Puoi anche Tu inserire qui
un nuovo
argomento

  Torna all'indice
Comunità

Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

Argomento presente: « Nuovo sito su Leopardi »
ID: 2446  Discussione: Nuovo sito su Leopardi

Autore: Nicola Scognamiglio  - Email: nicoscogna@libero.it  - Scritto o aggiornato: sabato 10 settembre 2005 Ore: 13:34

Buon giorno a tutti,
credavate fossi scomparso, vero? dovete ancora sopportarmi per molto tempo. Scherzo, naturalmente.
Ho scoperto un sito che è importante per i torresi da cui ho tratto la seguente news:

Villa delle Ginestre di Torre del Greco
di Donatella Donati

"Abbiamo appreso solo dai giornali dell’inaugurazione della restaurata Villa delle Ginestre a Torre del Greco, sulle pendici del Vesuvio. La villa, di proprietà del marito di una sorella di Ranieri, era messa a disposizione di Leopardi e dell’amico nei mesi estivi e lì si stavano recando entrambi il 15 giugno del 1837 quando improvvisamente Giacomo morì.
La villa ridotta nel tempo in pessime condizioni, ricordiamo un servizio televisivo del 1997 con Cesare Garboli che ne mostrava il degrado, è stata restaurata con il contributo essenziale delle legge “Leopardi nel mondo”, promossa da Franco Foschi e volta anche a finanziare i luoghi leopardiani nelle città in cui Leopardi visse. Per la Villa della Ginestre è stata erogata dalla Giunta nazionale leopardiana con sede a Recanati presso il Centro Studi perché Foschi ne è stato il presidente una somma corrispondente a 206.582 euro. L’editore Gaetano Macchiaroli, un grande intellettuale napoletano purtroppo assente in questo periodo dalla scena culturale della città, ha informato sempre in precedenza il Centro dell’avanzamento dei lavori, dello spostamento della strada per isolarla dal traffico e dell’affidamento della gestione alla Università Federico II di Napoli. Per quanto riguarda la biblioteca di Nicola Ruggiero che sarà sistemata nella villa, il professore, che è stato ospitato molto a lungo dal Centro Studi, cercava una destinazione per i suoi libri e li aveva proposti a Recanati, ma sarebbero stati un doppione inutile essendo già presente nella biblioteca del Centro la più ricca documentazione italiana su Leopardi: 6500 libri, 4100 Miscellanee, 20 testate di riviste, 260 tesi di laurea e di dottorato, 18.000 ritagli di giornali, 300 spartiti di musica ispirata a Leopardi, 2000 volumi della costituenda biblioteca del Centro Mondiale di Poesia.
Quanto ai cimeli che saranno conservati nella villa, fece molto dispiacere alla famiglia Leopardi la consegna da parte di Ruggiero di una manciata di cannellini, supposto residuo di quelli succhiati da Leopardi il giorno precedente la morte, al Museo del confetto di Sulmona dove sono esposti al pubblico. Pare che Ruggiero li abbia avuti dagli eredi del portiere che fece la pulizia del letto di morte di Leopardi. Il n’y a pas des grands hommes pour son valet de chambre!".

Il sito è:
http://www.leopardi.it/

dove Torre del Greco viene citata continuamente per ovvi motivi:

Giggino, ho apprezzato il tuo post privato di ieri. Non farti "sangue acido". Te l'ho detto pure ad agosto di persona. Cogli solo le considerazioni di chi ti apprezza e ti vuole bene che sono i più.

"Estore ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae".
(Siate prudenti come serpenti e semplici come colombe).
Matteo

Nicola Scognamiglio


 
 

ID: 2474  Intervento da: ciccio raimondo  - Email: ciccioraimondo@libero.it  - Data: sabato 10 settembre 2005 Ore: 13:34

Grazie,dott. Scognamiglio,per le belle parole e scusami del ritardo nel rispondere . Buona domenica a te e a tutti gli amici del forum. Ciccio

ID: 2449  Intervento da: Nicola Scognamiglio  - Email: nicoscogna@libero.it  - Data: lunedì 5 settembre 2005 Ore: 22:19

Buona notte Dott. Raimondo,
conosco l'opera di Tuo padre Raffaele, Egli è stato un antesignano cartaceo di internet per quanto riguarda le cose nostrane che oggi si trovano a josa, anche se frammentate e non sempre precise. Sicuramente le ricerche di Don Raffaele furono analitiche e fatte a ragion veduta. I media in genere sono approssimativi e frettolosi nello "sputare sentenze".
Inoltre io ho una simpatia per Te perché sei uno dei pochi che si distingue nel forum per non essere mai caduto in ripicche, scaramucce, ecc. Non sto qui a tessire nessun elogio, sia chiaro, ma dopo certo sostenutismo e falso pudore fa piacere la compagnia di persone che almeno mostrano elasticità e bandiscono il rancore ignorando che chi tace ha sempre torto.
Potresti con il garbo che ti contraddistingue partecipare al forum del sito www.leopardi.it.

http://www.leopardi.it/forum.php

Ma attenzione Ciccio, specie su questo di forum:

"Utilius homini nihil est quam recte loqui...sed ad perniciem solet agi sinceritas".
(Non vi è cosa più utile all'uomo che la franchezza nel parlare, ma la sincerità suole finire con il danno).
Fedro

