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Argomento presente: « FENOMENOLOGIA DI ABBAGNANO »
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ID: 1586  Discussione: FENOMENOLOGIA DI ABBAGNANO

Autore: Ciro Adrian Ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 23 ottobre 2009 Ore: 01:37

Per una sola volta, non sapendo dove inserirmi, ho aperto un "argomento di discussione" per ringraziare di alcuni auguri pasquali pervenutimi, ed inviarne a tutti, nell'occasione. E' passata qualche ora soltanto, Antonio Abbagnano "non si è firato di stare": ha aperto una stanza per auguri di Pasqua (raccogliendo sì e no qualche adesione) per la sua bramosia di apparire con nome e cognome.
Una quarantina di anni fa il giovane Umberto Eco pubblicò, su Epoca o Europeo, non ricordo bene, un saggio dal titolo "Fenomenologia di Mike Bongiorno", rimasto famoso nella storia delle scienze della comunicazione e della TV. Mi viene di pubblicare, con interventi periodici, una Fenomenologia di Antonio Abbagnano. Sono autorizzato dal soggetto. Si pregano i lettori del Forum di non interferire. L'amministratore è stato avvertito.
 
 
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ID: 1594  Intervento da: Ciro Adrian Ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: martedì 12 aprile 2005 Ore: 20:55

Corre voce che il Signor Antonio stia scrivendo un altro libro su Torre del Greco, di carattere storico.
Il Signor Antonio ormai è in pieno "delirium tremens".
Niente e nessuno lo fermerà.


ID: 1591  Intervento da: Ciro Adrian Ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: martedì 12 aprile 2005 Ore: 09:55

Per il gioco antico "Se tu fossi,,,,,,,,chi o cosa vorresti essere", il Signor Abbagnano potrebbe anche non rispondere: d'ufficio lo metteremmo, per la sezione 'animali', tra i cani. Egli infatti lascia segni della sua presenza ovunque può mettere piede. Come un cane, egli alza la zampetta ad ogni canto per segnalare la sua presenza.
Ogni tanto il Signor Abbagnano bussa al citofono del mio studio e mi porta al bar. Mi offre da bere. E' sempre un Crodino, lui ama il Crodino. Il crodino è di color giallo paglierino, come la pipì del cane.
Bah, sarà una combinazione.


ID: 1590  Intervento da: Ciro Adrian Ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: martedì 12 aprile 2005 Ore: 08:01

Pur avendo chiesto di non interrompere i miei capitoletti del saggio sul Signor Antonio Abbagnano, accetto di buon grado le considerazioni del Signor Mari. La poesia è intitolata Via Gradoni e Canali, fa parte di una silloge degli anni '80. Le poesie/cronaca sono un viaggio in strade e piazze della città, pubblicate, in quel tempo, sul periodico La Torre. Così come è riproposta la lirica è tronca: manca della parte iniziale; è stata così pubblicata nel libro di Abbagnano "Comete di carta colorata". Il Signor Antonio ha tratto da essa ispirazione per il suo componimento.
Seguiranno a breve altri letterarie elucubrazioni per il saggio "Fenomenologia di Antonio Abbagnano". Siate sereni.


ID: 1589  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: martedì 12 aprile 2005 Ore: 01:25

Mio caro amico Ciro Adrian,
Il Tuo intervento è di una dolcezza, di una ingenuità e di un candore senza fine.
Hai sguainato un fiore, e per scudo marzapane e pan di spagna, per corazza pruni e sterpi, per visiera corolle. Stai facendo la guerra del cuore. E' ammirevole. E' l'incommensurabile forza dell'umiltà.
Non c'è cosa al mondo più saggia di parlare con le parole stesse dell'interlocutore. Io adesso Ti parlo con la Tua voce, con i Tuoi pensieri, col Tuo sguardo. Forse hai dimenticato questa Tua poesia, io no. L'ho fatta mia per diversi anni, l'ho posseduta, lo confesso. Con lei ho consumato chiari di luna, mi sono sciolto in etiche meditazioni. Ti ho tradito con lei e per lei, ti ho tradito con l'etica, con la morale condivisa.
Due anime che spartiscono gli stessi versi, che se ne nutrono allo stesso modo costituiscono il triangolo sentimentale: autore, pagina, lettore, di pari forza quale un perduto amore, per gioco onirico, per evanescenza, per incertezza della materia nell'imponenza dello spirito, del diafano, della narcosi della cruda ragione.

VERSI DI CIRO ADRIAN CIAVOLINO
Si rincorrevano laggiù stagioni
quando l’inverno era l’inverno
e primavera primavera.
Quella gialla, quella rossa,
no, voglio quella azzurra:
una lira in più anche le frange,
una lira in più quattro colori,
oh, le belle comete
ai dolci venti di quelle primavere,
poche lire alle vecchiette magre,
eterne come fossero scolpite
di stessa pietra come quella lava
eppure fragili come il fragile mosaico
che pareva quella casa
piene di carta veline colorate,
di figure di santi, di cose marinare.
rotolavano su quelle scale
i nostri mesi
lungo l’estate quando quasi ignudi
correvamo al mare,
sotto i nostri piedi sole e luna
e argento di maestrale e rosa di conchiglie.
Fino in fondo al tempo del presepe
quando incantati alla bottega del pastoraio
tintinnava la piccola moneta
per San Giuseppe e il cacciatore
e un altro giorno l’angelo,
mercanti, benino, l’asinello, suonatori.
Finì laggiù la mia innocenza,
su quelle scale frantumate d’azzurro
e d’amore di mia madre-paese
ora distrutte
dalle belle idee-danaro
delle teste lucide di smalto
piene di cervella a sei cilindri.
muore così la mia città.

Ciro Adrian Ciavolino


ID: 1588  Intervento da: Ciro Adrian Ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: lunedì 11 aprile 2005 Ore: 22:17

Antonio Abbagnano è presente in tutti i rami delle attività torresi di interesse collettivo. Antonio abbagnano lo trovi nello sport, nel giornalismo, nella televisione, nella politica, nel teatro e poi nel forum. Egli praticamente è dappertutto, ma non dura da nessuna parte.
Non si è mai chiesto il perchè. Probabilmente non ha il tempo di chiederselo, perchè intento a pensare dove andare a sbattere.


ID: 1587  Intervento da: Ciro Adrian Ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: lunedì 11 aprile 2005 Ore: 20:44

Antonio Abbagnano è essenzialmente esibizionista. Idealmente, virtualmente, egli è la rappresentazione letteraria di quelli che, indossato un impermeabile, decisamente di colore chiaro, vanno ad aprirlo a giovani astanti nei giardini pubblici per mostrare le loro flaccide nudità. E' una iperbole, s'intende, ma è la figurazione visiva del genere esibizionistico attraverso tutti i canali che il soggetto percorre per essere presente, sbracciandosi per essere qualcuno, rimanendo nessuno.
Continua però ad essere costante in tutte le forme di presenzialismo.
Antonio Abbagnano è stato uno dei primi a mostrare le proprie sembianze nella bacheca del Forum.
antonio Abbagnano non perde occasioni.


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