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Argomento presente: « MANIFESTAZIONE PRO MARESCA » | ||||||
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ID: 13713 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
giovedì 17 febbraio 2011 Ore: 10:27
Conferenza stampa del Comitato Pro Maresca Torre del Greco - Durante la mattinata odierna, si è tenuta una conferenza stampa, presso il quarto piano dell’ospedale Maresca, per tirare le somme della manifestazione di ieri presso la sede della Regione Campania. Il Comitato Pro Maresca ha affermato di attendere ancora due giorni, scaduti i quali, se non ci sarà un confronto decisivo col Presidente Caldoro o con chi lo rappresenta, attuerà nuove forme di protesta. Durante la conferenza stampa, l’avvocato Gennaro Torrese ha preso la parola dichiarando: "Zuccatelli si è mostrato colpito e stupito della veemenza e della perseveranza con cui il comitato sta lottando per il P.O. di Torre del Greco, per cui lascia aperto ancora uno spazio alla possibilità di rivedere alcune decisioni sul piano di rientro sanitario regionale. Da quanto ho capito, nei prossimi giorni ci sarà la possibilità di incontrare non il Presidente Caldoro, bensì il senatore Raffaele Calabrò o lo stesso Zuccatelli (anche se il 20 termina il suo mandato), per avere un tavolo di consulta da cui escano nuove e decisive proposte... Chiedo, inoltre, che i sindaci dei comuni che, come il nostro, rientrano nel bacino d’utenza del Maresca, attuino quanto affermato nei mesi scorsi durante il convegno tenutosi presso il Cinema Corallo, ossia rassegnare le proprie dimissioni, togliendosi pubblicamente la fascia da primo cittadino, in segno di solidarietà con la protesta dei cittadini!”. In linea con quello di Torrese l’intervento di Luca Chiusel: “Ieri abbiamo raggiunto un obiettivo forse inaspettato: da ciò che ci è stato detto e dall’impegno verbale che Zuccatelli ha preso nel pomeriggio con noi del Comitato, la possibilità che il Maresca non chiuda può ancora sussistere, per cui continueremo a far sentire la nostra voce …”. Raffaele Russo, del pool legale che sostiene il Comitato, ha poi ribadito la richiesta di indire una “conferenza dei sindaci”, durante la quale essi rassegnino le loro simboliche dimissioni. Il dibattito ha assunto anche dei toni particolarmente accesi, quando è emerso il problema contingente dello smantellamento definitivo di Urologia, questione sollevata dal dott Pedone, specialista da anni operante nel suddetto reparto, il quale ha manifestato la propria volontà di non lasciare l’Ospedale per prestare il suo servizio presso il P.O. di Castellammare.Al termine dell’incontro, le decisioni assunte per i prossimi giorni sono le seguenti: il Comitato si muoverà su due fronti, spingendo per un tavolo di consulta con la Regione entro le prossime 48 ore, da un lato, e sollecitando i sindaci per una conferenza con dimissioni simboliche, dall’altro. In particolare si chiederà al sindaco Borriello di intervenire nell’immediato per l’urgente questione di Urologia, non escludendo un’azione di protesta forte in caso di una mancata risposta del nostro primo cittadino. Infine, le rappresentanze sindacali CGIL, CISL e UIL, presenti alla conferenza, hanno pubblicamente affermato che sosterranno pienamente sia il Comitato che i dipendenti del Maresca costretti ad abbandonare l’ospedale, portando avanti le loro denunce penali nei confronti degli ultimi provvedimenti legislativi che coinvolgono direttamente anche il Maresca. Mariacolomba Galloro www.latorre1905.it |
ID: 13711 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 16 febbraio 2011 Ore: 18:07
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ID: 13710 Intervento
da:
Pasquale Infausto
- Email:
inpa77@libero.it
- Data:
mercoledì 16 febbraio 2011 Ore: 17:27
Anche se in questo momento sono lontano, torresi vi sono vicino e vi dico continuate a combattere per l'ospedale, perchè è un nostro diritto avere un assistenza sanitaria. E' assurdo pensare che per curarsi bisogna combattere. Io ho partecipato alla manifestazione mandando mio padre a manifestare vista la mia assenza da torre del greco. Vinceremo anche questa battaglia forza! |
ID: 13708 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 16 febbraio 2011 Ore: 13:15
