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Argomento presente: « NON FATE BENE O RICEVERETE MALE »
ID: 15875  Discussione: NON FATE BENE O RICEVERETE MALE

Autore: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Scritto o aggiornato: domenica 25 agosto 2013 Ore: 20:32

PREGHIERA ALLA MERKEL


Non fate del bene, se non volete ricevere del male!
Nelle giornate estive, vuote di Napoli deserta, ricordo alcuni episodi, che mi colpirono nella mia infanzia. E scesero dall’altare molti sacerdoti che io stimavo e ammiravo e si coprirono di polvere. Don Raffaele, rettore del cimitero, ottimo fotografo, ebbe una donna more uxorio per trent’anni. Al trentesimo anno s’innamorò di una ragazzina, lui maturo e stagionato. La siringaia lo denunciò come datore di lavoro inadempiente e lo mandò sul lastrico.
Un cardinale redarguì un prete che aveva tredici figli. Il prelato invitato su una spiaggia si convinse che davanti a quel ben di dio non si poteva evitare il peccato.
Don Raimondo amava i bambini sino a violentarli e finì per elemosinare per vivere.
La bigotta novizia non ricordo di quale convento fu al servizio totale di un frate.
Oggi la pedofilia ha distrutto i papisti e occorrerebbe dare il matrimonio ai preti. Che senso hanno i cosiddetti preti sposati? E noi sempre a bocca aperta a sentire la loro buona-cattiva parola.
Ieri il politico si batteva per il popolo. Oggi si batte solo per se stesso e sta avviando la nazione a un assurdo colonialismo.
Una preghiera alla Merkel. Perché non nomini per l’Italia un commissario, anziché burattini italiani? La ringrazierei di cuore. Se lo proponesse, le darei mille baci. Prima che la barca affonda.
In una landa abbandonata del napoletano, dove i rifiuti tossici sono seppelliti da per tutto, danneggiando l’uomo, una donna venne offerta in sacrificio a un selvaggio contadino, senza merito, senza cultura, senza soldi, sdentato e maleodorante. Un fratello della vittima aiutò per anni. La stupidaggine fu il credere che la famiglia soffrisse, invece stava bene. L’elenco delle malefatte è lungo, ma scrivo l’ultima soltanto. Il fratello si è gravemente ammalato, ma essi non hanno capito il danno provocato, ritirando il regalo dell’onomastico diviso tra moglie e marito castrato, portando melanzane e pomodori fradici per ringraziamento.
Non telefonate più e lasciate tranquillo l’ammalato, che pensando e ripensando, ci ha rimesso denaro e dignità, imparentandosi con gli energumeni per una debolezza congenita di amor di popolo. Una pugnalata alla schiena. Anche Pasquale il ladro usò altro metodo, cercando di annullare un assegno con geroglifici inventati. Anche Luisa la pazza chiese ed ottenne soldi per le sue stramberie. Ed ebbe anche una sepoltura immeritata. Ma i politici meritano l’estremo oltraggio per essere cattivi stupidi e colonialisti.
Franco Penza

 
 

ID: 15877  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 25 agosto 2013 Ore: 20:32


A Massa Carrara infermiere paga il ticket a una signora povera, la ASL lo punisce


lenzoni-marco




C’è un detto siciliano che recita così:

“Faciti beni, ca malu vi veni”,

ovvero “fate bene e in cambio riceverete il male”. E’ proprio quello che è successo a Marco Lenzoni (nella foto),
infermiere, ma prima ancora filantropo. La sua colpa? Essere troppo generoso coi più poveri.


Una donna non ha i soldi per pagare le analisi del sangue della figlia: arriva un
infermiere
, Marco Lenzoni, e senza pensarci due lte, paga per lei il ticket. Accade lo scorso mercoledì al centro prelievi della Asl 1 di Massa. Con la figlia gravemente malata e le analisi prescritte dal medico curante, la signora si era recata al centro di prenotazione Cup senza soldi. Non trattandosi di un nucleo familiare soggetto ad esenzione, però, l’operatore dell’Asl ha comunicato alla madre che le analisi non potevano essere effettuate senza il pagamento immediato del ticket.
Ad assistere alla scena un infermiere del centro prelievi. È proprio lui a pagare i 40 euro per le analisi al posto della donna. La storia, una storia bella e brutta allo stesso tempo, potrebbe finire qui.

Invece i dirigenti dell’Asl di Massa Carrara intervengono. Vogliono vederci chiaro: forse per capire come aiutare le famiglie in difficoltà? No.L’Asl ha appena deciso di sanzionare l’infermiere. E in una nota
spiega perché: “La posizione assunta dall’infermiere nei giorni scorsi discredita in modo subdolo e strumentale l’immagine dell’Azienda, già fortemente lesa dai gravi fatti degli scorsi anni. Per l’uso strumentale dell’accaduto e la grave lesione che ne è conseguita all’immagine dell’Azienda e del Servizio sanitario pubblico, oltre che per le offese personali al Direttore Generale, questa Direzione avvierà i procedimenti disciplinari necessari nei confronti dell’infermiere“.

L’infermiere buono ora rischia una multa o una sospensione temporanea. E allora hanno proprio ragione i vecchi siciliani: “Faciti beni, ca malu vi veni”.


Chissà perché ci viene in mente il vecchio proverbio di Torre del Greco che dice:
"A fa bene nun sta bene, a fa male nun c'è male".

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