Nicola Scognamiglio


ID: 2448  Intervento da: ciccio raimondo  - Email: ciccioraimondo@libero.it  - Data: lunedì 5 settembre 2005 Ore: 18:14

Un saluto al dott Nicola Scognamiglio per il suo riaffacciarsi al Forum. Non ho mancato su questa segnalazione di visitare il sito in questione soffermandomi sulle notizie circa la vita del grande poeta e non mi sono meravigliato affatto leggendo le solite panzane sulla sua morte e sepoltura. E’ inutile nel 2005 ancora si crede ai confetti di Sulmona e alla sua sepoltura nella chiesa di S Vitale. A questo proposito invito alla lettura di un bel capitoletto su la “Questione Leopardiana” scritto da Raf, Rai nel lontano 1980 e che si trova in Uomini e fatti dell’antica Torre del Greco Con la sua tesi Raf Rai dimostra con argomentazione logica sui documenti a disposizione come non poteva essere che la salma del poeta venisse trasportata in S. Vitale ed ivi inumata. Il corpo senza vita del poeta seguì invece la stessa sorte di tutti gli altri cittadini napoletani colerosi e non che in quel momento lasciavano questo mondo. Egli fu sotterrato perciò in una fossa comune o ai Vergini o nel nuovo Camposanto di Poggioreale come toccò in sorte al grande .N. Zingarelli, musicista di cui possiamo leggere una lapide che lo ricorda nei pressi della Casa del Parmigiano qui a Torre..
Non mi dilungo più oltre né è mia intenzione essere polemico dico solo le cose come stanno e mi accorgo che stanno male.
Ciao a tutti Ciccio


ID: 2447  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: lunedì 5 settembre 2005 Ore: 13:37

Caro Nicola,
Come può un torrese in quel di Milano portarmi i primi di agosto in Tipografia cannoli alla siciliana? Nicola Scognamiglio l'ha fatto.
Conoscevo già il sito www.leopardi.it che è importantissimo per i torresi di cultura.
Ho raccolto un'altra news che riporto di seguito, ma l'importante è visitarlo ed eventualmente dare un contributo nel loro fotum.

UNA DELEGAZIONE DEL CENTRO NAZIONALE DI STUDI LEOPARDIANI INVITATA a VILLA DELLE GINESTRE

"Bisogna rileggere 'La ginestra' e 'Il tramonto della luna' dopo aver visitato la 'Villa delle Ginestre' di Torre del Greco per capire fino in fondo il fascino che aveva esercitato su Giacomo Leopardi il paesaggio straordinario che si gode dalla terrazza: il golfo di Napoli con Capri proprio di fronte, quasi una seconda “siepe” a nascondere un al di là, e alle spalle il Vesuvio.
Come il 'Colle dell’Infinito' a Recanati così quella terrazza è il luogo da cui il poeta ha interrogato la natura e l’occhio di chi guarda è ancora l’occhio di Giacomo.
Una piccola delegazione del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati ha potuto finalmente visitare, nel giorno finale delle manifestazioni cominciate in primavera, la villa, restaurata con il consistente e indispensabile contributo della legge “Leopardi nel mondo” promossa dall’on. Franco Foschi, presidente del Centro, e allacciare rapporti di collaborazione e di amicizia con l’Ente delle Ville vesuviane che si occupa della sua gestione.
Nella villa l’emozione più forte è il ritrovare i mobili della camera dove Giacomo dormiva sistemati nella posizione in cui erano al tempo in cui vi ha trascorso con l’amico Ranieri un lungo periodo tra l’aprile del 1836 e il marzo del 1837. Il letto semplicissimo con le doghe di legno, il grande cassettone di noce, la scrivania accostata al muro con la luce da sinistra, le sedie e qualche piccolo arredo per la toletta.
Ci dicono che è tutto autentico e che non si tratta di una ricostruzione. Per salire sulla terrazza bisogna quasi arrampicarsi su gradini molto alti. Ce lo immaginiamo Giacomo mentre li sale un po’ faticosamente per trovare poi sulla sommità quel divino paesaggio e lamentarsi con il fine humor,che era una sua precipua qualità, che la collinetta di fianco al Vesuvio gli impedisse di vedere le luci notturne di Napoli. Certamente si apre per la villa un futuro di iniziative interessanti. Già si è cominciato con un premio di poesia dedicato a Leopardi per scuole e studenti della zona. I vincitori sono stati premiati il mattino del 12 e la presenza del senatore Antonio Paolo Girfatti, persona signorile e discreta, ha mostrato l’interesse delle istituzioni.
Recanati si è impegnata a continuare i rapporti, molto interessanti per andare più a fondo su un periodo importantissimo per la poesia e lo sviluppo del pensiero di Leopardi. Dice l’architetto Paolo Romanello, l’anima del restauro della villa, che Leopardi ha sviluppato proprio lì il meglio del suo pensiero positivo e ottimistico e, a guardare dalla terrazza la bellezza di quel golfo, viene proprio da dargli ragione".

Ricordate www.leopardi.it

Il moderatore



Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

 Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.

T O R R E S I T A'

Autore unico e web-master Luigi Mari

TORRESAGGINE