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Argomento presente: « Hanno incendiato il Vesuvio » | |||||
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ID: 2359 Intervento
da:
Amministratore .
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
giovedì 4 agosto 2005 Ore: 19:13
Signori, una raccolta di immagini d'arte del vesuvio è appena stata inserita in Torreomnia. Copia e incolla: http://www.torreomnia.it/testi/tesi_autiero/set_fra_autiero.htm Il moderatore |
ID: 2358 Intervento
da:
messaggio libero
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email@inesistente.00
- Data:
giovedì 4 agosto 2005 Ore: 17:24
Caro Mario, sei irrecuperabile! Sai cosa pensiamo del Vesuvio? Il Vesuvio comincia a fumare e a sputare lapilli facendo preoccupare fortemente i torresi. Ad un certo punto appare in cielo la faccia di san Gennaro che dice: "Per calmare l'ira del Vesuvio dovete buttarvi dentro il cratere uno a uno tutti i torresi, finche' non finisce di eruttare!". Allora tutti i torresi per salvare i figli vanno in fila sul Vesuvio e cominciano a buttarsi dentro al vulcano. Dopo un po’ l’eruzione finisce. Alle porte del Paradiso, intanto, un gruppo di torresi, come dire, di rappresentanza bussa alla porta sbraitando e protestando. San Pietro apre la porta e guarda in faccia il gruppo di anime appena giunte in paradiso, capendo la situazione. Ad un tratto prende il cellulare e dice: "Sant'Ambrogio! La prossima volta che ti travesti da San Gennaro mi INCAZZO sul serio. Polentun!!" |
ID: 2357 Intervento
da:
messaggio libero
- Email:
email@inesistente.00
- Data:
giovedì 4 agosto 2005 Ore: 17:10
Questo signore ha proprio la fissa del Vesuvio. Ma cosa sarebbe stata Torre del Greco senza il vulcano, riuscite a immaginare lo squallore del paesaggio? Vediamolo questo spettro sotto altri aspetti. Ad esempio: il Vesuvio e l'Arte ...Eccomi in vetta al Vesuvio. Scrivo seduto sulla sua bocca e son pronto a discendere in fondo al cratere. Il sole, di quando in quando, sprizza, traverso il velo di vapori che accerchia la montagna. Questi vapori mi nascondono uno dei paesaggi più belli della terra e servono a raddoppiare l'orrore del luogo. Il Vesuvio, che le nubi separano dagli incantevoli paesi sorgenti alla sua base, sembra così posto nel deserto più profondo; né lo spettacolo di una fiorente città toglie forza a codesta sensazione terrifica. F.R. de Chateubriand - Viaggio in Italia (1803-1804) Questo è l'altro Vesuvio. Al di là del suo valore geofisico, nel corso dei secoli il Vesuvio ha rivestito un ruolo davvero importante per la storia dell'arte: da quando (I secolo d.C.) fu dipinto ad affresco "ombroso di verdi pampini" fino alle più recenti espressioni dell'arte contemporanea. Pittori, acquerellisti e incisori di quasi ogni epoca, tendenza e nazionalità lo hanno variamente interpretato; fra questi italiani, francesi, inglesi, tedeschi, austriaci, russi e danesi ispirati dai più disparati generi e movimenti artistici, detti "pittoresco", "sublime", "eroico", "romantico", "catastrofico", "orrificante", e finanche dall'"astrattismo". In particolare, nel 1631 il Vesuvio fa la sua prima apparizione nella pittura dell'epoca come protagonista assoluto dell'opera d'arte, ma anche come sterminatore; è il caso della tela di Didier Barra. Comunque non sempre ha avuto un ruolo di primo piano. Anzi, fino alla prima metà del '700 generalmente faceva da sfondo al paesaggio napoletano come elemento accessorio, lasciando invece spazio alla reazione della gente, che, in preda al terrore per un'eruzione in corso, invocava i suoi santi patroni. Dei numerosi artisti del '700 e '800 che hanno ritratto la "montagna fumante" ricordiamo Bonavia, Volaire, Pietro Fabris, Hackert, Saverio della Gatta, Giacinto Gigante e Antonio Pitloo. Di nuovo, nella seconda metà del '700 il Vesuvio rivede il ruolo di "dominatore del paesaggio" nelle composizioni degli artisti, essendo osservato da più punti lungo il golfo di Napoli, ad esempio da Torre Annunziata e da Portici. Col tempo, però, fin'oltre la seconda metà dell'800, le rappresentazioni del Vesuvio perdono ogni valore emozionale, riducendosi a semplici ripetizioni della classica immagine del 'golfo con il vulcano fumante sullo sfondo'. Qualche interessante variante è offerta dagli artisti Johan Christian Dahl, norvegese, Franz Ludwig Catel, tedesco, e dallo scultore Thorvaldsen. Nel 1819 Joseph William Turner e Camille Corot, 'giocando' con i contrasti cromatici, arricchiscono l'immagine del Vesuvio di una straordinaria luminosità. A parte il 'Vesuvio' di Degas del 1890, molti artisti contemporanei ne hanno subito il fascino e vi si ispirano continuamente nelle loro opere. Tartarin |
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