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Argomento presente: « TORRE malgrado tutto ti amo »
ID: 1186  Discussione: TORRE malgrado tutto ti amo

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: domenica 6 marzo 2005 Ore: 17:16

PREMESSA.

NEL MIO CUORE, IN QUESTO MOMENTOC’E’ ANIELLO LANGELLA, SALVATORE ARGENZIANO, FRANCO FORMICOLA, ANTONIO ABBAGNANO, CIRO ADRIAN CIAVOLINO, PINA BUSIELLO, M.B, NICOLA SCOGNAMIGLIO, MONICA FALANGA E PERSINO GIULIO SORRENTINO, (IL PRESUNTO, DUBBIO E FACETO). SCUSATEMI SE DIMENTICO QUALCUNO.
NON SCORDIAMO MAI CHE L'AMORE HA MILLE RISVOLTI. A VOLTE SI TRASFORMA IN RABBIA CHE, ALLA FINE LO RAFFORZA, LO RIGENERA.
VI VOGLIO TUTTI BENE, AMICI MIEI, SPECIE QUELLI PIU’ LONTANI.

Questo scritto, sperimentale, ci insegna la forza del linguaggio figurato che per dire “vi voglio bene” lo traduce in “vi odio d’amore” . Una delle più belle metafore torresi: al posto di: “Mi fai piangere” si dirà: “Mi fai ridere sotto gli occhi”. Non è un popolo straordinario il nostro? A h se ogni tanto ci scambiassimo delle scazzottate, anche ideali, quanto amore scaturirebbe!
Se ci pigliassimo in giro, se ci mettessimo alla berlina, se pigliassimo per i fondelli la vita, insomma.
Ah quanto amo le mamme esasperate per il pianto perpetuo del neonato che lo alzano in alto dalla culla gridando: “Io t’accido!” e dopo un secondo se lo stringono al petto tracimanti di amore, poi, sprofondano insieme su una poltrona, la mamma lo culla con una nenia, fino a che si addormentano insieme, dolcemente. Com’è bella la vita.

PROLOGO

Ci fa piacere che stai meglio Dottor Aniello,

Una volta per uno non fa male a nessuno. Così imparate voi medici a di far vostro il proverbio: "La sanità della gente è la malattia dei medici".

Ti tengo un po’ di compagnia in due fasi una brutta e una bella: Cioè REALTA’ E FAVOLA. “Carcere e malatia scanagliano i cuore ‘e ll’amici”. E’ così bello sentirsi raccontare le favole, nessun adulto, nei vapori della febbre, non ritorna un po’ bambino. Ma questa volta mi guardo bene dal dire che Ti abbraccerei e che Ti preferisco A Naomi Campbell. Ho imparato l’ultima lezione. Piuttosto che sperare nella mia città preferirei addormentarmi e non poter sognare più. Su, assopisciti dottore, Benedette Voltaren. Un angelo pietoso l’ha inventate su commissione di Dio.
Mia nonna Severina mi diceva sempre: “Stai sempre lontano dai medici, dai preti e dagli avvocati”. Con te è più facile perché, per dirla con Franco, sei un buon medico, ma mezzo prete”. L’avvocato sono io ma doppio, invece, perché sono l’ “avvocato del diavolo” e quello “delle cause perse”.

RALTA’

A Torre del Greco hanno dimenticato di inserire il linguaggio figurato nei “programmi di lettere”. L’ironia, la metafora, l’iperbole, la satira le scambiano per caramelle e cioccolattini. E se, poi, qualcuno spiega loro il significato didattico di queste forme non ci credono e dicono che sono delle trovate alternative, il Di Bella delle chemio dello scibile, allo scopo di prendere per i fondelli la gente. Perché: cogliere l’affetto, il calore umano dalla letteratura è come pretendere di pescare trote nel fiume Dragone.

