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Argomento presente: « DEIULEMAR, DIO PERDONACI I PECCATI »
ID: 14774  Discussione: DEIULEMAR, DIO PERDONACI I PECCATI

Autore: Salvatore De luca  - Email: info@tipografiamari.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 20 novembre 2014 Ore: 02:09



Una vecchietta stamane è entrata in bottega e sulla crisi torrese ha detto:"Troppi peccati, troppi vizi, chiste so' castighe ru Pateterno". Retorica e qualunquista la nonnina?

Torre del Greco, è stata una delle città più ricche del meridione con un numero elevato di laureati, con un reddito pro capite (sperequato) superiore alla media nazionale, grazie a cinque forze: il boom economico anni 70-80, la centenaria lavorazione del corallo, il lavoro dei marittimi; un ospedale garante della sanità in quasi tutti i casi e gli investimenti Deiulemar aderiti da ogni fascia sociale, nessuna esclusa. 
Il boom economico si è oramai estinto da tempo, oggi scomparso con la recessione; 
la lavorazione del corallo si incrinava fino a traballare definitivamente; 
il lavoro marittimo si assottigliava col traffico aereo fino all'indispensabile; 
l'ospedale viene chiuso; 
il colpo di grazia per l'impoverimento tangibile corallino è stato il presunto
crack Deiulemar che coinvolgerà trasversalmente pure i torresi che non hanno investito che vivono con l'economia intro-moenia. 

Un solo vantaggio si evince da questo disastro e può consolarci un pochino: la solidarietà e il campanilismo, ma siamo sempre lontani dalle utopiche "libertè legalitè, fraternitè".

E la vecchina rincalza: "Appena roppe 'a uerra scippavo l'evere 'a fianco 'i bbinari ru Cavaliere e u ccucinavo cu ll'acqua, pecche l'uoglio se venneva a once dinte 'a tazzulella".

Luigi Mari

 
 

ID: 16671  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 20 novembre 2014 Ore: 02:09

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ID: 14777  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 11 marzo 2012 Ore: 15:56




ID: 14775  Intervento da: Salvatore De luca  - Email: info@tipografiamari.it  - Data: sabato 10 marzo 2012 Ore: 15:14

Deiulemar, la promessa degli armatori: «Manterremo gli impegni»
Lo spiraglio di speranza per le 13.000 famiglie che, insieme alla Deiulemar, rischiano il crac finanziario è arrivato al termine di una giornata di tensione e proteste. Una giornata che gli armatori hanno vissuto in trincea, all’interno del «fortino» di via Marconi dove c’è la sede della Deiulemar Shipping. è lì che Angelo e Pasquale Della Gatta - eredi di Giovanni Della Gatta, fondatore insieme a Michele Iuliano e Giuseppe Lembo - hanno ricevuto, al termine di una febbrile serie di contatti telefonici con il vice-questore di polizia e l’amministratore unico Roberto Maviglia, una delegazione di risparmiatori e rappresentanti legali degli obbligazionisti. Il faccia a faccia è durato circa due ore e si è chiuso con un’importante promessa: «Tutti i risparmiatori saranno trattati allo stesso modo, senza distinzioni tra titolari di certificati regolarmente iscritti in bilancio e i cosiddetti certificati paralleli», il primo risultato strappato dall’avvocato Antonio Cardella e dall’avvocato Pino Colapietro, rispettivamente portavoce dell’Unione Nazionale Consumatori e del comitato degli obbligazionisti della Deiulemar. Un punto che aveva scatenato, in diverse occasioni, polemiche e proteste tra gli investitori. Preoccupati dal «buco nero» rappresentato proprio dalle cedole-fantasma sottoscritte al di fuori delle regolari procedure: un buco nero recentemente quantificato - in attesa della conclusione del censimento in corso all’hotel Poseidon di piazzale Ferrovia - in 550 milioni di euro, ma che potrebbe arrivare fino a 800 milioni di euro. «I vertici della Deiulemar - racconta l’avvocato Pino Colapietro - si sono impegnati a presentare entro quindici giorni un piano di rientro unico da sottoporre all’attenzione di tutti gli obbligazionisti. è chiaro che il progetto dovrà essere valutato sotto tutti i suoi aspetti, ma ritengo siano stati compiuti importanti passi in avanti: abbiamo, in primis, ottenuto la conferma che sia la Deiulemar Shipping sia la Ledi Shipping rientreranno tra i beni a disposizione dei creditori». Ma durante l’acceso dibattito tra le parti non sono mancati momenti di scontro: «Gli armatori hanno ammesso di avere commesso degli errori in passato - conclude Pino Colapietro - ma hanno, al tempo stesso, ribadito la volontà di proseguire la propria attività a Torre del Greco. Non vogliono lasciare la città, mi sembra una premessa incoraggiante». Più che una premessa, una promessa. Che la seconda generazione della Deiulemar deve adesso mantenere per non scatenare un vero e proprio terremoto economico all’ombra del Vesuvio.ALBERTO DORTUCCI

Torre del Greco. Deiulemar, la protesta dei risparmiatori
Venerdi 9 Marzo 2012 ore 14:47

