Puoi anche Tu inserire qui
un nuovo
argomento

  Torna all'indice
Comunità

Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

Argomento presente: « PAPA BENEDETTO XVI »
ID: 1674  Discussione: PAPA BENEDETTO XVI

Autore: Francesco Penza  - Email: fratellino.50@email.it  - Scritto o aggiornato: domenica 24 aprile 2005 Ore: 16:19

Joseph Ratzinger
di Franco Penza

La folla, che applaude il nuovo Papa, chiede aiuto per la vita!
Oggi si spettacolarizza la morte per festeggiare in televisione giorno e notte l’evento, annullandoci, completamente, togliendoci il pensiero, obbligando a sentire nichilisticamente l’umanità. Siamo all’antica formula apoteosica del politeismo: dei e mortali.
Nel VI secolo a.C. Platone ci parla già di sicure dittature dopo i tentativi di democrazie. Oggi i proprietari dei mezzi d’informazione ci hanno imbavagliato e vendono il nulla. Ci insegnano (e sono prezzolati per questo) ad accettare il sub- normale, che sarebbe poi il niente. Se gli attori non hanno scuola, significa sub-normalità, cioè appiattimento. Dunque, gli attori con l’a maiuscola del passato, i poeti con la p maiuscola, i campioni con la c maiuscola sono nel dimenticatoio. Oggi corriamo per il soldo. Tutto falso, spettacolo finto, trucco, tarocco. Visto che il nostro linguaggio è televisivo, cioè il nulla, noi recitiamo il niente nella vita.
Sarei d’accordo ad accettare il nulla, ma se accettassi il nulla, i potenti non si accontenterebbero, perchè ammazzerebbero la mia idea: mi ubriacherebbero e mi affiderebbero ad impresari, che hanno venduto le anime a Dio mammona.
Da quando ho cominciato a camminare da solo, ho scoperto il gioco terrificante delle parti. Pochi gatti e miliardi di topi. E mi spiego le guerre nel mondo, gli extracomunitari che dormono sulle nude strade e i paesi poveri. Abbattere i poveri per essere sempre più ricchi, lotta impari per classi inermi.
Per me la globalizzazione è un’attività di commercializzazione dei “prodotti” in tutto il mondo. Ma la miseria dei paesi poveri, la fame, le malattie imperano sul pianeta. E gli arbitri sono i quattro megalomani che ingiustamente dominano nelle città, nei borghi, negli appartamenti.
Altro che democrazia! E’ tribalismo! Cannibalismo. Sotto le scarpe lordate di mota sono finite la Rivoluzione francese, il Risorgimento italiano e tutto il racconto presentatomi alle scuole elementari. Anche qui è in atto un revisionismo di fondo, perché forse hanno scritto una favola.
Il ritorno alla semplicità delle origini è impossibile. Il potere dei piccoli e dei grandi non è possibile limitare. Le famiglie e il rapporto umano e sociale sono saltati. Abbiamo il coraggio, ovvero l’incoscienza di una rivoluzione culturale per non dire armata? E avuto il coraggio che direbbe il poliziotto del mondo, l’America, che si è preso autoelettivamente il mandato di tenere la pace a colpi di bomba? Tutti sono contro il ventennio fascista. Ma del ventennio dei nostri presidenti delle regioni nessuno parla.
Può sembrare un discorso qualunquista e di rassegnazione, ma è il riporto di una discussione tra un ex amministratore di una cittadina casertana (Gigi), un funzionario, che rifiuta la realtà burocratica (Luciano) e il sottoscritto.
La distanza da Roma, dunque, per rientrare in argomento, è di 2000 anni. Ma io mi dico:” A parte il messaggio di spiritualità, il coinvolgimento emotivo e l’esorcizzazione delle nostre paure esistenziali, che posso chiedere al Papa Benedetto XVI?”

Dott. Franco Penza
direttore del giornale "L'Infinito"
 
 

ID: 1676  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: domenica 24 aprile 2005 Ore: 16:19

Caro Franco
noi possiamo cambiare rispetto al mondo, ma il mondo non può cambiare rispetto a noi.
Sembra che la colpa del malessere planetario stia nel "comando" in quelli che manovrano i fili del nostro destino sociale. La colpa, se di colpa si tratta, stà in noi, nel singolo individuo che varia umore e atteggiamento a seconda del ruolo che investiva, che investe, che investirà.

Il malessere individuale viene proiettato sugli altri. Ad esempio in un forum come questo dove davvero il fine giustifica tutti i mezzi, quando il fine è palesemente improntato sulla libertà e sull'amore, c'è qualcuno, generalmente puro, che se ne esce con le battute gratuite e qualunquiste come:

Acquaiuò, l'acqua è fresca...

volendo accennare a qualche sospettata, ma non reale, trovata imbonitrice dell'ammimistrazione comunque pro forum.

Il Papa Bonifacio XVI è una tessera determinante ed altamente simbolica incastonata nel mosaico del disegno sistema, con tutto il rispetto per la cristianità e per le confessioni in genere e per Joseph Ratzinger, a cui non possiamo negare la grande preparazione culturale e comunque la indubbia propensione al bene.
Se si parte dal presupposto: "Dio innanzitutto" allora arriveremo a giustificare persino la commercializzazione della divinità, proprio per la nostra cotrapposizione ad Essa in fatto di imperfezione.

A volte mi chiedo, ma se io, per assurdo, divenissi Capo di stato o Papa, cosa farei? Una sola risposta mi viene spontanea: in quel frangente: potrebbe salvarmi la famosa locuzione di Rasputin "Meno male che la coscienza non si vede".
Luigi Mari


Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

 Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.

T O R R E S I T A'

Autore unico e web-master Luigi Mari

TORRESAGGINE