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Argomento presente: « BIMBA PRODIGIO TORRESE »
ID: 2470  Discussione: BIMBA PRODIGIO TORRESE

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: sabato 10 settembre 2005 Ore: 13:03

Rivedo tutta la mia posizione sulla NON NARRATIVA TORRESE.
UNA BAMBINA PRODIGIO DI TORRE DEL GRECO SCRIVE UN ROMANZO D'EPOCA A SOLI 10 ANNI.

Questa premessa sarà molto breve. Il libro parla di un tipico amore impossibile, ma con quel tocco speciale che ogni autore ha.

L'AMORE, IL SENTIMENTO SENZA BARRIERE" è un romanzo di

MARIA LUDOVICA PALMIGIANO, nata a TORRE DEL GRECO nel 1991, anni 10 quando l'ha scritto (oggi 16).

SITO DA CUI E' STATA RICAVATA LA STRAORDINARIA NOTIZIA:

http://www.romanoonline.it/attivita/spazio_creativo/amore_senza_barriere.asp

CAPITOLI:

VENEZIA
LA PROTAGONISTA
IL DESIDERIO D’AMORE
IL PROTAGONISTA
L’INCONTRO DEI DUE GIOVANI
IL DESIDERIO DI VEDERSI TANTO
IL RIFIUTO DEL GENITORE
IL RIPENSAMENTO DEL GENITORE
UN OSTACOLO PER L’AMORE
IL FINALE (CON UNA RIVELAZIONE)

(I CAP) VENEZIA

Nel centro di Venezia, all’inizio del XV secolo governava il doge. Era un bravissimo comandante anche se a Venezia mancava qualcosa. Il personale del doge, cercava qualcosa che poteva abbellire Venezia. Non riusciva proprio a capire cosa mancasse. Venezia era una repubblica marinara molto attiva con barche che sbarcavano, portando spezie, seta, profumi, vini, oli, sale. Venezia era un posto veramente romantico, specialmente, la laguna degli innamorati dove per conquistare l’amore, ogni innamorato doveva andare con l’amata. Questa laguna era stupenda, un paesaggio collinare illuminato dalla luna ispirava amore, amore e amore, quel romanticismo immenso dove ogni innamorato vorrebbe scambiarsi un bacio, una carezza o una parola dolce. Venezia è davvero bella. Il doge è veramente grande e maestoso.
Le case dei normali cittadini un po’ meno. Quelle dei contadini erano un po’ bruttine ma abitabili. In fondo se uno non le avesse chiamate "le case dei villici" sarebbero sembrate più graziose.

(II CAP) LA PROTAGONISTA

Pensate che una normalissima contadina può avere qualcosa di speciale? Quella ragazza era un angelo di bellezza. Non sembrava neanche una creatura normale, ma una dea, ninfa… Venere. Capelli meravigliosi, biondi, fili d’oro, lunghi, sciolti, con un fazzoletto in testa. Un viso di porcellana, rosa chiaro, occhi splendenti come stelle, azzurro zaffiro. Una bocca da baciare con le labbra rosse. Non era grassa ma neanche scheletrica, normale, con un fisico adeguato alla sua corporatura. Abbastanza alta. Quello che sorprende di più della ragazza sono le caratteristiche morali: spiritosa abbastanza, per far divertire; buona caritatevole, ama i bambini, romantica. Questo non esclude che sia allegra, con un sorriso carino e a volte imbarazzata. Amante della natura, prudente ma coraggiosa, spensierata , e anche se non sembra, forte. Molto sensibile e affettuosa. Il suo nome era splendido: Rosaura

(III CAP) IL DESIDERIO D’AMORE

Rosaura desiderava avere un amore tutto per se’, il suo cuore innamorato, per "l’amore della sua vita, palpitava con impeto e diceva: " Rosaura, cerca il tuo amore! !".Rosaura lo ascoltava, e diceva: " Aspetta, devo sognarlo e pensare a lui". Il suo desiderio era ardente, nella sua stanza, sognava e sognava. Il suo desiderio non era vano, perché la sua bellezza, il suo romanticismo, la sua bontà e il suo animo avrebbero certamente incantato tutti. Visto che il suo cuore era puro e buono, l’amore alla fine avrebbe trionfato e gioito. Lei cercava un lui bello, buono, romantico, affettuoso, che l’amasse, quanto lei l’amava. Non era facile trovare un uomo così, come del resto non era facile trovare una donna come Rosaura.