Ospedale Maresca, giornata di tensione a Napoli La richiesta di salvare l´ospedale Maresca di Torre del Greco (Napoli) è arrivata a Napoli, in una giornata di tensioni e blocchi del traffico. Quindici pullman partiti questa mattina dal parcheggio Nassiriya di via Marconi e transitati anche nelle vicine Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano, hanno condotto circa 500 persone nel capoluogo campano, persone che dalle 11 - dopo un breve corteo passato per via Acton e che ha creato diverse ripercussioni sulla viabilità - hanno manifestato all´esterno della sede della Regione Campania in via Santa Lucia. Fischietti, cartelli e striscioni, i manifestanti hanno chiesto con insistenza un incontro urgente con il governatore, Stefano Caldoro. Molto coloriti alcuni cartellini, come particolare è risultata l´idea di portare tante croci con i nomi dei presunti "colpevoli" del declassamento del nosocomio torrese, nomi seguita dalla scritta "ci hai messo in croce". Il mancato accoglimento dell´istanza dei dimostranti ha portato, poco dopo mezzogiorno, ad una nuova protesta dei cittadini dell´area vesuviana, che hanno deciso di occupare il lungomare di Napoli. Una protesta durata quasi un´ora con il traffico paralizzato nella zona e lungo le arterie limitrofe. La calma è tornata solo quando è stata data notizia che i rappresentanti della Regione avrebbero incontrato una delegazione dei cittadini aderenti al comitato ´Pro Maresca´. A dare l´annuncio è stato Gennaro Torrese, presidente dell´ordine degli avvocati di Torre Annunziata e portavoce del comitato. Solo dopo le 13 i manifestanti hanno lasciato il lungomare per ritornare a protestare all´esterno della Regione. Nel pomeriggio l´incontro con il subcommissario alla Sanità campana, Giuseppe Zuccatelli: "Un colloquio nel quale abbiamo evidenziato le nostre perplessità - afferma Torrese - visto che l´incarico di Zuccatelli si esaurirà ufficialmente il prossimo 20 febbraio. Ciò nonostante, riteniamo prezioso l´apporto dato dal subcommissario, che innanzitutto ha ascoltato le nostre perplessità circa la chiusura del Maresca, ospedale che insiste in un territorio che conta oltre 300mila abitanti. E da Zuccatelli, ed è la prima volta che ascoltiamo una cosa del genere, è venuta la piena solidarietà ai manifestanti e la condivisione delle nostre esigenze". E´ stato lo stesso Zuccatelli a farsi promotore di un sollecito verso il presidente della Regione, Stefano Caldoro "affinché - sottolinea ancora il portavoce del comitato Pro Maresca - incontri al più presto una delegazione dei manifestanti. Persone che, va sottolineato, da quattro mesi occupano in segno di protesta il quarto piano del Maresca. Insomma, gente motivata a fare valere le proprie ragioni in ogni sede. Siamo disposti ad aspettare 48 ore, tempo entro il quale attendiamo aggiornamenti da parte dell´ente di Santa Lucia. Scaduto questo limite, siamo pronti a nuove forma di protesta contro il costante depotenziamento e il rischio di una chiusura definitiva del nosocomio di Torre del Greco".www.lostrillone.tv |
ID: 13706 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
mercoledì 16 febbraio 2011 Ore: 08:59
Comitato pro Maresca in Regione. Zuccatelli: “Non avete tutti i torti” Come definirla? Vittoria, mezzo successo, giro a vuoto, ennesimo inganno? Per il comitato pro Maresca la gita di ieri mattina a palazzo Santa Lucia (sede della giunta Regionale) è stato un po' tutto questo. È stata una vittoria per chi, dando ormai per spacciato il proprio ospedale, ha visto risorgere un po' di coscienza civile nei 14 pullman riempiti da cittadini di Torre del Greco e nei due partiti da Ercolano. Più di 800 persone di tutte le età sono sbarcate a Napoli, si sono riversate per strada bloccando in più punti il traffico, e dopo un tira e molla con Caldoro e compagni, sono riuscite a farsi ricevere dal sub commissario alla sanità Giuseppe Zuccatelli. Per qualcuno è una vittoria perchè nella chiacchierata tra le due parti, per la prima volta l'autore del Piano Ospedaliero Regionale ha ammesso che il comitato non ha tutti i torti, e che in effetti qualcosa dovrebbe e potrebbe cambiare: "Le vostre richieste devono essere fonte di riconsiderazioni tecniche", ha detto. Serve solo la volontà politica di farlo.ridimensionare la portata dell'evento ci pensa invece un'altra parte del comitato, non completamente soddisfatta dall'esito dell'incontro: in molti si sono detti delusi dalla mancanza di un accordo scritto, considerato essenziale ai fini della lotta. “Noi saliremo da Zuccatelli – avevano avvertito i sette membri della delegazione ricevuta – e non ce ne andremo fino a quando non metteranno nero su bianco la data del prossimo incontro e la promessa di modifiche al piano”. Ma Zuccatelli non è un