La Lecciso in bacheca

ID: 2014 Discussione: La Lecciso in bacheca

Autore: Lunella Michele - Email: managment23@tin.it - Scritto o aggiornato: lunedì 19 giugno 2006 Ore: 20:34

Sono il direttore della
Management: Lunella Production s.r.l.
che a suo tempo ho concesso A Luigi l'introduzione in Torreomnia dell'intero "dossier" di Barbara Chiappini

http://www.torreomnia.com/Attori/chiappini/default.htm

Ho riservato un'altra chicca all'amico Luigi. Il reportage fotografico della LECCISO a Torre del Greco nel prestigioso locale "Torre di Basssano".
Buon divertimento.

Ho inviato le foto all'amministratore emtro stasera staranno in bacheca.

Michele Lunella

ID: 3496 Intervento da: Veronica Mari - Email: veronicamari@libero.it - Data: lunedì 19 giugno 2006 Ore: 20:34

Amici del forum,
in questa proposta di discussione di qualche mese fa devo introdurre questo post.
Stamane, recandomi all'università, nel fare un giro più largo ho incontrato a Piazza di Spagna Loredana Lecciso.
Le ho detto che c'è una sezione in Torreomnia interamente dedicata a lei.
Mi ha promesso che manderà un post su questo forum

Veronica Mari

ID: 2468 Intervento da: Massimo Di Costanzo - Email: dicosta9@hotmail.it - Data: venerdì 9 settembre 2005 Ore: 10:23

Amici del forum,
sono Massimo, il web-master napoletano che segue Torreomnia.
Sapevate che Barbara Chiappini è fidanzata con un torrese. Guardate cosa le è capitato.
A Napoli scoppia il finimondo per Karim e Barbara Chiappini. Sembrava una vera e propria sparatoria quella che si è tenuta pochi giorni fa, in uno dei quartieri più 'in' di Napoli, ovvero via Petrarca.
Colpi di pistola e gente che fuggiva da tutte le parti hanno fatto si che Nini Grassia, il regista del primo film del bel tenebroso Karim, sospendesse per pochi minuti le riprese del lungometraggio, a causa dell’intervento delle forze dell’ordine intervenute perché chiamate dagli abitanti del posto allarmati dalle scene assistite.
Non avevano affatto riconosciuto il modello Karim che nelle vesti di protagonista insieme alla bella (fidanzata in gran segreto con un ragazzo di Torre Del Greco, stava girando una scena violenta, di inseguimenti e complotti a suon di pugni e pistolettate.
Dopo un oretta però, tutto si è risolto e chiarito il malinteso, il neo attore si è subito dedicato alle fans, nel frattempo accorse sul posto per poterlo vedere da vicino e magari rubargli qualche bacio. ''In tv sembra antipatico e aggressivo'', dice Chiara, una delle ragazze fortunate che ha potuto avvicinare Karim;
''Avevo addirittura timore nel chiedergli un autografo, invece si è dimostrato una persona dolcissima e caldissima, ho capito che la sua è solamente una maschera per difendere la sua timidezza''.

http://www.torreomnia.it/attori/chiappini/default.htm

ID: 2036 Intervento da: ciccio raimondo - Email: ciccioraimondo@libero.it - Data: domenica 22 maggio 2005 Ore: 16:44

Non so perchè ma visto che la discussione tra Costanzo e Giggino si è trasferita in bacheca e con la Lecciso chiedendo scusa aquest'ultima inserisco il mio intervento qui.

