ID: 1696  Discussione: Mobbing. Conferenza CIBA.

Autore: Luciano Valera  - Email: fratellino.50@email.it  - Scritto o aggiornato: martedì 26 aprile 2005 Ore: 19:59


La mia esperienza,. mi ha portato a partecipare, per esprimere il mio pensiero ma sopratutto porre agli esperti delle varie branche della giurisprudenza presenti, una domanda. Nel lavoro, vengono ben definiti ruoli, mansioni, livelli. Abbiamo quel che, ufficialmente non dovrebbe esistere più, ma ha piena attuazione nell’Ente a cui appartengo, comunemente viene chiamata una piramide operativa, una gerarchia. Il grado inferiore non può e non deve assolutamente scavalcare, nell’esercizio delle funzioni, i1 suo superiore. Non importa se il dipendente ha conoscenze e competenze che gli consentono di poter operare autonomamente per una migliore organizzazione del lavoro.
Il mio quesito. Che cosa significa valorizzazione delle risorse umane? Immaginate che per una ragione qualsiasi, può, e spesso si verifica, chi dirige una certa unità operativa abbia una fondamentale incapacità alla gestione del gruppo che gli viene affidato, non entro nel merito delle capacità intellettive, e per gestione intendo capacità di coinvolgimento di tutti in tutte le attività dell’ufficio. Immaginate che il su citato ”capo” si senta in diritto di essere l’unica ”espressione” esteriore delle attività lavorative di tutto il gruppo, utilizzando del gruppo solo ciò che egli valuta, per le proprie conoscenze, insindacabilmente necessario.
Adesso io dico questo ”capo” non soffre di mobbing ma esclusivamente di desiderio di protagonismo, quando non e altro che squallido bigottismo. La sua incapacità a gestire il gruppo finisce per ricadere su ”se stesso ma e solo incapacità. La forza del ”Capo” e il gruppo motivato sa tutte 1e sue funzioni collaborative, ma comprendere questo e per pochi. Ho avuto la fortuna di dover imparare presto cosa significa gestire un gruppo coinvolgendo e motivando le persone che mi aiutavano. Adesso posso tranquillamente dire che, per le esperienze vissute, e proprio quello che manca a gran parte della nostra classe dirigente.
Atto di accusa, nossignori, pensateci e solo un buon consiglio.

Luciano Valera
del giornale L’Infinito