Abbiamo guadagnato Franco e ne perdiamo altri per la strada. Si chiude una porta, ma si apre un portone, grazie a Dio. Io pensavo fosse una questione snobbistica, etcetera. In realtà non scrivono sul forum perché... non vengono pagati... ma non vogliono danaro, vogliono l’anima. I tuoi sentimenti vogliono, non per scambiarli, ma per narcotizzarli, per trasformarli da stato gassoso dell’anima a stadio solido del corpo nell’ultima fase metabolica; mortificarli come li annienta il danaro. Io non ho nemmeno, non già, i cosiddetti occhi per piangere, ma nemmeno quelli per fare i lucciconi, oramai, l’ingratitudine mi sta abbrutendo, mi denutrisce. Non è la prima volta, negli ultimi giorni che trattengo la voglia di compiere un delitto: uccidere Torreomnia, strapparla dai cieli elettronici del mondo e sciorinarla nell’oceano come ceneri funebri.
E’ inutile prendere la tua vita e la triti in un galattico atto d’amore, notte, giorno, e feste comandate, trovandoti addosso tutto il psicosomatico del saggio di Alexander, e poi qualche voce querula di pseudo- intellettuale ti arriva alle orecchie: e chiede, sporca di complicità, se vale la pena stare nel forum. Se questi dà svago, immagine e tornaconti. Infine.

Dove sono finiti gli estrosi?
Li ho trattati per "la coscia", ho parlato di Loro come si fa per i santi bambini. Ho sfoderato tutte le interiezioni del mio repertorio emotivo, ho finito tutte le lagrime della solidarietà fraterna, ho fatto in modo che tra Loro e Padre Pio, con tutto il rispetto per il Santo, la differenza consisteva solo in area geografica differente: Pietralcina e Torre del Greco. Ma incentivare e pregare non basta mai a Torre, perché c’è sempre il nostro Beato che viene venerato di più. E dove la collochi la sindrome del primo della classe?

Niente. "La" vendiamo cara perché si infemminiamo di narcisismo. Sarebbe bene che venissero gli artisti polacchi o ucraini per insediarsi nelle scuole e negli opifici torresi per estorcere ai nostri animi, inariditi di benismo, la ostentata rispettabilità; e ciucciare dal nostro cervello la nostra vanagloria, il nostro egocentrismo. E’ la solita solfa della domanda e dell’offerta.
Vedi, Aniello, cosa significa non ascoltare le mogli.
- “Non fare dichiarazioni d’amore a destra e a manca, sono cuori induriti, non dire che sono amorevoli e che vuoi abbracciarli. Non prenderai mai il posto del Beato a Piazza S. Croce, nemmeno col mezzo busto, nemmeno solo con la testa, non vedrai, dall’aldilà, nemmeno il tuo naso aquilino appeso sotto un lampione. Diranno: chissa cosa nasconde… sotto”. Ma cosa può esserci… sotto, alla mia età?.
Erano solo moti dell’anima una trasfigurazione in sentimenti del senso dell’ospitalità laddove l’ospite passivo sono io, ciò io accolto da loro, io che mendico con la mano tesa una parola, un sospiro per Torre nostra. Fate la carità, date una briciola d’amore per la mia famiglia Torreomnia, ha sete, ha fame dell’affetto dei torresi. Sono arrivato stremato nella quintessenza concentrata della modestia. Nell’esasperazione masochistica transustanziata nel nichilismo della fratellanza cristiana.
Ecco cosa ti affibbia l’imprudenza. Ecco cosa significa pensare che la tua città sia cambiata col progresso, con l’istruzione, con l’evoluzione e la maturità. Moglie aiutami, tirami dalle sabbie mobili dell’ingratitudine.
Ah Angelo Guarino, perché non ti ho creduto? Ah, Della Gatta, mi metteste in guardia! L’uomo non migliora, dentro o fuori le mura, nemmeno dopo mille inferni e diecimila purgatori.
O la borsa dell’anima o la vita del forum! Puoi spremerti come un limone fino all’ultima stilla e vomitare il cuore per offrirlo come la testa di S. Giovanni decollato. E’ il silenzio, la tua lingua estirpata la loro vittoria! E’ il tuo cervello di parole che vogliono colpire.