( IV CAP) IL PROTAGONISTA

Rosaura non era la sola a desiderare un fidanzato. Il figlio del doge, un bellissimo ragazzo castano chiaro capelli corti, occhi color nocciola, felice, spensierato, sportivo romantico coraggioso, forte e pacifico. A lui, mancava, la libertà di scelta, ma non certo i divertimenti. Be’ non erano i divertimenti che s'intendono oggi, anzi affermerei che più che divertimenti lui si annoiava: la vita di corte era molto noiosa. Le feste e i balli non erano sufficienti per far divertire un ragazzo così. Lui era più sportivo di loro! Non era sedentario come il resto della corte! Era un ragazzo!!! Era figlio del doge ma non significava che non si dovesse divertire! Voleva fare escursioni, esplorazioni, corse per boschi e zone incontaminate, avventure. Queste cose le poteva soltanto fantasticare; gli avevano proibito di uscire dal palazzo del doge perché non fosse rapito o assassinato. Era un buon motivo, perché era l’unico che potesse succedere al doge oltre a sua sorella Ersilia. Si chiamava Aureliano.

( V CAP) L'INCONTRO DEI DUE GIOVANI

Oggi, per Aureliano, era l'evento del secolo: poteva (con le guardie del corpo) uscire dal castello per la sua festa di' onore.
Tutti i cittadini sarebbero venuti alla gran parata; dopo, Aureliano avrebbe potuto passeggiare per Venezia. Appena prima della parata, Aureliano era eccitato: la sua prima uscita! Ringraziò suo padre Albano e suo madre Adelaide e salì sulla carrozza. Il cocchiere Savio (un suo grande amico), partì subito, perché conosceva l'eccitazione che la cosa poteva dare al suo amico, quanto fosse emozionato Aureliano. Percorrendo le strade vide delle bellissime ragazze, a corte, anche se vestite elegantemente e truccate non erano così belle. Il suo sguardo si fermò su Rosaura: ne era incantato. Chiese al cocchiere di fermare il cavallo, non sapeva cosa dire a quello splendore, ma voleva parlarle. Incantato, scese dalla carrozza e disse a Rosaura: "Siete un incanto, volete passeggiare con me?" Rosaura si sentì imbarazzata da quella proposta, ma accettò. Prima però, andò a casa a lasciare Clarissa (la sua sorellina), che non avrebbe resistito ad un cammino così lungo. Le dette un bacino e la rassicurò che sarebbe ritornata presto e se ne andò. Aureliano, con la scusa che voleva vedere Venezia, volle come guida Rosaura. Visto che si era fatta sera, Aureliano chiese di vedere il Ponte dei Sospiri. Lì trascorsero una serata dolcissima, e non come guida e turista, ma come innamorati. Gli angeli dell'amore cantavano. Al Ponte dei Sospiri era tutto così romantico: il tramonto, l'aria, il paesaggio, il panorama. Imbarazzati riuscivano solamente a balbettare. Fu Aureliano a dare inizio alla dichiarazione d'amore: "Rosaura, per me siamo fatti l'uno per l'altra e… desidererei che tu fossi la mia fidanzata. Mi piaci, il tuo carattere è stupendo, per non parlare del tuo aspetto fisico: su di quello potrebbero giudicare tutti ma direbbero che Venere non è paragonabile a te. Ti amo con tutto il cuore e anche di più .Parla tu ora."
Rosaura era molto imbarazzata, ma ricambiava Aureliano e disse : "Grazie. Aureliano, se tu quello che desideravo, sei tu quello che sognavo." Adesso (tipicamente) scocca l'ora del bacio. Del dolce, amorevole bacio d'amore. Lungo e dolce, bello e rassicurante il bacio si lasciò dolcemente. Aureliano si accorse che era tardi. Sfiorando le sue mani con quelle di Rosaura se ne andò. Tutti erano felicissimi quasi sconvolti da quello che era successo.

