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Argomento presente: « RICORDI DI UN MUNACIELLO » | |||||
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ID: 12921 Intervento
da:
cristofaro cingolo
- Email:
cris1948@fastwebnet.it
- Data:
domenica 18 aprile 2010 Ore: 15:34
Caro Gino, quello che più mi dispiace oggi, è la mancata predisposizione dei piccoli a crearsi mentalmente, spazi di sogno. Vaneggiamenti utili alla crescita mentale, utili alla fantasia, per non ritrovarti solo nei momenti in cui, cerchi di difenderti, quando la vita ti pone davanti alla scelta di crearti un mondo tutto tuo per non rimanere da solo. |
ID: 12918 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
domenica 18 aprile 2010 Ore: 13:19
Mio caro Cristofaro, gli esseri umani siamo stati dotati della ragione che via via nei secoli si è sempre più arricchita di idee, che, ad esempio, hanno formato la scienza. Tuttavia la ragione ha una dimensione limitata ai nostri cinque sensi e si ferma sulla soglia del razionale, della logica comune: tutto ciò che non è avvertibile, percepibile è dubbio. Questo ha permesso però all'uomo stesso di fantasticare ed inventare un mondo che non si percepisce con i cinque sensi, adoperando la stessa scienza, oppure mezzi e mezzucci per rendere il trascendente credibile, anche perché una razionalità fredda e matematica renderebbe la vita più asettica e triste. La vita umana con la sua finibilità irreversibile e l'incommensurabile entità dell'Universo, dove i cinque sensi si fermano a qualche migliaia di chilometri di distanza, costringono l'uomo ad immaginare l'oltre con calcoli teorici. Questo ci conduce diritti all'idea di Dio, indipendentemente dalla storia e dalla spiritualità, Come la scienza, caduta in mano all'uomo, spesso sfocia in speculazioni, malasanità, ecc. Così le religioni, architettate dall'uomo talvolta cadono in madornali errori e paradossi. Così è nato il concetto del peccato, sballottato tra le primordiali forze del bene e del male. Per ricondurre l'uomo al bene se ne sono inventate di tutti i colori, persino un Dio dispettoso e vendicativo pensando che solo col timore delle punizioni l'uomo si rabbonisse. Quello che è importante in questa pagina è il pensiero del concetto del Dio buono, anche fuori dalla corporazioni, anche se non totalmente comprensibile. Il tuo racconto del munaciello, come quelli miei qui sotto, trascendentali, fanno sorridere gli scettici senza coglierene le loro metafore che conduconi a pensieri contestuali più profondi. Dio non si è mai visto, eppure avvertiamo la sua presenza. La presenza del Munaciello è reale solo se contestuale al mistero della vita, della morte, o dell'universo. Caro Cristofaro, come avresti fatti Tu, senza la "mano di Dio", a risollevarti sin da piccolo ad ogni caduta del Tuo Calvario, fino ad una delle ultime poste, disabilitante e dolorosa, che ti costringe ancora per un po' fuori Torre, vincendo l'amarzza, la depressione, riacquistando pian piano lo spirito di un sano con l'ironia del "Munaciello" ed il calore umanitario ed amichevole di Torreomnia? Durante l'anestesia avresti potuto vedere un munaciello benevolo che non già ti portava danaro, ma che fosse la figurazione del Tuo animo predisposto alla fiducia della medicina, creata dall'uomo buono, legata all'ancora della speranza che è sempre l'ultima a morire. Ti aspettiamo a Torre Luigi Mari |
ID: 12917 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
domenica 18 aprile 2010 Ore: 12:25
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ID: 12916 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
domenica 18 aprile 2010 Ore: 12:22
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