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Argomento presente: « Testimonianze di marittimi »
ID: 2521  Discussione: Testimonianze di marittimi

Autore: Carmen Lombardo  - Email: carmenlombardo@hotmail.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 16 settembre 2005 Ore: 18:37

Buon giorno.
Visto che nessuno ci pensa faccio il tentativo di introdurre nel forum storie vere e testimonianze dei marittimi torresi.

Michelangelo, 12 Aprile 1966
Testimonianza di Venanzio Langella membro dell'equipaggio, cuoco (Torre del Greco - Napoli)
Data del viaggio: 12 Aprile 1966 Nave: Michelangelo Rotta: Genova - New York

Venanzio Langella 12 Aprile del 1966, qualche giorno prima il comandante Giuseppe Soletti era venuto presso tutto l’equipaggio per anticiparci gli auguri di Pasqua e ricordo che la sera prima dell’incidente il mare non era burrascoso, ma il giorno fatidico dell’incidente alla sveglia mattutina delle ore 5.00, in quanto svolgevo l’attività di cuoco per la mensa degli ufficiali, il mare era tempestoso.
Affacciatomi dall’oblò della cucina ufficiali che era ubicata verso il centro della prua della nave, vedevo delle onde gigantesche le quali diventavano sempre più grandi e che ho fotografato nella mia mente immagini di onde alte come il Vesuvio che si abbattevano contro la nave, dico questo perché abito proprio alle falde del Vesuvio e nella mia mente è rimasto associato questo: cioè tante montagne di mare una dietro l’altra che si avventavano furiosamente sulla nave allora io dico tanti Vesuvi che andavano addosso alla nave. Nella mia vita di marittimo (dal 1927 al 1973) non mi era mai capitato di vedere onde del genere.
Mi ricordo che quella mattina lo chef di cucina, viste le condizioni agitate del mare, per evitare che alcuni cibi potessero fare male agli ufficiali ci suggerì di preparare dello stoccafisso alla genovese e frittata di carciofi.
Di tanto in tanto andavo a dare un’occhiata in coperta per verificare com’era la situazione del mare, ma mi accorgevo che la tempesta peggiorava sempre di più ed erano le ore 9.00 circa, fatto questo mi recai in cucina per la preparazione dei cibi. La mia impressione era quella di uno stato di normalità e senza preoccupazione, nonostante il maltempo, da parte dei colleghi dell’equipaggio, perché per noi era quasi normale vivere, a volte, nella tempesta. Verso le ore 9.40 circa mi trovavo nella cucina e mi sono accorto che all’esterno le cose peggioravano in quanto la prua della nave subiva delle forti inclinazioni e stentava a risalire per il quantitativo d’acqua che imbarcava a bordo nell’affrontare le onde. Sia io che il mio collaboratore di cucina cercavamo di mantenerci in equilibrio per non sbattere a terra, fortunatamente tutto il pentolame era stato fissato sulle cucine in precedenza per non incorrere in danni.
Mi accingevo a salire in coperta di nuovo per verificare cosa stesse accadendo perché nonostante sia un lupo di mare con 36 anni di navigazione ebbi un po’ di paura ed ero preoccupato, sapevo anche che stavamo andando a fare un salvataggio di una nave inglese che era in difficoltà e che aveva perso 5 uomini di equipaggio per la forte mareggiata in corso; arrivato su, e precisamente sul ponte lance a lato del ponte di comando, ho visto un’onda gigantesca che è arrivata a bordo con una tale forza e andandosi a schiantare sotto il ponte di comando, in quel momento la prua della nave non riusciva ad emergere per circa 3, 4 secondi oggi detti così, ma nell’evento sembravano interminabili.
In quegli istanti mi sono detto: "Qui moriamo tutti", perché se fosse arrivata un’ulteriore onda a ridosso di quella precedente, di sicuro non avremmo avuto scampo e la nave si sarebbe inabissata con la prua. Questo è stato il mio pensiero sul momento, ma fortunatamente ciò non si è verificato.
Ripresomi dallo shock e dalla paura ho notato i danni che erano stati causati dall’onda ed ho visto una profonda rientranza della parte anteriore bassa del ponte di comando. C’era a bordo dopo l’ondata un silenzio irreale, evidentemente erano tutti sotto shock. Seppi dopo che 2 passeggeri erano morti in seguito all’incidente e membri dell’equipaggio che si erano feriti.
Mi ricordo, altresì, che alcuni aerei andavano e venivano presso la Michelangelo per riscontrare, forse, i danni e se avessimo bisogno di aiuto. Mi riferirono che la nave che dovevamo soccorrere affondò con la perdita di vite umane. Eravamo a pochi giorni di navigazione dalla città di New York, appena raggiunta la stessa ripararono alla meglio la parte danneggiata della nave per affrontare il viaggio di ritorno in Italia, dove avvennero le riparazioni concretamente.