(VI CAP) IL DESIDERIO DI VEDERSI TANTO

Pensavano sempre uno all'altro, non la smettevano mai di pensare alla gita romantica al Ponte dei Sospiri. I genitori erano visibilmente preoccupati. Ecco cosa dicevano i genitori di Aureliano: "Albano, cos'ha nostro figlio?" e "Adelaide, sto cercando di capirlo". Anche quelli di Rosaura: "Elis sono preoccupata per Rosaura. Ultimamente è là a sognare a occhi aperti, mentre fantastica di non so cosa" e anche "Non so cosa c'è. Spero che non sia qualcosa di grave". Loro pensavano al romanticismo di quella sera a quei momenti in cui si emozionavano tanto, quando sentivano la dolcezza delle parole che l'altro diceva…Ah! Che bellezza! Volevano vedersi, volevano rincontrarsi, volevano risentire la dolcezza di quegli attimi. Con quelle parole si erano trovati irresistibili. Ma finché non si svelava il mistero ai genitori non si poteva fare niente. La prima che tentò fu Rosaura: "Mamma hai presente il figlio del doge?" "Si, cara. Mi sembra un bravo ragazzo. Anche bello. Peccato che abbia il titolo di figlio del doge! Altrimenti era un buon partito!Anzi sai cosa ti dico? Penso che i suoi genitori acconsentono, lo potresti sposare." "Mamma, ma sai leggere nel pensiero? Io mi ero innamorata di lui e ci sono stata persino al Ponte dei Sospiri." " Ehi, voi due, cosa state confabulando? " "Eli, Rosaura si è innamorata del figlio del doge!" "Dalila, dici davvero? Rosaura, hai fatto un'ottima scelta!" Aureliano l'aveva detto ai suoi genitori, ma…

(VII CAP) IL RIFIUTO DEL GENITORE

Il padre di Aureliano non era d'accordo: voleva una sposa molto ricca, famosa, di nobile famiglia. Non sicuramente una contadina qualunque! E così…"Aureliano, stai scherzando? Come ti sei potuto innamorare di un essere insignificante e buono a nulla! Hai perso la testa te lo dico io! No, no e poi no! E se c'è bisogno ancora no! La duchessa Virginia è molto meglio! E' giovane e bella, un po' schizzinosa, ma un ottimo partito, sia in amore che in ricchezza." Aureliano disse:" Ma padre, lei…".Non fece in tempo a dire "a" Che suo padre lo interruppe bruscamente: "Ma niente, finiscila di replicare ho detto no e basta! Sono io il doge, non tu! " "Padre ascoltami lei è bellissima, di anima sensibile, generoso. E' ricca di cultura, intelligente e senza problemi. Non scoraggiarti se è povera ma…" Suo padre lo interruppe di nuovo: "Povera? Vedi: è povera! Cosa te ne fai di una moglie povera e senza dote?" "Ma padre, ha tante buone qualità! E poi non decide lei se essere ricca o povera! Lei è la donna più mitica del mondo! Sarebbe un peccato perdersela! ". Il ragazzo aveva detto giusto nell'ultima frase: infatti era corteggiata da ricchi e poveri, soprattutto da Selim. Il padre disse: "Non se ne fa niente. Sposati la duchessa e non seccarmi più." La madre intervenne al discorso perché aveva sentito le qualità di Rosaura: "Caro ho già capito di che donna parli: di quelle che se ne incontrano una ogni eternità. Il ragazzo era felice di avere un punto d'appoggio e sperava che la mamma convincesse suo padre.

