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Argomento presente: « BECKETT RECITATO DA BORRIELLO » | |||||
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ID: 12668 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
sabato 23 gennaio 2010 Ore: 23:18
TEATRO E VITA – Antonio Borriello propone uno studio su fedeltà e tradimento in Beckett, partendo dall’amore TORRE DEL GRECO – Città di coralli e di cultura. Di libri e di passioni, non solo quella per il mare che guarda da vicino. È uscito in questi giorni il robustissimo volume “The Tragic of Samuel Beckett” di 464 pagine dedicato ad uno dei più grandi drammaturghi del Novecento interamente in lingua inglese, curato da Daniela Guardamagna e Rosanna Sebellin. Raccoglie gli interventi del Convegno internazionale tenuto all’Università Tor Vergata di Roma nel 2008. Presenta riflessioni e studi dei maggiori studiosi al mondo di Beckett. Antonio Borriello, di Torre del Greco, studioso e fedelissimo interprete di Beckett, propone uno studio su fedeltà/tradimento del testo drammaturgico, con le suggestive foto di alcuni suoi spettacoli. Un lavoro straordinario e ricco di profonde riflessioni, supportato da splendide foto in bianco e nero. Le immagini sono una felice testimonianza della preziosa opera di Borriello. Non a caso Biagio Scognamiglio ha detto che “gli scatti dei Maestri Enzo Aliberti e Rosario Pomposo sono sguardi rigorosissimi e assolutamente ubbidienti alle pièces del grande Dubliner parigino”. Antonio Borriello, ha pubblicato diversi studi, tra cui Samuel Beckett, Krapp’s Last Tape: dalla pagina alla messinscena, Napoli, ESI, 1992 (con un apparato bibliografico di oltre duemila voci di prima mano); Numerical references in ‘Krapp’s Last Tape’, in Samuel Beckett: Endlessnes in the Year 2000. Samuel Beckett: Fin sans fin en l’an 2000, a cura di A. Moorjani e C. Veit, Amsterdam – New York, Rodopi, 2002. “Quella di Borriello per Samuel Beckett – ha scritto Mario Ruotolo – è una grande passione, nata da una seduzione letteraria, da un incontro fatale con le parole di uno scrittore che colpiscono in profondità, si impongono necessarie al senso, sedimento nella coscienza: quel meccanismo di fascinazione dell’arte che genera una magica empatia tra lettore e artista, fra fruitore ed opera. Sono proprio questo processo ‘auratico’, questa creativa sintonia, che hanno giocato un ruolo fondamentale nella ricerca ultradecennale, nell’analisi a tutto campo – sempre aperta a inedite soluzioni, a critiche scoperte – che del teatro di Samuel Beckett ha operato e opera – infaticabilmente – Antonio Borriello, che all’amore per la ricerca unisce due aspetti complementari che ne fanno un personaggio di spicco nel panorama del teatro contemporaneo: la necessità di divulgare didatticamente il suo patrimonio euristico in Scuole ed Università italiane e straniere: la ‘prassi’ teatrale esercitata in qualità di attore e regista”. L’Ora Vesuviana on-line redazione@loravesuviana.it 23/1/10 |
ID: 12487 Intervento
da:
Antonio borriello
- Email:
antonio.borriello@tin.it
- Data:
giovedì 24 dicembre 2009 Ore: 15:32
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