Già scrivevano poco, gli imboscati, i lavativi; adesso pretendono venti euro a parola e quando c’è la lettera maiuscola ne vogliono venticinque. Mi regalano però le virgole e i punti. I punto e virgola e i due punti me li fanno un euro alla dozzina. Devo riconoscere, comunque, la loro onestà. Questo è il massimo della loro riconoscenza. Più di questo non possono.
Se mitragli le stanze del forum, ma col silenzio può darsi che qualcuno resta. Ma se lanci bocciuoli di rosa a destra e a manca, se sorridi invece di ridere sornione e sprezzante, se saluti i passanti che non conosci (come in Miracolo a Milano) per la strada, invece di tenere gli occhi bassi come per vecchi rancori, allora sei sfottuto: sentenziato: hai un secondo scopo o vuoi farti bello sulle spalle degli altri.

FAVOLA

Margheritina, tenerella, vieni ed aspergere un po’ di innocenza in questo afrore di lontananze, di orgogli, di benismi e sedicenze nocive, in questi siti di perduti amori e di disgregazione e deterioramento che solo nella carenza del bene possono allignare. Vieni. Metterò su un piatto tutte le mie lacrime di vecchio sognatore, come un Santa Claus castigato; ma bastano le tue manine-colombe per mettere in moto la mia slitta con le renne fatta di sogni e di speranze e far librare la mia carcassa delusa verso il cielo del polo Nord. Non basta la mia espiazione di idealista-romantico per scagionarmi.

Ecco, vedi, tenerella, il settimo cielo è vicino. Le tue manine-colombe hanno asperso nell’etere paroline di rugiada che feriscono a morte i loro monitors come i dardi dell’Arcangelo Gabriele. Ma il fragore, i lampi di luce e l’acre odore di zolfo non li tange. I loro cuori sono duri come magma vesuviano solidificatosi. Dopo un attimo tutto tace e lo squallore domina la notte. Tutto tace, come un forum tradito, come un amore trafitto. Altri colpi inferti all’araba fenice morta e risorta nei secoli, altre stilettate a tradimento alla proprie origini, alla propria mamma di pietra.

Ma… ma… Aniello!. S’e addormentato il medico pargoletto. Sottile come un’astearica con lo stoppino acceso dalla febbre, gonfio di tachipirina ed antinflogistici. Deh, la figlioletta poggia la testa sul bicipite del papà e sognano, fusi, un mondo migliore, più umano e pregno d’Amore.
Il monitor in un angolo lagrima la rugiada dissolta: sono le ultime paroline, scritte dalla manine-colombe di Margherita che hanno fatto il giro del mondo, attraversando raccapriccianti glaciazioni dei cuori, poi subito vestite di sole e di speranza; ma sono ritornate deluse, sconfitte dalla boria e dalla pochezza dell’uomo, per altro caduca come mai si può immaginare, nell’attimo di vita che dura la nostra vita, nell’universo e nell’eternità.

Buona notte medico Soldatino, buona notte Alice- Margherita nel vero paese delle meraviglie: i sogni. Mai tradire i sogni. Il Grande Vecchio, stanotte, vi darà l’incentivo in Grazia, in cambio di un pugno d’amore che non avete negato al forum di Torreomnia.

Luigi Mari

 
 

ID: 1355  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: domenica 6 marzo 2005 Ore: 17:16

Sai qual'è la differenza tra il piombo e il silicio ? Certamente no. Allora te la dice Zorro.
Con il piombo si "foggiano i tuoi scritti". Sanno di antico, di sofferto e di aulico. Vivono e si riproducono in vibranti onde termiche come calore sulle dune calde.
Con il silicio si costruiscono i processori , quei cosini che ci permettono di scriverci e di comunicare a migliaia di chilometri di distanza.
Un Bodone in mezzo a milioni di pixel.
Tu sei questo. E questo è bellissimo. Tuttavia viviamo oggi e dobbiamo fare i conti anche con il silicio.
Esiste una via di equilibrio tra i due elementi chimici.
Piombo e silicio assieme sono usati nella produzione di ceramica.... e questo oggetto LA CERAMICA a cosa ti porta mio caso ?
A parte scherzi ti ringrazio sempre e ti auguro di restare sempre perfetto come sei ( almeno per me ) . In fondo nella intervista non ti ho vivisezionato... è stato un simpatico scherzoso incontro come del resto faccio con ognuno che si affaccia al forum.
Tuo estimatissimo Zorroaniello


