ID: 13463 Discussione: I MIEI AUGURI AI TORREOMNESI
Autore:
Cristofaro Cingolo
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Email:
cris1948@fastwebnet.it
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Scritto o aggiornato:
giovedì 23 dicembre 2010 Ore: 20:31
Auguri di buon Natale e, un felice Anno nuovo, a tutti voi.
Il mio augurio parte dalla redazione di Torreomnia, che ritengo, l’unico veicolo idoneo a diffondere ampiamente il messaggio augurale ai torresi
residenti, a Torre del Greco, in Italia e nel mondo.
Cari
amici, é tempo di farci gli auguri e, con cuore addolcito dall’imminente festa, auguro a voi tutti una santa notte all’insegna della natività di Cristo Gesù. Un Cristo che non ci abbandona, e che noi abbandoniamo, quando lo mettiamo da parte
per prenderci del Natale, solo la parte laica, pagana del divertimento; tralasciando il momento di riflessione insito nella figurazione della notte
santa.
Santa Notte di veglia e preghiera, notte santa, tanto amata da San Francesco, da ricordarla con il presepe, e Sant’Alfonso Maria de Liguori, da dedicare all’Evento, inni pieni di amore, decantando in poesia, il dolce momento della nascita del piccolo Bambinello, seppur questa sia avvenuta dentro una fredda e scura grotta di Betlemme. Allontaniamo per un attimo il pensiero di un “babbo natale commerciale” e raccogliamoci insieme, noi credenti in Cristo, davanti a questa grotta immaginaria per riempirci di tenerezza. Insieme, preghiamo per
questo bimbo e per i tanti bimbi infreddoliti dalla mancanza di affetto, di comprensione, di giustizia per loro e per i tanti, oltraggiati da orchi ingrati
che hanno perso i valori sacri della vita. Preghiamo affinché questi angeli possano ricevere calore e affetto da tutti noi.
Cari
amici, in questi giorni ho ricevuto tante mail
private che mi facevano gli auguri, risponderò a tutti privatamente, ma credo che, chi si senta amico di tanti, deve condividere con tutti il Santo Natale; questo giorno che nasce per illuminare le nostre anime e rendere teneri i nostri cuori, spesso reso aridi e impenetrabili da eventi che non sappiamo interpretare, senza fede e senza amore.
Voglio ividere con voi il giorno più bello e prezioso e che a tanti fa venir voglia di infondere amore, augurando, e riferendo a tutti, quanto sia importante l’unione fraterna dell’amicizia di cuore. Ecco perché, prima di rispondere privatamente, faccio un augurio collettivo a tutti: per me siete tutti uguali.
Non esiste l’amico superiore o inferiore: esiste l’amico! E, l’amico è, chiunque abbia un qualcosa che entrambi condividiamo. Che sia questa, passione per la scrittura, lettura, pittura, fede, ideologia, famiglia, e tutto ciò che accumuna
le nostre misere vite, che sappiamo, non essere eterna.
Nessuno è superiore all’altro, l’amore cristiano lo insegna: (Amatevi gli uni con gli altri, come io ho amato voi). Questo è il momento di dimostrarlo amici miei! Auguriamoci entrambi un miglior proseguimento della nostra vita. Una vita
lontana da egoismi, ed egocentrismi.
Una vita che si basa sui principi dell’amore, del perdono, e della carità Cristiana.
Virtù teologiche apprese dagli antichi insegnamenti di chi, prima di noi, aveva compreso l’inutile vaneggiamento del potere momentaneo…
L’effimero potere che evita la riflessione.
Auguriamoci insieme, di restare uniti (almeno col pensiero) noi tutti, amici datati, uniti e cresciuti con il trascorrere del tempo. Auguriamoci di passare
in famiglia un buon Natale. E prepariamoci a trascorrere un nuovo anno all’insegna di pensare al bene comune nostro e dei nostri piccoli: figli, nipoti, pronipoti e chi riusciamo a guardare negli occhi (pur non avendo il nostro DNA) senza vergognarci di essere causa del loro male.
