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| Argomento presente: « ANIELLO INTERVISTA TOTORE » | ||||||
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| ID: 1390 Intervento
da:
Ciro Adrian Ciavolino
- Email:
ciroadrian@libero.it
- Data:
martedì 8 marzo 2005 Ore: 19:52
Egregio dottore, non sapevo in quale stanza menarmi per dirti che ieri, venendo qui al mio studio, trovavo un tuo appuntamento per me nella sezione tua "interviste",,,appuntamento per le dieci. Sono reduce da una influenza e sono stato per una settimana assente da tutto...e non mi andava di rimanere sino a tardi qui e sono tornato a casa prima di quell'ora. In ogni caso, non è per scortesia che ora. attraverso questa comunicazione, ti prego di desistere da tale proposito. Chi mi conosce non avrebbe bisogno di quattro parole per trovare l'adripensiero, e chi non mi conosce, non saprebbe che farsene. D'altronde, ritengo di non aver bisogno di questa palestra per apparire un "pensatore" e chi ha avuto la ventura e chi anche in questi tempi la corre, di me conosce quasi tutto, attaverso non solo il mio modesto lavoro ma soprattutto delle centinaia e centinaia di scritti sui periodici locali. Ho già annoiato abbastanza la comunità, ed è meglio non farne niente, tanto, dopo di me, dove andresti a parare? Un abbraccio, come sempre affettuoso. Ciroadrianschivo. |
| ID: 1377 Intervento
da:
Salvatore Argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
- Data:
lunedì 7 marzo 2005 Ore: 00:00
Intanto osservo che agli altri poni domande di teologia, filosofia e politica. A me solo cavolate. Rispondo alla tua. Un amico mi mandò le foto di Corso Garibaldi, vasciammare dove sono nato e ho trascorso i primi anni della mia vita torrese. Fu una pugnalata a tradimento, anche se le foto le avevo chiesto io. Di Capotorre, dove sui ferri del Caffè Palumbo ho trascorso le più belle serate con gli amici, meglio tacere. Cesare Battisti mi ricordava la primavera, le passeggiate con Gianna. meglio tacere. Forse andrei a fare un giro al Vesuvio, senza intenti archeologici o scientifici. Forse andrei ncoppumonte a vedere la cappella dove mi sono sposato. Certamente scenderei al porto e mi intanerei in uno dei tanti cantieri di amici, sotto una paranza in costruzione, per parlare con loro, sentire l’odore di stoppa e catrame e nafta, senza girarmi a guardare intorno la distruzione della scarpetta. Il perché è evidente. Il ricordo di gioventù è un piacevole balsamo anche per chi non soffre di nostalgia del tempo passato, per chi vive il presente con entusiasmo. Ciò non mi impedisce di apprezzare le belle esperienze vissute, come chi ancora si apre al sorriso se trova che la moglie ha preparato le allesse. Ti abbraccio con grande affetto, Tore. |
| ID: 1376 Intervento
da:
Aniello Langella
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
- Data:
domenica 6 marzo 2005 Ore: 23:40
Andare a spasso per Torre. Una giornata tutta per te. Cosa ti piacerebbe maggiormente rivisitare, quale zona ? e Perché? Aniello TI FACCIO QUESTA DOMANDA ATTENDERO' IN LINEA LA RISPOSTA MA POI DEVO LASCIARVI PERCHE' DOMANI DEVO ALZARMI PRESTO ... IL GATTO CANTA TRE VOLTE PRESTO AL MATTINO.... perdonatemi faccio confusione quello è il gallo,... sapete con tanta politica faccio confusione tra animali... Buona notte a tutti voi a domani sera quando ... se recuperate quel numero di cellulare.... Aniello |
| ID: 1375 Intervento
da:
Salvatore Argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
- Data:
domenica 6 marzo 2005 Ore: 23:36
Se dovesse capitarmi, come già mi è capitato, romperei io il ghiaccio per stabilire subito un rapporto che prescinde dalla nostra appartenenza a sessi diversi. Non mi piace considerare le persone che incontro diverse da me perché dell’altro sesso. Unica mia debolezza è quella di comportarmi con un minimo di “cavalleria” volendo pagare al bar o altro. Ma questo lo faccio ancora, anche con gli uomini, pensando sempre di essere innpresenza di anziani e poi m’accorgo che il vecchio sono io. Per le avances neanche a parlarne. In segreto ti dico che se lo facessi pensi tu che te lo verrei a dire coram populo? Della lingua torrese certamente non parlerei, sapendo bene che l’argomento interessa pochi vecchi bacucchi come me, te, Antonio e Ciradrian. Di Aniello non parlerei perché potrebbe pensare che non faccio avances, non sbircio le gambe parlo di un amico allora questo lo è. E non mi piace essere quello che non sono, con tutto il rispetto degli altri. |
| ID: 1374 Intervento
da:
Aniello Langella
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
- Data:
domenica 6 marzo 2005 Ore: 23:18
Potresti incontrare una donna da solo in treno . Voi due soli nello stesso scompartimento tra Vibo Valenzia e Reggio Calabria . Inizieresti tu a parlare ? Faresti parlare lei ? le faresti delle avances ? Resteresti serio a parlarle della lingua torrese? Parleresti del tuo amico Aniello del Friuli ? Aniello |
| ID: 1373 Intervento
da:
Salvatore Argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
- Data:
domenica 6 marzo 2005 Ore: 23:16
I piedi sono congelati perché sono senza calze e devo tenerli freschi per insufficienza venosa. A proposito, senza pagare, dammi qualche cura angiologica. Torre Milano in seicento fu una vera gita di piacere. Macchina nuova e moglie desiderata. Impiegammo due giorni, con sosta a Grosseto viaggiando per la Domiziana e l’Aurelia. Da Grosseto a Firenze (campagna bellissima) e poi autostrada. Ma questo non fu il distacco dalla mia terra. Questo fu il viaggio più bello della mia vita perché gianna veniva a vivere con me. Il vero distacco fu una sera di fine novembre, quando presi il treno per Milano, dopo le delusioni per una tentata carriera universitaria. Furono mesi di freddo, ma non climatico. Mi accorsi che a Milano non fa freddo eppure mi sembrava di essere precipitato in uno stagno gelato. Il più grande desiderio era che i previsti tre mesi di addestramento finissero subito e potessi partire per l’estero, come programmato. Mi mancava la dolce consuetudine familiare, gli amici e più di tutto la mia ragazza con la quale dividevo molte ore della giornata da sette anni. |
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