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Argomento presente: « LE CITAZIONI VESUVIANE »
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ID: 1254  Discussione: LE CITAZIONI VESUVIANE

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: mercoledì 19 febbraio 2014 Ore: 23:15








 
 
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ID: 16251  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 19 febbraio 2014 Ore: 23:15

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ID: 5437  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 30 dicembre 2006 Ore: 12:54

Caro Vito,
una fortuna è che esiste la frase "detti e contraddetti".
Ad un riccone avaro e speculatore non piacerà mai la massima: "La proprietà e giusta e necessaria, ma non è né giusto né necessario che sia sempre nelle stesse mani"; ma piacerà quella che dice: "Molta gente si lagna degli avari solo perché non ne può ricavare nulla".
Per quanto riguarda la donna il discorso è a parte. L'uomo è assoggettato ad una sorta di monoruolo tutta la vita: bambino-giovane-maturo-vecchio conserva il medesimo stato d'animo, cioè quello della dipendenza affettiva che passa dalla madre alla moglie, dalla moglie all'amante (generalmente quando la moglie è nel ruolo totalitario di mamma) e dall'amante al mistico, nella terza età.
La donna (sempre senza generalizzare) è un camaleonte: bambina; donzella; donna; mamma (non madre); SUOCERA (l'ultimo dei ruoli dove c'è un confine netto tra di loro).
L'uomo viene condizionato da questa varietà di "posizioni" con delle reazioni diversificate ed anche contrapposte e ne beneficia o ne subisce.
Da qui: "na femmena te fa 'na casa e ,'arta t''a distrugge". "Il padrone sono io, ma chi comanda è mia moglie". "L'ammore d''o lietto fa scurdà' chello d''o pietto" e compagnia cantata...
Molto dipende anche dagli eventi. Una coppia, ad esempio, con tutti i figli sposati e magari fuori le mura ritrova un feeling che invece si si sogna la coppia, come quella appunto vesuviana, che fa lo stato sociale ai figli mantenendoli in casa fino ai loro 50 anni e anche oltre.
Quando pubblicai negli anni settanta questa raccolta di massime (ti assicuro un successo straordinario) in testa c'era questo saggio sulla coppia nei ruoli di partner:

www.torreomnia.com/tradizioni/tesoretto/tesoretto_pag1.htm

Premetto che, malgrado le apparenze, io ho una venerazione della donna in se quasi mariana, deistico-verginale. (Ho 5 donne in casa). Ma le riflessioni nel substrato sono un'altra cosa. Ancor più perché, in tutto ciò, non si addita nessuno dei due generi. La suocera (donna) predilige ed osanna il "cocco di mamma" ed il cocco di mamma, (maschio) nella sua temporaneità di privilegiato del monoruolo, beneficia e fa danni alla donna stessa partner nel ruolo di moglie o di compagna, predisponendola, paradossalmente, a diventare suocera. Un circolo vizioso dove vittima e carnefice sono impossibili da attribuire.

www.torreomnia.com/tradizioni/tesoretto/tesoretto_proverbi1.htm

Luigi Mari





ID: 5436  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: sabato 30 dicembre 2006 Ore: 11:50

FRESCHE DI GIORNATA

"Non accetterei mai di far parte di un club dove ammettano tra i membri persone come me" (Woody Allen).

"Un egocentrico incontra un amico e gli chiede: -Ciao, come sto?-". (Dylan Dog).

"Siamo qui sulla terra per fare del bene agli altri. Cosa ci stiano a fare gli altri, non lo so" (Wliiam H. Auden).

"Se cerchi una mano che ti aiuti nel momento del bisogno, la trovi alla fine del tuo braccio" (Legge di Murphy).

"Se sei di buon umore, non ti preoccupare... ti passerà" (Legge di Murphy).

P. S. Queste citazioni rispecchiano il portato del tempo: la labilità, il disinganno, l'egoismo e, forse, non si prefiggono che questo. Sto provando a ricercarle, ad analizzarle e a tentarne una prima catalogazione.

Buona fine 2006 e buon principio 2007 a tutti.
Nonnovito,


ID: 5415  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: giovedì 28 dicembre 2006 Ore: 16:51


Carissimi,
assegnare le massime ad una circoscrizione „corallina“, al più „vesuviana“, a me pare una limitazione del loro insegnamento (a proposito, Kekkina, c’è qualche autore che ha sostenuto o sostiene essere la funzione delle massime la prova della futilità del loro contenuto, naturalmente “fino a prova contraria”, ciò che salva capra e cavoli?).
Capita, per fare un unico esempio, di imbattersi spesso in aforismi sulle donne, propri di certa prouderie fin de siecle, pronti ad essere maliziosamente raccolti, ripetuti e propagati da chi poco conosce del mondo interiore femminile o non ne conosce un bel niente. Si tratta spesso di una sottile mossa da parte di taluni Autori per tramandare ai posteri il loro nome, tramite divulgatori di bocca buona.
Credo che la funzione di molti detti risieda nella loro essenzialità, che qualche volta raggiunge la piacevolezza, promuove il sorriso; ma che sovente scade nel luogo comune.
Le sentenze che veramente insegnano qualcosa si contano, forse, sulla punta delle dita di una coppia di mani, e sono quelle che hanno superato almeno un millennio, con alcune che eccezionalmente datano di qualche secolo.
Ne propongo due delle mie, che, come tante, lasciano il tempo che trovano; e sarebbe meglio se rinunciassi ad esporle:

“L’amore è un insulto, che colpisce l’uomo nella regione cardiaco-portafogliare”.
“Io non do più consigli ai miei figli: essi sanno già sbagliare da soli”

Scusate la provocatoria digressione, che mi faccio perdonare, spero, augurando a tutti un appagante 2007.

Nonnovito.


ID: 5371  Intervento da: Arturo Borriello  - Email: borrielloarturo@supereva.it  - Data: domenica 24 dicembre 2006 Ore: 08:35

Tutto il sale della saggezza vesuviana.
E' difficile trovare tutte assieme tante citazioni che calzano a pennello con usi e costumi della nostra terra. Una scelta oculata faticosa a realizzare.
Bravi, alla redazione


ID: 3576  Intervento da: Pasquale Zuccarini  - Email: ziccarini2@virgilio.it  - Data: martedì 27 giugno 2006 Ore: 02:10

A proposito io voto per questa citazione che sembra tagliata apposta per molte persone che conosco:
"L'amicizia è una complicità e quando essa cessa l'amicizia svanisce".
Pierre Reverdy

Pasquale


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