Tensione a Torre del Greco per la protesta dei risparmiatori che hanno investito i loro soldi nella Deiulemar. Da questa mattina, è in corso una manifestazione a cui hanno partecipato centinaia di persone, che chiedono chierezza sul futuro della società e, soprattutto, dei loro investimenti. Attimi concitati quando un gruppo di manifestanti ha cercato di forzare l´ingresso dell´abitazione del capitano Giuseppe Lembo in via Marconi. Il corteo raggiungerà la sede della Diulemar in via Tironi, per chiedere un incontro con i rappresentanti della società di navigazione. http://www.torresette.it/legginews.asp?Idnotizia=15629


Deiulemar manifestazione 9 marzo 2012 Torre del Greco
Deiulemar, manifestazione e proteste in piazza a Torre del Greco
Partiti dall'esterno della Villa comunale, i manifestanti hanno percorso via Roma, via Vittorio Veneto, via Marconi e via De Nicola prima di giungere all'esterno della sede della Deiulemar in via Tironi Dalle parole ai fatti. Stanchi di attendere e d recepire promesse poco rassicuranti, gli obbligazionisti della Deiulemar sono scesi in piazza stamane in un corteo pacifico per le vie di Torre del Greco. Per loro, che la parola Deiulemar ha sempre significato solidità e futuro, oggi vuol dire l'opposto. Striscioni contro la società, e la richiesta di avere indietro i propri soldi.Anche i commercianti al passaggio del corteo hanno tenuto le serrande abbassate. La rabbia dei manifestanti è sfociata in azione per ben due volte. Prima in via Marconi, all'esterno della sede Deiulemar Shipping. Poi in via Tironi, all'arrivo del corteo ai cancelli della Deiulemar Compagnia di Navigazione e della residenza di Michele Iuliano, "'O Capitano" tanto amato ed ora rinnegato.Persone comuni, ed avvocati, hanno anche chiesto un incontro diretto con i vertici storici della società. Dopo circa quaranta minuti di attesa, la risposta è stata però negativa.di Salvatore Formisano http://www.napolitoday.it

Deiulemar: gli obbligazionisti marciano in piazza
La parola Deiulemar per tanti anni a Torre del Greco ha significato solidità e futuro. Oggi vuol dire l’opposto. Come cambia la storia di una città, e del suo popolo, è raffigurato in uno striscione. Il danaro preso e non restituito da chi è cresciuto ed ha fatto crescere la città corallina. E così cadono le economie dei commercianti, che al passaggio del corteo tengono le serrande abbassate. Ma soprattutto quelle dei cittadini, sull’orlo di una pericolosa crisi. E la rabbia sfocia in azione per ben due volte. Prima in via Marconi, all’esterno della sede Deiulemar Shipping. Poi in via Tironi, all’arrivo del corteo ai cancelli della Deiulemar Compagnia di Navigazione. Lì il passo si ferma, e si prova a chiedere un incontro diretto con i vertici storici della società. Dopo circa quaranta minuti di attesa, la risposta è però negativa. Il finale forse più scontato, e che certo non tranquillizza chi da ormai due mesi non riesce più a cullare sogni tranquilli per il futuro suo e dei suoi figli.di Salvatore Formisano http://www.julienews.it

Deiulemar, esplode la rabbia: incidenti sotto casa dei proprietari

L’aria era pesante sin dall’inizio della manifestazione. La rabbia è esplosa a via Marconi sotto casa del comandate Giuseppe Lembo, quando alcuni partecipanti al corteo hanno tentato di forzare il portone della sua abitazione. Successivamete altri incidenti si sono verificati in via Tironi, sotto casa dello storico capitano Michele Iuliano, attualmente trecento persone sono sotto la sede della Deiulemar dove si sono trincerati i proprietari che non vogliono ricevere i manifestanti. Attualmente sono in corso delle trattative per ottenere l’incontro con una delegazione e abbassare la tensione in piazza. È in corso la marcia di protesta dei risparmiatori della Deiulemar per fare luce e chiarezza sulla crisi della compagnia di navigazione di Torre del Greco. Una crisi da circa 600 milioni di euro che rischia di travolgere 13.000 famiglie che avevano investito sul «nome» del colosso economico che ha fatto la storia della città del corallo: una folla di obbligazionisti si è radunata davanti la villa comunale di corso Vittorio Emanuele, con striscioni e slogan all’indirizzo degli storici soci della Deiulemar e del nuovo amministratore unico Roberto Maviglia, subentrato lo scorso 3 febbraio allo storico «capitano» Michele Iuliano. «Vogliamo i nostri soldi», l’urlo di rabbia dei risparmiatori, preoccupati dalla perenne presa di tempo dei vertici della compagnia di navigazione. Il corteo è attualmente in marcia verso via Marconi, dove ci sono la sede della Deiulemar Shipping e la mega-villa di famiglia del comandante Giuseppe Lembo. Il corteo si dovrebbe poi dirigere in via Tironi, quartier generale della Deiulemar. ALBERTO DORTUCCI


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