ID: 1350  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: domenica 6 marzo 2005 Ore: 14:21

Aniellus,
una delle tue caratteristiche simpatiche è che ti butti a capofitto in tutte le argomentazioni, senza temere il perfezionismo.
"Un Bodone in mezzi ai pixel". E' magnifica. Come Tu dicesti che era magnifica la mia "il fiato di mamma transustanziato in parole" in relazione ai nostri moti dell'anima presenti in questo forum.
Gianbattista Bodoni fu colui che creò il famoso carattere Bodoni della stessa importanza del corsivo di Aldo Manuzio. E' azzeccata. Un carattere Bodoni in mezzo ai pixel dei 20.000 fonts della rete. Come la "particella di soreta" dell'aqua Lete che Tu decanti e che essa stessa canta (in occasione di S. Remo) Aoh, le pensano tutte!

Ier sera, pensando la mia città, mi sono ricordato dell' "Limportanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, al secolo Oscar Wilde, che in questa sua commedia insisteva sui marcati difetti della sua epoca (il loro stato confusionale, la loro vacuità, l'incoerenza, il vivere in un mondo di parole e di formalismi), caratteri che al tempo di Wilde erano ristretti al mondo dell'aristocrazia e dell'alta borghesia londinese mentre oggi costituiscono quasi un marchio della modernità e sono diffusi in tutte le classi sociali. Wilde nacque, però a Dublino, nel 1854. Dublino ci ha dato pure Joyce. Una città, se ti venisse in testa di visitare, dove ti conviene dire che sei musulmano.

L''autore de' "Il ritratto di Dorian Gray" denunciava l'apparire sull'essere, quindi i perbenismi, i pregiudizi, ecc. Scusami Dottore, se insisto sempre sullo stesso tasto. Scusami, Salvato', non pi piace sempre la stessa solfa dei revival.
Oggi, caro Aniello, il testo do Oscar ci consente di ridere sulla giocosa incoerenza dell'uomo moderno, sui sogni e sulle sue aspirazioni, sulla sua incapacità ad esistere oltre l'apparenza. La critica di Wilde a questi vezzi è certo più che tollerante: questa straordinaria commedia è quasi una sarcastica celebrazione dell'apparire e del fingere. Ciò che si esalta tuttavia è solo l'intelligenza, la capacità di inventarsi e di mascherarsi.

C'è qualcosa di più attuale?
I personaggi femminili Cecily e Grewdolen vogliono sposare un nome "Ernest", Quello che c'è sotto quel nome non conta nulla. E' così nella nostra città ancora nel 2005?
"The Importance of Being Earnest". L’aggettivo e sostantivo inglese “earnest” deriva da un’antica voce germanica erre, che significa "ardore" e più specificamente "ardore in battaglia", in origine pertanto earnest (aggettivo) significava "combattivo", "ardente di furore bellico" (il contrario di "imbelle"): poi passò a significare piuttosto "fervido", "sincero", "dedicato". Nell’inglese moderno il sostantivo sopravvive soltanto in qualche frase fatta come to be in earnest, "fare sul serio"; l’aggettivo, che invece e di uso consueto, si applica a una persona coscienziosa, affidabile, che crede in quello che fa.
Tutto questo per dire che mi viene il dubbio che mia moglie mi abbia sposato solo per il mio nome “Luigi” dal tedesco “guerriero”. Tu non portesti mai avere di queste incertezze, il nome Aniello non è contemplato in nessun posto. Ma è un bene, credimi.

Oscar. 44 anni di vita intensissima. Nel 1895, all'apice della carriera, fu al centro di uno dei processi più chiacchierati del secolo, quello che lo vide imputato di sodomia, (omosessualità attiva) uno scandalo senza pari nell'Inghilterra vittoriana.
Oscar aveva avuto due figli e fino a 35 anni era al di fuori di ogni sospetto. Ma volle essere se stesso. Aborriva il perbenismo e l'ipocrisia. E questo gli costò caro.
Anche se rimane per il mondo il maggiore scrittore inglese dell'era vittoriana.
Ora un processo del genere farebbe ridere persino a Torre del Greco, dove il grande Malaparte ambientò il famigerato capitolo "'A figliata". Il rituale di un figlio di legno che nasce dal ventre di omosessuali della marina di Torre del Greco. Tutti conosciamo la maestria narrativa del Malaparte, il suo stile inconfondobile. Altro che "temi allungati" di scuola media, quali sono alcuni libri locali.

