ID: 1474 Discussione: Globalizzazione a Torre
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Scritto o aggiornato:
mercoledì 23 marzo 2005 Ore: 15:23
TRASMISSIONE PER RUSSE, UCRAINE, POLACCHE
A TELETORRE
L'oramai fenoneno della globalizzazione si avverte irreversibile pure a Torre del Greco. Una nuova trasmissione televisiva a Teletorre, per gli immigrati dell'est si propone di aiutare ed integrare nel migliore dei modi (specie le numerose ragazze) dei paesi dell'est Europa. La cosa è quanto meno sorprendente se si tiene conto dei vecchi canoni socio-ambientali dell'area vesuviana, da maso chiuso. Sembra che, almeno in parte, si prospettino nuovi orizzonti di apertura mentale a discapito di provincialismi e pregiudizi.
La trasmissione va in onda il mercoledi alle ore 15 e replicata lungo la settimana.
La globalizzazione si intesse nelle cellule della società, e Torre del Greco se ne vede invasa come un maremoto preannunciato, e si tratta soprattutto "dell'evidente perdita di confini", dell'agire quotidiano nelle diverse dimensioni dell'economia, dell'informazione, dell'ecologia, della tecnica, dei conflitti transculturali e della società civile, cioè, in fondo qualcosa di familiare e nello stesso tempo inconcepibile, difficile da afferrare, ma che trasforma radicalmente la vita quotidiana anche dei vesuviani, con una forza ben percepibile, costringendo tutti ad adeguarsi, a trovare risposte.
Un fenomeno, dunque, che coinvolge la vita umana anche sotto il Vesuvio (ma non solo) nel suo complesso, per la cui comprensione non è sufficiente un'analisi di tipo solo economicistico. La globalizzazione è anzitutto un fenomeno culturale. Il che non implica necessariamente una omologazione, una "macdonaldizzazione" del mondo, quale denunciata con preoccupazione dai cultural studies. Si tratta di qualcosa di molto più complesso, contraddittorio, sfumato. Ci si trova dentro senza poter minimamente reagire.
A nulla valgono radici e tradizioni millennarie.
Nel dopoguerra ci sono stati a Torre fenomeni di "profugato", di nomadismo, non escluso quello relativo alla Libia di Gheddafi. Ma si è trattato di fenomeni isolati.
L'europa non si è solo unita politicamente, ma etnicamente. Il mondo avrà una sola etnia.
Avera ragione Ghandi quando diceva: "Non esistono le razze, ma la razza, quella umana".
Luigi Mari