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Argomento presente: « RISPOSTE ALLE OFF-LIST »
ID: 1380  Discussione: RISPOSTE ALLE OFF-LIST

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: venerdì 11 marzo 2005 Ore: 11:36

Carissimo,
non amo le off-list, gli iscritti lo sanno.
Ma non temere, ti risponderò in lista nel più accorto degli anonimati.

Ho manipolato il Tuo messaggio per rispetto del Tuo modo di pensare. Io non sono stato certo bene per quello che è accaduto una dozzina di giorni or sono; sono stato male almeno quanto Te. La collera mi scatena talvolta anche disturbi psicosomatici. Ho la fobia del travaso di bile.
Vedi, è solo una questione di punti di vista differenti. Quello che tu ritieni "offensivo" per me è un "gioco" puerile. In anonimato si può parlare senza remore.
Il messaggio inquisito, a me avrebbe fatto ridere a crepapelle, anche se avessi avuto davvero problemi di quel genere, ma non solo perché sono un po' incline all'infantilismo, ma perché l'ironia, la goliardia, sono anche fraterne.
Innanzitutto io sono fragile. Quella che Tu vedi come aggressività è solo soverchia autodifesa. Ma quello che conta è la bonomia che un uomo si porta dentro. Io sono introverso, schivo, riservato, timido, nei rapporti de visu, ma credo di avere una profonda umanità dentro, non per mio merito o per dono divino. E' coatta, me l'hanno fatta insorgere alcuni problemi seri della vita. Nascondiamo gli eventi dolorosi perché ad essi spesso viene aggiunta la beffa e l'incomprensione.
Tu, invece, sei diverso in superfice, per quanto riguarda i rapporti sociali, riesci a recuperare tanto, aiuti, amicizie, innocue complicità. E poi la vita ti ha riso, insieme agli inevitabili problemi, presumibilmente anche seri. Ma questo conta poco, caro amico, fratello in Torre, (questo legame di "pietra" nessuno ce lo può togliere), nemmeno la storia, nemmeno l'epocale odierno.
Allineato alle convenzioni sociali hai, però, un grande cuore, uno spiccato senso dell'amicizia e una predisposizione all'amore e al perdono e all'umiltà, che si distaccano e vanno in conflitto con la tua "facciata" da difendere. La mia facciata è forata come una groviera, e ridotta a brandelli, frantumata dalla mia ostinazione, è da lì, però, che sfora la mia sofferta Libertà
Io sono peggiore di te, per grosse linee, (non è un discorso di comodo o di compiacenza), pur avendo le stesse positive Tue potenzialità interiori; sono peggiore perché la mia fragilità atavica non mi predispone al recupero, ma alla resa, mi mette sotto il giogo del fato sempre poco indulgente. Spesso sono un Don Chisciotte stanco e avvilito. E sguaino irrazionalmente la spada a destra e a manca, anfanando. A volte colpisco nel segno ma talvolta infilzo rimedi che sono peggiori del male. E ricomincio. Buffo, goffo, come i pupi disarticolati perché disarcionati più volte.
L'e-mail privata che mi hai spedito ti ha fatto onore. Non c'è dubbio: sei migliore di me. Hai fatto sì che la mia umiltà, almeno questa volta, facesse acqua da tutte le parti.
Con affetto
Luigi

 
 

ID: 1414  Intervento da: Torreomnia amministratore  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 11 marzo 2005 Ore: 11:36

Caro Roberto,
non era il caso di scrivere off-list, amo la trasparenza.
Mondo era e mondo è. Quando non ci sono motivi gravissimi le persone coalizzano non per i presunti torti ricevuti, ma per sentimenti egemonici. Ho tratto una paginetta dalla mia biblioteca la cui metafora può chiarirti un po' le idee.

"A Roma, nello stesso periodo, Catilina e Manlio ordivano una congiura divenuta più che celebre attraverso la descrizione che ne diede Sallustio con il suo De coniuratione Catilinae ed attraverso le infuocate pagine delle orazioni in Catilinam che furono tenute da Cicerone in senato. La congiura, soprattutto a causa dei tentennamenti di alcuni complici ed al tradimento di altri, ebbe tuttavia vita breve ( 63 - 62 a.C. ) e fu infine scoperta e rivelata da Cicerone, che ricopriva in quell'anno la carica di console. A Pistoia nel 62 a.C. Manlio e Catilina, alla testa dei loro rivoltosi, caddero valorosamente sul campo, mentre i loro complici vennero giustiziati dopo un breve soggiorno nel carcere Mamertino; proprio la loro condanna a morte, frettolosamente fatta eseguire da Cicerone, costò a quest'ultimo l'esilio per aver violato precise disposizioni di legge in materia.
Tornato a Roma, Pompeo mandò in licenza il suo esercito ed il senato ne approfitto per riappropriarsi di quel ruolo che il grande condottiero gli aveva sottratto con il proprio potere. Pompeo cercò allora l'aiuto di Cesare, che già si era fatto notare durante l'episodio della congiura di Catilina - di cui si vociferava fosse stato da principio un sostenitore - e del fidato Crasso. Nel 60 a.C. Cesare, Crasso e Pompeo si allearono a costituire il primo triumvirato".
Luigi Mari


ID: 1412  Intervento da: Torreomnia amministratore  - Email: info@torreomnia.com  - Data: giovedì 10 marzo 2005 Ore: 21:01

(Utente avvisato con risposta privata).
Prego il sig. Giacomo di Messina di chiedere informazioni sulla famiglia Onorato direttamente sul Forum.
I post privati devono contenere solo richieste di informazioni o notizie non pubbliche. Inoltre la richiesta deve essere più dettagliata.

L'amministratore


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