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Argomento presente: « LA MORTE MI RIFIUTA »
ID: 2513  Discussione: LA MORTE MI RIFIUTA

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: giovedì 15 settembre 2005 Ore: 21:04

Buon giorno a voi,

perché a noi di Via Purgatorio a Torre del Greco, il giorno è iniziato male.
Stavo per mettere la chiave nella toppa della serranda quando sento un boato enorme a cinque metri della mia destra. Un mezzo enorme adibito al recupero delle auto incidentate (carro attrezzi) paradossalmente, a velocità sostenuta, si è scontrato con due auto che venivano dalla direzione laterale, in pieno centro cittadino, tra centinaia di persone, proprio a due passi dalla tipografia.
Un minuto prima ero nel punto esatto dell'impatto.
Un'autoambulanza è intervenuta prontamente... (dopo 20 minuti) per trasportare i feriti all'ospedale Maresca per i primi soccorsi. Allo stato nessun morto.
La dinamica dell'incedente, perché tale è stato, (lo confermeranno, poi, gli inquirenti), assomigliava a quella di un attentato. Da Via Circumvallazione il grosso mezzo ha tentato di frenare all'altezza delle suore Battistine, ma sembra che i freni non abbiano risposto; oppure si pensa ad un malore dell'autista.
Quindi l'impatto, violentissimo e fragoroso che squarciava le auto di passaggio.
Un minuto, appena trenta secondi di anticipo e l'amministratore ci rimetteva le cuoia.
Nel quartiere, con la nausea che ci saliva in gola e qualche lagrimuccia delle donne qualcuno mi ha detto: "Marittie', tiene 'nu mazzo tanto".

Luigi Mari

 
 

ID: 2517  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: giovedì 15 settembre 2005 Ore: 21:04

Signori,

se non sono morto oggi non muoio più.
Stamani per 30 secondi non sono morto schiacciato da un carro attrezzi. (Vedi discussione sopra in giallo). Stasera una buona mezza tazza di caffè si è introdotta nella trachea a causa di una "solita" di Paolo Di Luca.

Ore 20,30 di stasera.
- Pronto Giggì
- Chi è?
- Sono Paolo Di Luca. Stai chiudendo? Non ti muovere tra due minuti sto da Te, col motorino. Tengo 'nu poc' 'i mare dint' 'a bbusta.
Dopo due minuti esatti compare sull'uscio con una busta colma di merluzzetti, triglietelle, fravaglielli pescati a largo di Portosalvo un ora prima. Con l'altra mano poggia sul banchetto di accettazione la solita bottiglietta da succo di frutta col famoso squisitissimo "Caffè del Professore" del locale omonimo di Bbascio a mmare.
- Paolo, e basta cu 'sti presenti! - Sbotto.
Ma egli è già partito con la storiella.
A Natale con un amico mi recai a Via Roma per acquistare un cappotto di lana. Bellissimo, della Facis, ma mi fu richiesto 400 euro. Lo stesso, identico cappotto lo trovammo a Via Colamarino per 200 euro. Dopo acquistatolo ritornammo a Via Roma:
- Scusate, ma perché lo stesso prodotto da voi costa il doppio?
- Il mio è di pura lana vergine! - disse quegli.
- E sol perché le pecore vostre non fanno le pu....ne vi prendete 200 euro in più?
Il caffè del professore mi è andato di traverso perché mi sono piegatio dal ridere. Mi si è chiusa la gola. Sono diventato cianotico. Ho avuto veramente paura di morire soffocato. Ma è passato.
Oggi per ben due volte la morte mi ha schifato. E così sia.

Giggino.


ID: 2515  Intervento da: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Data: giovedì 15 settembre 2005 Ore: 14:42

Caro Gigi,
vedi un po’ di crepare come Dio comanda e il più lontano possibile. Ti invio una mia “sintesi” per conoscere l’autore di questi quattro miei versi a gaudio del Tuo scampato pericolo di stamane.

FRANCO PENZA alias la modestia è il paravento degli imbecilli. Oggi più che mai. Voglio fare una "trasuta" inconsueta. Tanto le stranezze qui vanno a quattro centesimi.

Editrice L’Infinito.
Il sottoscritto è nato il 3 maggio del 1942. Laureato presso le Università di Salerno e di Napoli (Lettere e Filosofia e medicina e chirurgia).
Ha scritto lavori teatrali, di cui è stato attore-autore-regista e poesie. Dirige dal 1964 il periodico mensile “L’Infinito” e partecipa alla vita artistica nazionale con rassegne personali e collettive dal 1962.
Collabora in qualità di critico d’arte a riviste specializzate dal 1963.
Si realizza CON, PER e NELL’arte.

Ora posso declamare:

LE STAGIONI
culla
giovinezza
senilità
bara
rivolo travolgente

MAK P 100
Cento i giorni di Napoleone
Cento per il gran cimento
Cento gli aneliti del cuore

LA CADUTA
una pennellata
un sogno
un petalo appassito
Raccogliamolo
Prima che tocchi terra

SOGNARE
Un verdeggiar di monti
Una valle
Una mente
Un ruscello
Un uccello
Un fruscio di fronde
Dormo

PARENTESI
La giovinezza vola
La senilità posa


DIMENTICARE
Per un attimo
Dimentica le miserie
Ed accogli
Le sembianze della felicità


POESIA DELL’AMORE
Un usignolo
In verdi zolle

OFFERTA
Se la vita offre il profumo di un fiore
Accetta con avidità

LA VITA
Luci tremolanti
Gioie illusioni
Elegante satira

LA FELICITA’
Lembo di cielo
Di una giornata primaverile

DETTATO
La vita
La vita è
La vita è la morte

MONOTONIA
Nascere
Crescere
Morire
Crescere
Nascere
Morire

L’ESISTENZA
Alberi
Foglie
Speranze
Palpiti


L’UNIVERSO E IL MONDO
Cielo
Mare
Terra
Paura

PASQUA
Campane
Cristo
Ramoscello d’olivo
Nel cuore

NATALE
Presepio
Abete
Amore
Speranza dell’umanità.

Ciccio Penza


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