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Argomento presente: « BINGO!!! » | |||||
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ID: 1792 Intervento
da:
ciccio raimondo
- Email:
ciccioraimondo@libero.it
- Data:
sabato 7 maggio 2005 Ore: 07:54
Caro sig. Giacomo, alla sua tempestiva immediata risposta a questa mia storiella, tanto che mi viene in mente:‘u muschillo ncopp’a chiochiera, rispondo con un poco di ritardo perché distratto da altre missive.La ringrazio: Tra i tanti lettori del Forum a cui avevo dedicato lo scritto lei è stato l’unico che sembra aver gradito lo scritto. Credo, forse, perché interessato all’argomento in quanto il suo lavoro era quello di “postiere”. A me è piaciuto, mi sono divertito a scriverlo e mi compiaccio con me stesso. Le volevo dire che il suo intervento è stato interessantissimo e le notizie che ci ha fornito senza alcun dubbio avranno illuminato tanti aspetti del gioco più famoso in Italia e nel resto del Mondo. Ricordo di aver studiato per gli esami di Storia del Risorgimento come il Ministro Borbonico, Luigi Medici, avesse incrementato il gioco e con questo cercava di sanare qualche finanziaria. Sul finire del suo intervento lei pone in evidenza i guasti che una vincita può arrecare.E’ chiaro che non tutte le vincite sortiscono esiti disastrosi. Anzi queste sono delle eccezioni e fanno scalpore e si pongono in evidenza su una massa normale, innumerevole di vincite che se non altro danno “ossigeno”, e sono positive anche dal punto di vista psicologico e “su questo aspetto possono parlarne le psicologhe ed educatrici che pure vedo sedute in cerchio accanto a me stasera”: Scherzo. Provoco. Per finire, e questa è la nota che più mi ha gratificato, è stato il fatto che lei dice di aver avuto in “eredità” tra le cose care di suo fratello Arturo anche gli Itinerari Torresi di Raf. Rai. Mi fa sempre piacere e mi emoziona sentire che questo libro come l’altro postumo sia tenuto in affettuosa ed anche robusta considerazione soprattutto dalle persone normali non dagli scrittori superlaureati, scienziati, letterati. I due libri sono serviti ed ancora servono e serviranno per un’autentica cultura di questa nostra landa. Innumerevoli tesi di laurea si sono state ispirate e tratto argomenti da essi. E questo mi fa molto ma molto piacere. Raffaele Raimondo è stato un grande torrese e meriterebbe un opportuno, doveroso riconoscimento da questa comunità. Di nuovo la saluto, sig. Giacomo e, non abbia paura, non tema, partecipi anche lei al Forum, vedrà che con una buona analisi psicologica lei ne uscirà come nuovo! Francesco Raimondo |
ID: 1777 Intervento
da:
Giacomo Esposito
- Email:
giacomix5@libero.it
- Data:
giovedì 5 maggio 2005 Ore: 22:46
Buona sera, molto significativo il racconto del Dott. Raimondo. Io sono napoletano, anni fa venivo a Torre del Greco alla Litoranea, a villeggiare con la mia famiglia. Ho fatto il postiere di bancolotto per una vita, adesso sono quasi settantenne. Carlo, il figlio di mio fratello Arturo di Torre del Greco mi ha telefonato e mi ha invitato ad usare il computer di mio figlio per leggere il forum col racconto del Dott. Francesco sul lotto. Ho una copia di "Itinerari torresi" che mi ha lasciato mio fratello, il padre di Carlo, prima di morire, insieme a tante altre sue cose care. Ora se permette Dott. Raiomodo voglio parlare un momento del mio lavoro e della sua storia. Dovete sapere che il gioco del lotto, da cui deriva il gioco della tombola, nacque nel 1576 l’ammiraglio Andrea Doria convinse il governo Genovese ad approvare una legge per rinnovare ogni semestre 5 membri dei serenissimi collegi. Essi venivano scelti tra 120 nobili genovesi. Il sorteggio semestrale suscitò ben presto l’interesse del pubblico, che cominciò a scommettere quali 5 nomi sarebbero stati scelti tra i 120. Qualche anno dopo il numero dei nomi fu ridotto a 90 e, infine i nomi furono sostituiti da numeri. L'estrazione divenne prima mensile poi settimanale a furor di popolo. Nel 1700 il gioco si estese ad altre città italiane. Nel 1863, quando ormai l’Italia era un regno unito, il lotto entrò a far parte delle entrate previste nel bilancio statale. La regione in cui si gioca di più è la Campania, e a Napoli come sappiamo il lotto è quasi una istituzione. Potrei scrivere un libro tanti sono gli aneddoti che ricordo, tutti pieni di umanità e di folklore. Dovete sapere che con 90 numeri si formano 4005 ambi, quindi un ambo ha la probabilità di 1 su 4005 di essere sortito. Siccome vengono estratti 5 numeri e con questi si formano 10 ambi, scartando tutti gli ambi sortiti nelle precedenti estrazioni (si possono prendere ad esempio gli ultimi 50, oppure 100, o quanti se ne vuole, e giocarli. Ma, come si è detto, senza nessuna certezza; ci si affida solo alla probabilità. Le variazioni sul tema: figure, cadenze, radicali, gemelli, vertibili, ecc. seguono tutte la stessa logica. Ad esempio l'ambo vertibile 28 - 82 sulla ruota di Roma non "esce" da 2583 estrazioni, l'ambo gemelli, 11 - 33 non esce sulla ruota di Firenze da 1851 estrazioni. naturalmente più s'avvicina a 4005 e più vi e' la probabilità che possano sortire. Caglicagli era un singolare personaggio napoletano vissuto agli inizi del 900, soprannominato caglicagli (il suo vero nome non non si e' mai saputo) escogitò un "sistema" al lotto per guadagnare qualche soldo. Egli, con i 90/numeri formò tutti i 4005/ambi sulla ruota di Napoli, poi segnò su bigliettini 10 / 15 ambi per volta e li vendeva per pochi centesimi in tutti i quartieri della città. Girava per tutte le strade e i vicoli sino a quando non esauriva tutti i biglietti. poichè come abbiamo visto, con 5 / numeri estratti si formano 10/ambi era palese che nella distribuzione almeno 10 persone vincessero un ambo. i vincitori contenti, facevano girare la notizia, ed il ns. Caglicagli amplificava e rafforzava la sua fama (ancor oggi presente) di giorno in giorno. agli ambi spesso ripetuti dai giocatori ( e quindi altri vincitori), molte volte abbinava il terzo numero (prevalentemente un ritardatario) e qualcuno azzeccava anche il terno. questo "sistema" e' oggi manovrato opportunamente dai computers; ed anche da qualche "mago", "santone" o "veggente" che spesso appare su televisioni private e piazza al modico prezzo di Euro 3 al minuto di telefonate i suoi Caglicagli. Ve ne potrei raccontare di cose, ma un po' alla volta. Famiglie che si sono unite, altre che si sono separate. Gente che si è montata la testa e si è fatta tre, quattro "cummare" insomma un odissea. Ci fu uno che per la gioia divenne omosessuale. Quando la testa si scombina. Vi ringrazio per l'ospitalità, penso abbia contribuito anche se minimamente ad arricchire il forum. Giacomo |
ID: 1772 Intervento
da:
ciccio raimondo
- Email:
ciccioraimondo@libero.it
- Data:
giovedì 5 maggio 2005 Ore: 19:38
rispondo a me stesso correggendo quel settantotto con settantadue milioni . Un Lapsus Calami, un errore di scrittura.Ciao ciccio |
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