Questa è la mia dichiarazione di quel viaggio indimenticabile e sbarcai il 4/12/1966 dalla Michelangelo".
Firmato: Venanzio Langella Torre del Greco (NA)

Ringraziamo il Sig. Saverio Pomposo, amico del Sig. Langella, per avere personalmente raccolto la sua testimonianza)

Carmen


 
 

ID: 2522  Intervento da: Nicola Sannino  - Email: sannicola2@yahoo.it  - Data: venerdì 16 settembre 2005 Ore: 18:37

Buona sera a tutti.
Contribuisco con un altro fatto del mare di un anno fa.

Comunicato del 13 settembre 2004
ANCORA UN LUTTO COLPISCE IL COMPARTO MARITTIMO

Si è consumata in Inghilterra l'ennesima tragedia del mare che ha visto coinvolto ANIELLO D'URZO 53 enne marittimo di Torre del Greco morto la scorsa settimana in seguito ad un incidente verificatosi a bordo della nave "Repubblica di Roma" della Grimaldi sua compagnia di navigazione sulla quale si era imbarcato circa 5 mesi fa.
ANIELLO D'URZO dalle prime informazioni ricevute a seguito della tragedia descrivono l'incidente come un episodio accidentale secondo il quale, Egli sarebbe caduto da un altezza di dieci metri mentre era intento a ripulire dall'alto dell'alberetto il fuoribordo dell'imbarcazione.La drammatica caduta sarebbe stata causata dal cedimento improvviso di una fune che l'ho fatto precipitare in maniera scomposta tale da determinare la morte sul colpo, purtroppo infatti, sono risultati inutili tutti i tentativi di soccorso del medico di bordo e degli altri marittimi accorsi immediatamente sul posto dell'incidente.
ANIELLO D'URZO padre di 5 figli, tre nati da un primo matrimonio e due dal secondo lascia nello sgomento generale la sua famiglia per sempre dopo la dura vita di marittimo al quale ha dedicato con impegno e sacrificio ogni energia pur di assicurare sino ad oggi alla sua famiglia condizioni di vita dignitosa.
ANIELLO D'URZO era e rimane per tutti un lavoratore infaticabile capace di prove durissime sino al punto di restare imbarcato fino ad 11 mesi all'anno, sacrifici che oggi sono culminati nella più assurda e drammatiche delle conclusioni la sua tragica scomparsa. Per questo con forza e sdegno sia pur nel dolore della sua dipartita chiediamo che le indagini facciano chiarezza soprattutto rispetto alle condizioni generali di lavoro dei marittimi come LUI sottoposti ad orari e condizioni ormai non contemplate in nessun altro settore lavorativo moderno, ma anche di verificare se Egli per le operazioni che stava svolgendo fosse o meno adeguatamente equipaggiato, e se le misure di sicurezza a bordo erano veramente a norma, insomma si faccia un inchiesta di verità.
Tuttavia resta il rammarico e il dubbio che, sommati ad un enorme tristezza, ci portano ad aggiornare il tragico conteggio di caduti marittimi sul lavoro. Era evitabile questo tragedia? Probabilmente se le reiterate denunce e le segnalazioni dei marittimi fossero state prese nella dovuta considerazione da parte dell'"aristocratica" dirigenza delle OO.SS delle compagnie di navigazione e dalle stesse compagnie, forse oggi non saremmo stati costretti a piangere ancora una volta per un lavoratore marittimo, ANIELLO D'URZO.
Esprimiamo un sentito cordoglio alla famiglia di ANIELLO D'URZO prematuramente scomparso in questo tragico, ma purtroppo più volte denunciato ed annunciato, evento. A loro tutta la nostra vicinanza fraterna nel ricordo indelebile di un lavoratore marittimo che prima ancora era e resta un uomo vero, pronto ad ogni sacrificio per il benessere e la dignità della sua famiglia.

La Segreteria Generale ORSA MARITTIMA Sindacato marittimo
Via Nazionale, 77 - Torre del Greco
Tel. 081-8826398

http://www.sindacatoorsa.it/orsa_marittimi/10_04orsamarittimi.htm
e-mail orsamarittima@sindacatoorsa.it

Nicola Sannino


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