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Argomento presente: « IL GENIO E IL FOLLE » | |||||
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ID: 1406 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
giovedì 10 marzo 2005 Ore: 00:51
Metto in evidenza questi stralci del messaggio del giudice torrese Gennaro Francione per sottolineare, appunto, l'aspetto esistenziale e psicologico dei suoi lavori, non solo, ma la creatività personale del nostro magistrato. Questo volevo io intendere quale differenza tra erudizione e cultura. Prego il giudice Francione di inviarci qualche testo o anche solo stralci delle sue opere per poterli commentare o anche solo recensire. Certamente ci troviamo di fronte a un discorso culturale di un certo livello. Quindi a Torre non ci sono solo lauree fine a se stesse, cioè "tonnellate" di erudizione, ma anche creatività e genialità, cioè cultura. Forse è l'utenza che manca. Luigi Mari I DUE GIUDICI: IL GENIO E IL FOLLE In maniera completa l'autore di questo corto teatrale, opera vincitrice nel 2003 del premio teatrale "Pirandello in breve", vuole esprimere il disagio introspettivo ell'animo umano verso la realtà che si muove attraverso schemi e "paletti". Gennaro Francione, magistrato scrittore drammaturgo, ha nella sua carriera artistica scritto numerose opere, molte rappresentate, affondando la "lama d'inchiostro" nel turbinio psicologico di ogni essere umano. In "Doppelganger iudex" lo spettatore resta con il fiato sospeso nel seguire il dramma umano di due giudici che si sentono fuori dalle consuete regole quotidiane e mettono a nudo la loro anima riuscendo l'uno a compenetrarsi nell'altro, in qualche modo migliorandosi. La regia rispetta fedelmente l'intento dell'autore che fa vedere allo spettatore in un crescendo pirandelliano tutto il dramma psicologico di due persone che si sentono esclusi da una logica "umana" e approfittano del loro colloquio per denunciare il sistema giustizia. Ma sono veramente in due o non è solo un giudice? LEZIONE D'INGLESE Gennaro Francione, magistrato scrittore drammaturgo, ha nella sua carriera artistica scritto numerose opere, molte rappresentate, affondando ia "lama d'inchiostro" nel turbinio psicologico di ogni essere umano. In Lezione d'inglese, scritto "a quattro mani" con la moglie Astrid Agius, emerge fortissimo il dramma psicologico di due donne apparentemente lontane l'una dall'altra ma poi estremamente vicine. Una esprime tutta la sua frustrazione, l'altra lo mostra senza dichiarano. A volte si capiscono a volte prendono le distanze l'una dall'altra. Anche qui l'autore esprime tutto quello che passa nell'uomo e attraverso la lente d'ingrandimento del palcoscenico lo rappresenta allo spettatore. Chi guarda si chiede: chi sono queste due donne e che rapporto c'e' fra loro? La risposta non è netta e va trovata attraverso la visione dello spettacolo. Ma ci chiediamo: sono veramente due? |
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