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Argomento presente: « 'A GENTARELLA, UUUAAAKKK!!!!!!! » | |||||
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ID: 550 Intervento
da:
Aniello
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
Comprendo tutto e capisco bene i riferimenti. Ma la mia era una sguainata di gladio al tuo fianco , mostrare i muscoli per difendere questo SPAZIO DI RESPIRO CULTURALE UNICO . Ritengo che gli amici che partecipano a questo forum siano tutti professionisti che si impegnano culturalmente e si vede. Rinfodero il gladio e sono al tuo fianco nell' arricchimento del tuo prezioso forum. Aniello |
ID: 548 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
gigiomari@libero.it
Caro Aniello, voglio sperare che questa è una tua entrata ironica. Viceversa non vedo come Ti possa credere cOOggetto di questa "torreseggine" partorita, purtroppo" da un affermato professionista e uomo di cultura, valido operatore di cosa sociale che non cito perché è morto; e quindi quale amministratore tecnico del Forum, devo rispettare le poche regole che collettivamente ci imponiamo. Il messaggio risale alla fine del 2003 e per me fu un pugno nell'occhio. Sapevo che i torresi siamo i più grandi conciliatori di santità e peccato, riusciamo a modellarci la religione addosso come il sarto provetto fa con il vestido delle nostre nozze. Ma non mi aspettavo da questa persona perbene, nel 2003, questa discriminazione gerarchica. Forse hai equivocato con la mia risposta che satireggia gli sfoggiatori di titoli e forse (io avvocato del diavolo azzardo) hai constatato che nel forum sei l'unico ad avere il legittimo sacrosanto e meritatissimo titolo davanti al nome? La satira del "Dottorino Gianni" è famosa in tutta Torre del Greco e sono soprattutto i i dottori a tramandarle e a riderci sopra. Ma questa è una trascurabilissimissima forma; dottore o non dottore ciò che fa GRANDE Aniello Langella non è la laurea, che si riduce ad un dettaglio burocratico rispetto alle Sue capacità e la Sua univoca potenza di storico e ricercatore, nonché di accreditato medico. Tangibile. Perché un professore di lettere può anche dire fregnacce, ma non scassa le ossa e non fa rimanere zoppo nessuno! Un dirigente medico no, se non merita lo mandano a casa. Anzi azzarderei che mettere "dottore" davanti al tuo nome è riduttivo perché ti abbassa al rango della comune massa di laureati, con tutto il rispetto per questi ragazzi, molti dei quali arrivano al "pezzo di carta" con almeno una dozzina di cosiddetti "esaurimenti" nervosi. Eduardo si fece chiamare con un solo nome anche dopo la laurea ad honorem. Perché era Eduardo, nessuno metteva in dubbio il suo valore. Insomma, Aniello, fossi stato io a sentirmi offeso l'avrei subito attribuito ai mie due difetti: permalosità e coda di paglia, ma non riesco a capire quale è stata la molla del Tuo sospetto poiché a quanto ho capito sei, tra l'altro un uomo sereno ed equilibrato. O semplicemente vuoi la lite? Troppi complimenti e salamelicchi che favoriscono l'affabulazione da "mbriachi" in questa "non-arena"? E' scattata la molla sado-maso? E che ci vuole, basta dirlo; chiamiamo subito Salvatore e lo mettiamo in prima linea con una scolapasta in testa ed un mattarello brandito, anche se egli preferisce il perizoma; ma prima ci assicureremo che abbia le mutande di ricambio, e la bandana con la scritta "IIInnnggg. Tore u turrese". Caro Aniello, è lo scotto che paghiamo quando ci tuffiamo nella cultura, un po' matti lo diventiamo, giocoforza. Non era la prima volta che Einstein faceva la famosa linguaccia; e Torquato Tasso che si finse morto per appurare se la sorella di Sorrento gli volesse bene, come i bambini che si fingono offesi per attrarre l'attenzione dei genitori ed assicurarsi il loro amore. Ti abbraccio più di prima. Luigi Mari |
ID: 540 Intervento
da:
Aniello
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
Semplicemente vorrei capire. Io sarei gentarella ? Non chiedo altro l'interlocutore si riferisce anche a me ? Se così è ditemelo in quanto ho il dovere di rispondere anche per via diretta con chiarezza e serietà. Aniello |
ID: 537 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
gigiomari@libero.it
E' il non-moderatore che parla rispolverando un vecchio messaggio e rispondendo a se stesso. L'argomento della seconda parte è tutt'altro che frivolo. La gerarchia dei masi chiusi della cultura e la prevaricazione che ne consegue. Oggi, grazie a Dio, poiché a Torre la sperequazione del reddito ha indici bassi grazie alla nutriita occupazione marittima pre-aeromobile, sono poche le famiglie che non hanno il laureato in casa. Infatti incomincia a scomparire dai bigietto da visa il "titolone", spesso depennato per falsa modestia Ma chi non ricorda la frase emblematica negli anni 60 del pregiudizio culturale gerarchico della "matrona" di un esercizio commerciale torrese: Quando si chiedeva del figlio Gianni la matriarca rispondeva inviperita: Gianni, chi è Gianni? Volete dire u dottorino Gianni!!! Per me il "troppa gentarella uaaaakkk, che schifo" è oramai solo un suono sgradevole, non altro che il retaggio dipanato da suocerato e matriarcato con radici medievali, come la gelosia di mestiere che parimenti preclude lo sviluppo artigianale di una nazione, dove e quando si vuole sempre gli altri sottomessi. Come i nord geografici planetari che vogliono sottomessi i sud interi. America latina, questione meridionale mai risolta, apertheid, ecc. La buonanima era un buon amico, colto, valido "giureconsulto", solidale, campanilista, amava la sua terra, ma quanti pregiudizi , quanto ridicolo, inutile razzismo, in una parola: quanta "torresaggine". Torresità dove sei finita?! Luigino settebruttizzi 8D] |
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