La preghiera diventa video-sorvegliata
Troppi furti, telecamere in chiesa
La decisione di Don Mario Pasqua, parroco della chiesa di Santa Maria del Carmine di Torre del Greco
NAPOLI - Grande fratello in chiesa, a Torre del Greco la preghiera diventa videosorvegliata.
Prima il furto della statua di Gesù bambino risalente al ’700, portata via a fine luglio. Poi lo scippo della borsa di una fedele che raccoglieva le offerte per il Natale.
La misura era colma. I due episodi accaduti nell’arco di pochi mesi che hanno convinto il parroco della chiesa Santa Maria del Carmine di Torre del Greco, don Mario Pasqua, a prendere la decisione di installare un sistema di videosorveglianza di controllo della parrocchia.
SETTE OCCHI SUI FEDELI - Quattro telecamere, una all’ingresso e altre tre all’interno della chiesa per tenere sotto controllo eventuali malintenzionati. «Una decisione presa per scongiurare nuovi raid e nuovi dispiacere per i fedeli» spiega don Mario parroco della chiesta che si affaccia su piazza Luigi Palomba, considerata tra le zone a più alta densità criminale della città vesuviana.