politico, e non poteva firmare alcun foglio. Quel che poteva fare – e lo ha fatto – era promettere di contattare il presidente della Regione Caldoro per fissare un appuntamento con il comitato. Il tutto entro le successive 48 ore.Nel comitato, però, non manca chi considera la manifestazione un “giro a vuoto”, inutile e stancante: inutile perchè, a parte i soliti “vedremo”, “ci incontreremo”, “verificheremo”, a casa non si è portato che (forse vane) promesse; stancante perchè non è bastato prendere il pullman per Napoli, camminare dal molo Beverello (dove i pullman hanno terminato la loro corsa) a palazzo Santa Lucia, urlare e gridare canzoni e slogan e, raggiunta la meta, sostare lì per ore. S'è fatto di più. Dopo la richiesta di audizione, rifiutata da Caldoro ma accettata, intorno a mezzogiorno, da Zuccatelli, il comitato ha deciso di rilanciare la posta: una parte è rimasta davanti l'entrata del palazzo a chiedere un incontro con Caldoro (e solo con lui), un'altra – più sostanziosa – è scesa in strada ed ha bloccato, per un circa un'ora e mezza, il traffico cittadino: da palazzo Santa Lucia, si è diretta verso il lungomare. Appena arrivata in piazza Giorgio Rosolino, si è scissa in due tronconi: uno si è posizionato all'altezza di via Marino Turchi, l'altro all'inizio di via Cuma. Dopo parecchie decine di minuti e consistenti danni alla viabilità, si è deciso di tornare sotto il palazzo. Ma non per la stessa strada. Così i protestanti hanno percorso lentamente un anello di strade che dal lungomare li ha portati verso via Santa Lucia, e da lì di nuovo sotto gli uffici regionali. Nel tragitto sono stati persi molti pezzi, specialmente anziani, che hanno ripreso il pullman e sono tornati a casa.Una volta ricomposta la protesta, in Regione hanno ribadito: “Caldoro non c'è, potete parlare solo con Zuccatelli”. “E Zuccatelli sia – ha risposto il comitato –. Ciò che conta è la concretezza”. Ma di concretezza, nell'incontro, se ne è vista poca. Per questo l'altra – l'ultima – parte del comitato, ha stabilito che le parole del sub commissario non servono: “Zuccatelli è dimissionario – fa notare qualcuno – può promettere quello che vuole, tanto fra poco va via”. “Di parole ne abbiamo sentite tante – protesta invece qualcun altro –, ora siamo stanchi. Metteremo a ferro e fuoco Torre del Greco”. Ed in effetti è questa l'espressione che ha unito un po' tutte le varie anime del comitato. Sia chi si è accontentato delle parole di Zuccatelli, sia chi non lo ha fatto, ha annunciato giorni di lotta estrema nel caso in cui le promesse non dovessero essere mantenute.Come interpretarla, allora, tra tante versioni discordanti, questa giornata? Lo si stabilirà alle 11 di questa mattina, quando al IV piano dell'ospedale di via Montedoro verrà convocata una conferenza stampa, in cui verranno tirate le somme della situazione.Scritto da Arnaldo M.Iodice www.lapilli.eu |
ID: 13705 Intervento
da:
camillo scala
- Email:
doncamillo57@libero.it
- Data:
martedì 15 febbraio 2011 Ore: 20:27
Una «via Crucis» per salvare il Maresca Mobilitazione a Napoli dei cittadini di Torre del Greco per l'ospedale declassato dalla Regione Campania NAPOLI - Traffico in tilt nei pressi del molo Beverello: centinaia in piazza con decine di croci di cartapesta al seguito. Una via Crucis? Una delle prime iniziative del cardinale Sepe per il Giubileo napoletano? Niente di tutto ciò: il corteo è per scongiurare il declassamento (già in atto) dell'ospedale Maresca di Torre del Greco, che, come stabilito dal piano di riorganizzazione della rete ospedaliera messo a punto dalla Regione Campania, passerà da presidio di secondo livello a struttura riabilitativa e di lungo degenza. Decine le croci «in campo». Su alcune c'era scritto: «Ci avete messo in croce», «Che fine faranno le nostre bambine?», «Caldoro, sulo tu 'sta croce ce può leva'». Partecipata la mobilitazione dei cittadini di Torre del Greco e della fascia vesuviana per salvare il loro ospedale, che ha un bacino d'utenza considerevole. Rispettando la tabella di marcia del piano attuativo, domani dovrebbe chiudere il reparto di Urologia. Tra qualche mese dovrebbe esserci il trasferimento di Gastroenterologia, una delle eccellenze del Maresca, ed entro 90 giorni anche il pronto soccorso verrà smantellato lasciando il posto ad una sorta di ambulatorio di guardia medica che non potrà più garantire le emergenze da codice rosso. Marco Perillo 15 febbraio 2011 corrieredelmezzogiorno.corriere.it |
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