Hai mai fatto caso, Aniello, che nessuno, a Torre, parla mai del Capolavoro "La pelle" tradotto in trentasei lingue? Il "bando morale della città di Napoli" è stato oramai scongiurato da tempo. A Torre forse ancora condanniamo la fiction, la fantasia di un autore, sol perché ambientata senza indulgenze nella nostra città e quel peggio sotto la scura dell'immoralità?
Oscar Wilde stesso si difese dalle accuse al processo dicendo che la "morale" non era insita nell'arte.
Wilde, come ieri Pasolini e tanti altri, era ingombrante e scomodo. Condannato a due anni di lavori forzati, ne uscì finanziariamente rovinato e psicologicamente provato. Trascorse gli ultimi anni della vita a Parigi sotto falso nome (Sebastian Melmoth).

Ma quello che è più straordinario è che più mi dà gioia, è che poco prima della morte, avvenuta per meningite nel 1900, si convertì al cattolicesimo.

Tuo speleo-filologo
Luigi Mari


ID: 1189  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: mercoledì 23 febbraio 2005 Ore: 12:48

Soldatino Aniello, sugli attenti ! Gnor'sì ! Dite !
Scherzo come sempre. Devo ribadire che Luigi scrive parole di grande importanza per tutti coloro che riconoscono nella città una vera anima. Sono parole di grande amore e di rande rabbia. Ma chi non è immune all' "ODI ET AMO" ? Tutti siamo affascinati dal questi sentimenti che reggono l'equilibrio intero della terra. In oriente lo chiamo ancora in e yang . Io credo a questa realtà dualistica nella quale si perde ogni uomo. IL bene ed il male.
Traggo solo una breve considerazione dalle parole di Luigi. Noi tutti spesso giudichiamo ( e questo è il male ) avendo " a panza chiena " . Solo chi stà in trincea ogni giorno può un pochino più degli altri arrogarsi il diritto di giudizio. Un pochino più degli altri !! Il Luigi è in trincea !! Tutti i giorni.
E' facile parlare !!! Per quelli come me che stanno all'"estero" . I problemi sono quelli quotidiani ,.... quelli di una città che possiede ancora connotazioni provinciali e fortemente marcate da uno stupido maschilismo. Non parliamo degli aspetti contingenti quali, violenza, droga,....( questi almeno ci consola il fatto che sono comuni ad altre realtà)....
Allora ? Luigi ?
Tu sei un buono non farai mai un gesto scellerato... poi tra 5 gg inizia la primavera,...u' mese da Maronna,...
Ma tu stisse pazzianne ? Tu sei troppo buono e per tua scalogna sei oggi un BODONE in mezzo ai pixel's . Vuoi mettere un BODONE ?
"Pullus in sterquilino reliquit margaritam..."
Non andate via vi prego!! Adesso vi traduco..( detto tra noi è l'unica frase latina che ricordo bene...).
Un pollo un giorno trovò nel letame una perla.... e vedendo che non era commestibile la scarò !
Io penso che Luigi sia margaritam.... e pullus è COME PER MOLTI il SISTEMA. Porta pazienza . RIcorda Bianco e nero,... diavolo e acqua santa,...pianto e riso,... riso e patene ( questa non c'azzecca ),...in e yang,....essere o non essere ,...patane e panzarotte ( questa potrebbe azzeccarci ),...e poi di cosa ti rattristi tra poche settimane ci vediamo sulla banchina !! Preparate i tricchi tracchi.
Vi abbraccio tutti.
Ps le cose supposte sono sempre le più dolorose perchè spesso si liquefano. Maledetto il virus .
Soldatino Aniello a rapporto ,... nel pomeriggio sono a Udine se venite vi offro il caffè. Questa sera quando torno vi parlerò di Vesuvio e grotte , di Vesuvio e amore nelle donne vesuviane ( anche quelle extra moenia )....


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