotesi sui fatti autentici: i due personaggi principali dell'opera, Nerone e Agrippina, sono indagati attraverso l’intreccio fra dimensione pubblica e dimensione privata, fra ragioni politiche e pulsioni dell’animo, capaci – queste ultime – di stravolgere ogni piano precostituito.
La storia non è mai impersonale sequela di fatti – convenzionali o meno – quanto piuttosto pulsante esperienza di vita, che – in questo caso – gli autori rinnovano e cercano di trasmettere al pubblico con la stessa intensità di sentimenti di allora.

GLI AUTORI

Loredana Marano è Chiar.ma Latinista, autrice – inter alia – di “Comes Viae”, primario Corso di latino per i Licei;
Gennaro Francione è Consigliere di Cassazione e Giudice Penale emerito, scrittore e drammaturgo; Salvatore Conte è funzionario regionale, scrittore, saggista, filologo.

LA COLONNA SONORA

MUSICA ROCK DI FINE '900 PER “UN PUPO PER AGRIPPINA”
di Cristiano Torricella, regista ed autore delle musiche di scena

Nerone, fin dal mio primo libro di poesie relativo al rione Monti di Roma, è sempre stato storicamente presente sia nei miei libri, che riguardano Roma ed i Castelli Romani, che nelle mie inedite musiche di scena di fine '900, che ascolterete qui, per la prima volta, in questa biblioteca, qui a Marino, ai Castelli Romani.
Il bel libro di Conte, Francione e Marano mi ha ispirato l'idea di derivarne una insolita lettura scenica-tragedia rock, credo mai realizzata prima, così come la vedrete qui, né in Italia nè altrove, coniugando la rigorosa rilettura dei personaggi storici, voluta dagli autori, con le mie potenti musiche rock di fine '900.
Quante volte artisti e scrittori si sono sentiti incompresi, in questo mondo servile e burocratico, lontani sia dal pubblico che dai Palazzi del Potere, proprio come l'artista Nerone presente in questa originale lettura scenica rock?
Eccolo, dunque, entrare in scena il nostro Nerone rock monticiano, di cui Io rivendico l'invenzione, unendo per la prima volta il popolo del rock con Nerone.
Allora le mie storiche improvvisazioni musicali di fine '900, finalmente dissepolte, potranno finalmente ritornare a raccontarvi ancora una volta, dopo vent'anni di oblio e di orrido silenzio, ciò che la voce degli attori non potrà narrarvi e cioè le forti emozioni che veicola la musica, linguaggio universale, cuore pulsante di questa nostra tragedia rock di Roma, che qui vedrete rappresentata tra poco.
Essendo la prima volta in assoluto che rappresentiamo in pubblico tale tragedia rock, Vi preghiamo di spronarci ad iniziare l'opera con un vostro caloroso applauso d'incoraggiamento.
Grazie.
Cristiano Torricella
(© Cristiano Torricella )

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CAST

LETTURA SCENICA DEL 10 OTTOBRE 2014 A MARINO LAZIALE (RM)
Biblioteca civica “Vittoria Colonna” - Parco di Villa Desideri – Marino (RM)

Per il bimillenario della nascita di Giulia Agrippina Augusta

Regia di Cristiano Torricella

Aiuto regia e adattamento teatrale del testo: Salvatore Conte

Musiche originali di scena di fine '900 e fonico: Cristiano Torricella

Attori

Agrippina: Susanna “Bastet” Benedetti
Nerone: Roberto Bubbico
Seneca: Giuseppe Marco D'Angelo
Atte: Emma Lama
Plinio e Aniceto: Giancarlo Ruta
Acerronia: Licia Benedetti
L’Indovina: Adriana Calì
Una bambina del popolo: Elissa Conte

Costumi: Emma Lama

Una coo-produzione artistica “LIB. CE. 2050” di Marino e dei Castelli Romani

Susanna "Bastet" Benedetti debutta come cantante, lavora con artisti come Wess, Sammy Barbot e Don Backy, ha una lunga esperienza di doppiaggio professionale e - quale attrice protagonista – interpreta Mary Magdalene nel musical "Jesus Christ Superstar".

