ID: 1194 Discussione: 30 MORTI TORRESI
Autore:
gennaro francione
-
Email:
adramelek@tin.it
-
Scritto o aggiornato:
mercoledì 23 febbraio 2005 Ore: 17:38
Signori del forum,
sono il giudice Gennaro Francione vostro concittadino.
Vi aggiorno sulle iniziative per quando riguarda arte, storia e letteratura.
Dò notizia della pubblicazione del libro sulla tragedia di Balvano in cui morirono pure 30 torresi.
GIANLUCA BARNESCHI Balvano 1944.
I segreti di un disastro ferroviario ignorato
Milano, Mursia, 2005. ISBN 88-425-3350-5 Pagine 290.
"Nelle prime ore del 3 marzo 1944, a Balvano, in provincia di Potenza, più di 600 persone morirono in un assurdo e incredibile incidente ferroviario: il più grave della storia. Ancora più incredibile è la maniera nella quale questa tragedia che ha avuto molti responsabili è stata ignorata dalla memoria collettiva. Indagini sbrigative, censura militare e ragion di Stato congiurarono per una quasi completa rimozione dell'accaduto. Ad alcune tra le famiglie delle vittime, dopo lunghe vicende giudiziali, fu riconosciuta una modesta indennità, ma il loro desiderio è sempre stato quello di un'adeguata conoscenza e di un doveroso ricordo del dramma vissuto. E invece quella di Balvano fu, è stata e continua a essere una strage con molti responsabili e nessun colpevole, come molte altre del dopoguerra italiano, con l'aggravante di essere totalmente ignota ai più."
Gianluca Barneschi è nato a Roma nel 1960. È avvocato nel settore delle radiodiffusioni e telecomunicazioni. Ha pubblicato note e commenti sul «Diritto delle Radio diffusioni e delle Telecomunicazioni» e sul «Diritto dell'Informazione e dell'Informatica». Si occupa di storia del XX secolo con saggi e pubblicazioni vari ed è collezionista ed esperto di storia del trasporto su rotaia. La presentazione dell'ingegnere Piero Muscolino (ex Direttore del Servizio Cultura Ferroviaria e Musei delle F.S.) "Questo saggio rigoroso e approfondito dell'avvocato Gianluca Barneschi corona le sue lunghe e meticolose ricerche sul drammatico e tanto doloroso incidente ferroviario di Balvano del 3 marzo 1944, che per l'elevatissimo numero dei morti (circa 600) è purtroppo da considerarsi fra i più gravi di tutti i tempi nel mondo intero. Non fu dovuto a scontri fra treni o deragliamenti, ma all'intossicazione causata dai fumi delle due locomotive a vapore al traino di un pesantissimo treno merci arrestatosi in galleria, sul quale si erano infiltrate centinaia di persone che in quel triste periodo bellico non avevano praticamente altro modo di viaggiare, e quindi è da ascriversi fra le tante funeste conseguenze di questo indegno flagello che è la guerra.
Fa piacere che un avvocato, con l'accuratezza e il rigore professionale che gli derivano dallo studio e dalla conoscenza delle leggi, si sia dedicato con passione al mondo ferroviario intraprendendo e felicemente portando a termine una ricerca complessa e difficile e abbia prodotto un'opera non solo interessante, ma che precisa definitivamente tanti aspetti non ancora fino ad oggi compiutamente chiariti. Anche sotto il profilo tecnico, l'opera ci rivela il corretto rigore nelle indagini, nella valutazione dei fatti, nelle conclusioni; pure negli aspetti più peculiari dell'esercizio ferroviario, normalmente sconosciuti a chi non è del mestiere, l'autore ci dà un illuminato saggio della sua approfondita competenza, capacità di analisi e di sintesi, concatenazione logica di causa ed effetto, che sorprende pure chi, come lo scrivente, ha passato una vita nel mondo dei treni.
Da anni la tormentata linea Battipaglia-Potenza-Metaponto, dopo l'impiego di locomotori Diesel, è tutta elettrificata, e ci si dimentica di quanto gravose fossero le difficoltà d'esercizio con la trazione a vapore sulle aspre salite fra i suggestivi monti della Lucania, ed anche sotto questo aspetto l'Autore è ampiamente meritorio. Da tecnico appassionato ed ex dirigente alla Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato esprimo all'avvocato Barneschi i miei più vivi complimenti e la mia profonda gratitudine per l'appassionato impegno verso il mondo dei treni, con l'augurio anzi la certezza che la sua opera tanto approfondita avrà il successo che merita."
Ulteriori approfondimenti:
www.torreomnia.com/testi/argenziano/argenziano_treno/set_fra_treno.htm
www.antiarte.it/trenodiluce/ Gennaro Francione