Giggino Mari, è l’unico che dialoga con l’amico Costanzo, che come si può notare non fa offesa al suo nome e pertanto ci induce a riguardare con ammirazione i nostri antichi che la sapevano lunga, ma molto lunga, altro che noi MODERNI. Infatti essi affermavano :Sunt nomina consequentia rerum che tradotto suona: I nomi sono la consequenza delle cose.
Ed infatti egli con “costanza” invia messaggi e tenta in ogni modo di instaurare un dialogo “filosofico psicologico culturale” con noi vesuviani, torresi.. Caro D’Agostino io non ho con te la dimestichezza che ho con Gennaro Francione di cui sin dai tempi del liceo ho ammirato l’intelligenza ed il dinamismo, quello del “fare”tuttavia mi permetto e credo che non te ne vorrai se ti dico che sei troppo complicato per noi. In che senso complicato? In questo che le tue missive sono troppo piene di citazioni e troppo piene di nomi difficili sia da leggere che da scrivere figuriamoci se poi ci si deve inerpicare su pendii scoscesi e con a lato burroni e pericolosi e brulli calanchi ideologici. Noi gente di campagna siamo! Come quell’anziano personaggio del film S. Giovanni decollato interpretato dal padre di tutti noi da Totò,il nostro amato Totò. Gente di campagna cioè gente semplice, provinciale e quindi da prendersi, da avvicinare con le opportune cautele o se vogliamo con adeguata metodologia. Nel caso contrario non potrai che ottenere la risposta adeguata e corretta a cui mi associo: Vott a pasta oppure nzogn nzogn suscitando le conseguenti bordate di Giggino che magari interpreta queste “calate di paste” in maniera eccessiva . Mettiamo a fuoco la cosa. “Riconosciamo i nostri peccati” e cerchiamo, di trovare la sintonia. Da una parte si semplifichi il linguaggio dall’altra si sia meno distratti e più disponibili ad intendere. Ultimamente nel dialogo tra Giggino e Costanzo si sono sfiorate delle interessantissime problematiche di natura non filosofica ma riguardante la saggezza di vita quella normale, quella di sempre. Sono state anche usate parole come “determinismo”, “condizionamento” questi sì argomento di discussione e di dialogo ma senza riferimenti a troppi autori ma esponendo con parole nostre intelligibili queste problematiche. Giggino ricordava ultimamente il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes nella sua classica, emblematica rappresentazione: Lui in lotta con i Mulini a vento. Ricordai leggendo il suo intervento una frase che io tengo scritta su un pezzo di carta e conservata in un barattolo di vetro copiata proprio dal Don Chisciotte e che pressappoco così recita:DOVE SI ESERCITA LA FORZA CADE QUALSIASI DIRITTO”
Mi sono permesso poi di ricordarmi uno dei miei autori preferiti in gioventù e cioè di Esiodo, che è vissuto 700 anni circa prima di Cristo, autore de Le Opere e i Giorni di cui propongo a tutti gli amici del Forum questo che è considerato il più antico apologo della Grecia classica cioè nella nostra civiltà. Magari di quella nostra di quella di questi poveri meridionali provinciali Esso credo che si colleghi bene a quanto riportato da Don Miguel de Cervantes

L’Apologo dello sparviero e dell’usignolo

vv.202.212
Ore io narrerò un apologo ai giudici, sebbene essi sieno saggi
Uno sparviero così parlò all’usignolo dalla gola canora, mentre, avendolo ghermito con gli artigli, lo stava portando in alto, fra le nubi, e quello, trafitto dagli artigli ricurvi, pietosamente gemeva. A lui, dunque, lo sparviero superbamente parlò: ”A che ti lamenti, o infelice? Ti tiene uno che è più forte; dove io vado, tu andrai e, anche se sei canoro, ti divorerò oppure ti libererò a mio piacere. Stolto è chi vuole combattere contro i più forti: non riporterà alcuna vittoria e, oltre al danno, subirà pure la beffa.” Così parlò lo sparviero veloce, uccello dalle grandi ali.

Da: Le opere e i giorni di Esiodo Nato ad Ascre alle falde del monte Elicona morto di morte violenta (si diceva) a Neupatto sempre nell’ Ellade 675 – 700 a.C.

Una buona domenica a tutti ed auguri a tutte le Rite
Ciccio Raimondo

ID: 2026 Intervento da: Ciro Adrian Ciavolino - Email: ciroadrian@libero.it - Data: domenica 22 maggio 2005 Ore: 11:07

Ah, mi vuole bene perchè dico le stupidaggini.

Miette a bèvere, miette.

ID: 2023 Intervento da: Amministratore . - Email: info@torreomnia.com - Data: domenica 22 maggio 2005 Ore: 10:14

Per questo ti voglio bene, Ciro,
perché riesci a coprire pregiudizi e provincialismo con le stupidaggini, le quali, prima di farmi stranamente zittire, nell'incapacità di controbbatterti, mi mettono addosso uno straordinario buon umore.
Giggino

ID: 2022 Intervento da: Ciro Adrian Ciavolino - Email: ciroadrian@libero.it - Data: domenica 22 maggio 2005 Ore: 09:53

'A Stella i rint''u Rio è la mitologia del mercimonio, senza infingimenti.
E' la consolatrix afflictorum dei nostri padri.
E' un quadro di Ensor.
E' un brano di un film di Fellini.
E' una trama per un romanzo popolare.
E' la Sofia Loren dei poveri.
La Moira Orfei del circo quotidiano dei quartieri popolari.
E' un arco di "allummata" di Raffaele Raimondo.
Potrebbe stare in un affresco dell'Inferno di Luca Signorelli.
E perchè no? in una pittura mai vista di Ciro Adrian.

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