(VIII CAP) IL RIPENSAMENTO DEL GENITORE

Dopo aver origliato il discorso Rosaura(che si era nascosta in una delle 200 dispense)si mise a piangere e pensava:
"Sapevo che il potere non riconosce i sentimenti!"
Albano udì questo pianto e andò fino alla dispensa. Vedendo la ragazza e la sua disperazione, capì di essersi sbagliato. Ma non era del tutto convinto: prima la dote poi lo sposo. Rosaura vide il doge e si gettò ai suoi piedi piangendo: "Vi prego, vi do i soldi che volete, ma lasciatemi Aureliano!". Capita la situazione (ma anche che i quattrini c'erano) chiamò Aureliano (che piangeva) e gli disse: "Questa ragazza fra qualche mese diventerà tua sposa". Felicissimi, i due ragazzi s'incamminarono per la strada che portava a casa di Rosaura

(IX CAP) UN OSTACOLO PER L'AMORE

Camminando incontrarono Selim era un bel ragazzo bruno, buono, ma pronto a impossessarsi e a difendere ciò che voleva. Incontrando Rosaura iniziò a corteggiarla così: "Rosaura, splendore della mia vita, stasera andremo al Ponte dei Sospiri insieme. Aureliano guardò Selim con una certa diffidenza e prese a parlare: "Ragazzo, tu non puoi andare al Ponte dei Sospiri con lei: è la mia futura sposa." Selim guardò Aureliano con stupore: lui che aveva corteggiato Rosaura a lungo doveva rinunciare al suo sogno d'amore? No, questo non l'avrebbe permesso. Con aria di sfida chiese ad Aureliano: "Tu da dove sbuchi? Mmm…Ah! Ora ho capito! Sei il figlio del doge! Rosaura, sei innamorata di lui! Rinunzi a me solo per potere? Questo da te non lo immaginavo!" Con aria veramente triste guardò Rosaura. Ella, impietosita dal comportamento di Selim disse: "No, Selim, no. Io non rinuncio, perché provo ancora il sentimento di amicizia per te. E poi, non lo faccio per potere. Lui è il ragazzo che sognavo." E vedendo Selim veramente triste gli diede un bacio sulla guancia a mo’ d'incoraggiamento.
Aureliano non mostrò gelosia ma avrebbe preferito non perdere tempo. Selim gli disse: Per favore dammi Rosaura con le buone o passerò alle cattive." Immaginiamo già quello che Aureliano rispose dopo aver fatto tanto per conquistarsela. Le cattive erano così: passare al fioretto. Aureliano non volle battersi per bontà e pacatezza. Rosaura mise fine al litigio: "Basta! Amo Aureliano e sono amica di Selim. Per favore Selim accontentati della mia gratitudine, allegria e amicizia. Se la smettiamo avrai questa mia riconoscenza." Selim nutriva rabbia per Aureliano, ma Rosaura l'aveva persuaso. Per convincerlo ancora di più gli parlò ancora. Odiava vedere le persone afflitte.

(X CAP) IL FINALE

Ritornati a casa, annunciarono la buona notizia e dopo qualche mese si sposarono con un banchetto mai visto. Amore, prosperità, felicità, allegria, soddisfazione regnavano nella giovane coppia.
Ebbero due figli: una femmina che si chiamava Rosanna e un maschio che si chiamava Ruben.

Una famiglia favolosa!

Il figlio era come il padre, la figlia come la madre…

Rivelazione

Rosaura era una discendente di Venere e Aureliano di Cupido.

MADDALENA LUDOVICA PALMIGIANO


SITO DA CUI E' STATA RICAVATA LA STRAORDINARIA NOTIZIA:

http://www.romanoonline.it/attivita/spazio_creativo/amore_senza_barriere.asp

 
 

ID: 2473  Intervento da: Pavesi Antonio  - Email: antoniopavesi1@yahoo.it  - Data: sabato 10 settembre 2005 Ore: 13:03

Buon giorno,
per cortesia, vogliate indicarmi le modalità per acquistare il libro. Ho scritto alla redazione del sito dove il Sig. Mari ha ricavato la notizia e non ho ottenuto ancora risposta.
Grazie


ID: 2472  Intervento da: Eleonora Magliulo  - Email: eleonoramagliulo@freemail.it  - Data: sabato 10 settembre 2005 Ore: 12:03

Ciao a tutti,
sono estremamente interessata all'acquisto di una copia del romanzo. A chi devo rivolgermi?
Grazie


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