Roberto Bubbico è un architetto prestato al teatro, attivo dal 2008 anche come regista.
Giuseppe Marco D'Angelo è un dirigente pubblico con la passione del teatro.
Emma Lama e Adriana Calì studiano recitazione presso la scuola di Simona Corese a Monte Porzio Catone (RM).
Giancarlo Ruta è cantante, musicista-arrangiatore e produttore di spettacoli/concerti.
Elissa Conte frequenta i laboratori teatrali della Scuola primaria statale di Monte Porzio Catone (RM).
Cristiano Torricella è autore e direttore artistico del “LIB. CE. 2050” di Marino, musicista teatrale, scrittore, drammaturgo, cant'attore ed agitatore di popolo per passione e per diletto.

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Si ringraziano l’Antica Città di Marino Laziale nei Colli Albani e il nuovo, ma sempre civile e d’antico lignaggio, Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani
e in particolare la Biblioteca Civica “Vittoria Colonna” di Marino, nelle persone di chi saggiamente la conduce.

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Guida alla visione e all’ascolto (adattamento in tredici scene)
Un pupo per Agrippina - scene e personaggi (in ordine di parola)

Scena I
LA SPELONCA
(Tuscolo)
Personaggi:
l’Indovino
Agrippina Scena II
IL COMPLOTTO
(Palazzo Imperiale)
Personaggi:
Seneca
Nerone Scena III
NEL TABLINO
(Villa Agrippina ai Colli Albani
Rocca dei Conti di Tuscolo
Palazzo Vescovile di Frascati)
Personaggi:
Agrippina
Plinio
Scena IV
L'INVESTIGAZIONE
(Villa Agrippina ai Colli Albani
Rocca dei Conti di Tuscolo
Palazzo Vescovile di Frascati)
Personaggi:
Agrippina
Plinio Scena V
L'INCESTO
(Villa Agrippina ai Colli Albani
Rocca dei Conti di Tuscolo
Palazzo Vescovile di Frascati)
Personaggi:
Nerone
Agrippina Scena VI
POPOLO BUE
(Roma)
Personaggi:
il popolo bue
Plinio
Scena VII
L'AMORE DI ATTE
(Palazzo Imperiale)
Personaggi:
Nerone
Atte Scena VIII
I DUBBI DI AGRIPPINA
(Villa Agrippina ai Colli Albani
Rocca dei Conti di Tuscolo
Palazzo Vescovile di Frascati)
Personaggi:
Agrippina
Plinio Scena IX
IL VERDETTO
(Palazzo Imperiale)
Personaggi:
il popolo bue
Seneca
Nerone
Scena X
IL NAUFRAGIO
(Baia, litorale flegreo)
Personaggi:
Nerone
Agrippina
Acerronia Scena XI
MATRICIDIO
(Villa Imperiale presso Baia)
Personaggi:
Nerone
Aniceto
Agrippina
Seneca Scena XII
L'INCENDIO DI ROMA
(Palazzo Imperiale)
Personaggi:
Nerone
Scena XIII
LE EUMENIDI
(Nemi)
Personaggi:
Plinio
Nerone

Evento in Face Book
https://www.facebook.com/events/297531150434783/

ADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICO DI
GENNARO FRANCIONE:
http://www.antiarte.it/adramelekteatro

SU FACE BOOK:

http://www.facebook.com/group.php?gid=106617610104&ref=ts



ID: 11712  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: mercoledì 15 luglio 2009 Ore: 09:07

Link:

http://www.comunicati.net/comunicati/arte/teatro/86148.html


http://www.torreomnia.it/forum/leggi.asp?id=11702


http://www.facebook.com/profile.php?id=1633929201&ref=profile#/event.php?eid=102970877028&ref=nf


http://www.facebook.com/profile.php?id=1633929201&ref=profile#/event.php?eid=99543642454&ref=mf


http://www.dramma.it/drammaturgie/index.php?option=com_content&task=view&id=7356&Itemid=51


http://www.turismofriuliveneziagiulia.it/eventi/eventi_dettaglio.aspx?ID=56494&LANG=ing
http://www.rss-notizie.it/feed_lunione_sarda_it-news_24__2518.htm

http://www.lafolla.it/lf85agrippina.php


http://www.chorusonline.it/main/news/articoli_news/eventi_segnalati6.html



ID: 11705  Intervento da: gennaro francione  - Email: adramelek@tin.it  - Data: domenica 12 luglio 2009 Ore: 15:10




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