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Argomento presente: « PROLOCO - LA TORRE CHE VORRO' »
ID: 15349  Discussione: PROLOCO - LA TORRE CHE VORRO'

Autore: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Scritto o aggiornato: domenica 23 dicembre 2012 Ore: 13:42


 
 

ID: 15351  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 23 dicembre 2012 Ore: 13:42

LA POMATA SULLA PIAGA

Dopo il secondo conflitto mondiale la Costituzione Italiana sorge dagli animi di politici prima maniera per il recupero morale ed economico di un popolo straziato dalla guerra. Ma col primo benessere si riconsolida la cromosomica rivendicazione delle dominazioni mai appagata. Rispetto alla sete di potere istituzionario-finanziario compulsiva crolla campanilismo e patriottismo.
Il regresso socio economico appare quando l'ipocrisia dei potenti si svela col malgoverno, e recede sempre di più col "sistema" tecnocratico e pragmatico contro equità e morale; non ci sarà mai ripresa se i popoli restano sbaragliati e impotenti contro una democrazia non già camuffata dietro il capitalismo con le sue ricchezze tremendamente sperequate, ma essenzialmente sotto la mannaia di pochi ipocriti e infermi detentori della finanza internazionale celati dittatori totalitari che pilotano e manovrano intere popolazioni tramite malsane politiche di inganno.
Ai conniventi locali di questa o quella città, di questo o quel colore europei o planetari bastano le briciole vassalliche delle grosse caste, tradotte ed estese gerarchicamente ora ad imbuto, ora ad estuario con privilegi ingiustificati e ruberie a danno della condizione di popolo diseredato e affamato.
Ogni progresso, rivalutazione, miglioramento che parte dal basso è mera utopia.
Digitare "Paolo Barnard" in google per conoscere la "terza guerra mondiale" (Il più grande crimine dell'umanità) in atto dalla metà del 900. Il grande flagello socio-morale dei banchieri boia contro il popolino planetario.
Una guerra non cruenta, ma ugualmente letale.
Una iniziativa onorevole come "LA TORRE CHE VORRO" è infatti utopistica in un contesto globale tale, perché le fondamenta del progresso attuale, del presunto benessere delle popolazioni sono minate fino all'implosione.
I sintomi a Torre sono il crollo della navigazione marittima, la caduta della lavorazione del corallo, il disastro economico Deiulemar, e Dio ci scampi l'eutanasia Vesuvio.
E così il mondo, passo dopo passo regredisce immediatamente dopo un progresso rivelatosi chimerico, a causa del malvagio impiego delle ricchezze, nella sperequazione più infame.
Sognare progressi e risanamenti di stampo campanilistico, nella macchinosa e pilotata globalizzazione è come voler mettere una pomata su di una piaga incancrenita, piuttosto che curare la malattia a monte.
Le belle idee partorite da un popolo penalizzato come quello torrese, grazie ad un risveglio campanilistico si sciolgono come schiuma al vento c ome chimerica palingenesi.
Tutto il benessere che si desidera per Torre e contestualmente per altre etnie regredite, (dilaniate dalla sopraffazione e dalla prevaricazine degli indissolubili potenti e delle loro mostruose, gigantesche caste), sarebbe possibile solo se i vertici politici planetari si scindessero dal potere infermo delle ricchezze sconfinate, con pseudo-ideologie celate dietro false democrazie, dove i ricchi sono più ricchi ed i poveri sempre più poveri come ai tempi delle monarchie totalitarie.

Luigi Mari


ID: 15350  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 23 dicembre 2012 Ore: 12:04



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