Il mondo corre velocemente e tenere dietro ai tanti ricordi delle tante feste trascorse, si fa difficile. Diventa impossibile separare i momenti veri da
quelli inventati, ci si racconta, per ricreare quello che ti mancava. Alcuni di questi ricordi sono rimossi per non pensare alla sofferenza trascorsa, e altri,
usiamo rivederli, plagiarli e abbellirli con contorni nuovi, per raccontarli diversamente dalla volta precedente.
Le feste natalizie vissute e raccontate da noi adulti, ancora riescono a interessare “suscitando un po’ d’invidia”, i nostri figli e nipoti, che per
cambiamento generazionale, non possono rivivere quei momenti, se non con i nostri ricordi.
Guardando il loro sguardo: smarrito per un mancato riferimento da visualizzare, si percepisce che non comprendono, come potevamo accontentarci del poco; di stare tutti uniti: padre, madre, nonno, nonna, zia zio cugini e conoscenti tutti
vicino allo stesso tavolo aspettando la mezzanotte per andare a messa.
Oggi che con fatica, gli stessi, restano a tavola a farti compagnia, abituati a mangiare da soli senza i genitori. Ancora non mi abituo al loro alzarsi da
tavola appena finito di mangiare e togliere il piatto per riporlo nella lavastoviglie. Mi hanno spiegato che il provvedere da soli è normale, per le
tante volte fatte, per la mancanza di tutti a tavola. La famiglia unita, quando entrambi i genitori lavorano, e spesso hanno turni diversi non esiste: si è soli e autonomi.
Non vorrei divagare, ma lo faccio. … Se fai gli auguri ai tuoi famigliari, prima di ogni cosa, pensano: cosa avrà messo sotto l’albero? E subito dopo: cosa ci sarà dentro? Chi ha la faccia tosta, dirà: Cosa mi hai regalato? … Colpa del consumismo, ci impone di spendere per essere felici per essere come tutti gli altri che possono permettersi quelli che tu non hai e desideri: ovvero tutto.
Non sappiamo accontentarci e puntiamo il dito verso chi ha quello che tu non hai: magari, la luna.>
Qualcuno arriva a spendere perché solo in quel modo esiste, altrimenti è una nullità. Questo è il lavaggio del cervello che fa la pubblicità se non compri, non esisti. Tu vivi perché compri e aiuti l’economia. Un’economia senza freni,
che corre veloce e, quando tenterai di scendere, ti accorgerai che, è a tuo rischio. Se non hai la certezza di potercela fare (evitando di fare le stesse cose che fanno gli altri) non puoi permetterti di scendere, devi accodarti al sistema. Se invece ce la fai, verrai isolato, diventi un diverso, sei fuori
dalla realtà del consumismo ti manca l’aureola del progresso.
Ho divagato. Un altro anno sta passando, … è passato. Negli ultimi tempi, con l’avanzare
dell’età, mi sembra che ciò si ripeta sempre più in fretta. Il tempo sfugge di mano e rincorrerlo diventa problematico.
Ho imparato a cadere e rialzarmi, e ogni volta ringrazio Dio per la mano tesa verso
di me pronto a dirmi: “Forza fatti un altro giro su questa terra”. Non ho capelli e spesso mi sento tirato per i capelli e riportato su, dal fondo dove
ero finito.
Il tempo di farci gli auguri di Natale e un meraviglioso nuovo anno, è finito.
Separarmi da voi, seppur virtualmente, mi è difficile. A dire il vero, questo è già avvenuto realmente. Molti di voi sanno che per problemi di salute, realmente sono andato via da Torre del Greco per unirmi e stare vicino ai miei nipoti a Fiorano Modenese (Mo).
Passeremo un Natale diverso, lontano da quello dell’anno scorso ancora fresco di ricordi ospedalieri, ma sempre lontano da Torre, dove, le festività natalizie e dell’ultimo dell’anno, reggono e vivono i giorni festivi con un ritmo diverso da quelle Padane. Ma non per questo sarete lontani da me. Con il cuore e con la mente resterò vicino alla mia città nativa, e penserò a come giocherete le pustarelle a’fficiatella, e a comme rusecate i susamiell.
Di Nuovo, auguri a tutti, partendo dal Direttore: LUIGI MARI.
cingolocristofaro@gmil.com