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Argomento presente: « TORRE: IL RISCATTO 2 »
ID: 2306  Discussione: TORRE: IL RISCATTO 2

Autore: Vincenzo Speranza  - Email: vincenzo.speranza@tin.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 22 luglio 2005 Ore: 01:05

TORRE DEL GRECO: IL RISCATTO 2
Buona notte.
E’ passato tanto tempo da quel lontano 1699, quando con circa 57.000 ducati la città ha mandato via il Signor Mario Loffredo, in arte ”barone”.
Ecco dopo poco più di tre secoli ce ne vorrebbe un altro di riscatto.
Ma, riscatto da chi? A quale prezzo?
Da chi? Da noi stessi. Certamente. Il prezzo: Carissimo stavolta quello del rispetto della civile convivenza.
La città è pigra, svogliata, sonnacchiosa. Già, proprio una città “dormitorio”.
E non ne abbiamo alcun diritto, perché?
Perché non ci manca, o meglio, non ci mancava niente negli anni 60-70 quando facemmo il salto di qualità.
Avevamo aria salubre, mare incontaminato, monti e pinete lussureggianti, Villa Sora non ancora devastata dall’incuria.
L’aria salubre, quella di cui parlano famose riviste mediche mondiali è andata a farsi friggere. Il traffico (ma che brutta parola) è sempre sostenuto e caotico, ed i motivi sono che a parità di strade il numero dei veicoli è aumentato in maniera esponenziale.
Badate, la crescita c’è stata, ma non è stata razionale. A cosa ci servono tante macchine senza strade e parcheggi. Caos e smog è il risultato.
Il mare, poi, siamo riusciti in un impresa che almeno dal punto di vista chimico ha dell’incredibile. Ridurre la potenza del cloruro di sodio ha un’azione biodegradabile immensa.
Il mare, il nostro mare è un disastro.
E l’antico mestiere del Corallo, l’incisione dei cammei, i maestri orafi. Dov’è finito tutto questo? Un patrimonio non già venduto, ma svenduto. Il Polo Orafo a Torre è oramai solo un sogno.
Il corallo non “tira” più. Il numero dei marittimi occupati è sempre decrescente.
L’economia non è più quella di una volta. Essa si è concentrata nel solito triangolo: Via Roma, Via S. Noto, Via D. Colamarino chge oggi fanno tutti il "Chianto 'a Matalena".
E l’euro, poi, ha fatto il resto. Siamo finiti dalla padella nella brace.
La politica? Li abbiamo provati tutti: centro, destra, sinistra, un po’ più qua, un po’ più là. Cambiamo i maestri, ma la musica è sempre quella. Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Forse è vero, ciascun popolo ha i politici che si merita. Per forza, sono tutti uguali!
Sanità, traffico, decoro, viabilità, anziani, delinquenza, trasporti. Pensano: ma chi se ne frega?
Intanto noi popolazione assumiamoci le nostre di responsabilità. Siamo una popolazione e non un popolo.
Il nostro comportamento, invece, qual'è?
L’immondizia non viene riposta a dovere, maleducazione, motorini indisciplinati, drogati, scippi, i marocchini, i polacchi, i cinesi. E poi la fila alla posta alla banca, dal medico, al camposanto, perché ci muoviamo tutti assieme e non con azione scaglionata e intelligente.
E poi, il tormento di essere meridionali, come diceva il Prof. Bellavista. "Si è sempre meridionali di qualcuno".
Le condizioni ambientali, mare, clima e Vesuvio, potrebbero consentirci un’industria del turismo senza precedenti. Ma chi si oppone, e perché? Forse perché un benessere generale non farebbe più distinguele i poveri dai ricchi?
Eppure sulla riviera romagnola sempre zeppa di turisti, il mare è altrettanto una chiavica, il cielo è sempre nuvoloso, la piadina è un insulto alla pizza, Il Sangiovese sta al Lacrima Christi come Tina Pica sta a Sofia Loren, (quella di una volta, s’intende).
Allora, facciamo il porto turistico, ripristiniamo le 100 fontane, le ville settecentesche, la ricettività alberghiera. Rivalutiamo il nostro paradiso naturale.
E allora? Aspettiamo? Non possiamo nemmeno dire, in questo periodo, “Forza Turris e chi s’è visto s’è visto”.
Vincenzo Speranza
dal Parco Giusy



 
 

ID: 2307  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 22 luglio 2005 Ore: 01:05

Vince',
hai fatto questa sfogata? Questo accade quando si è figli di "scarpari" torresi famosi. Anche se il "tema" che hai inviato sembra apparentemente qualunquista e retorico solleva, è vero, questioni risapute e scontate, ma sempre spinose ed attuali. E poi ci sono stati un paio di risvolti originali: "Perché Torre non si sviluppa turisticamente avendo i mezzi? Forse perché non ci sarebbero più ricchi e poveri". Questa non è retorica, potrebbe essere una chiave di lettura. Vince', dove abitiamo, al parco Giusi, siamo 220 famiglie, mille persone; un paese nella città. E se cominciassimo da qui, per prova?...

Chi desidera vedere il simpatico Vincenzo Speranza, spero collaboratore di Torreomnia da oggi, visto la vena scrittoria, copi e incolli questo link che porta in bacheca nella sezione "Sette personaggi in cerca d'autore". Speranza ha il maglione rosso, gli occhiali scuri e sta in piedi col soprabito sottobraccio.

http://www.torreomnia.it/forum/bacheca/gruppo/gruppo.htm

Ti abbraccio
Luigi Mari



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