Natale 2003 senza luminarie

ID: 256 Intervento da: Luigi Mari - Email: gigiomari@libero.it - Data: lunedì 5 gennaio 2004 Ore: 00:57

Mio caro Angelo, non è Torre del Greco urbana che andrebbe illuminata, ma le nostre teste, quelle di noi torresi, e non solo. Se si continua così, retorica e qualunquismo permettendo, la nostra diverrà una Torre famosa, cioè di Babele. Vedi, non c'è da riflettere su questo o su quel colore politico, ma sulla vessazione ideologica epocale a cui viene sottoposto l'uomo, a cui, a mano a mano, la società toglie fino all'ultima gioia, per fare largo a paradisi fittizi, a dannose chimere senza sbocco. E' relativo che Torre sia o meno illuminata a Natale, il vero buio è quello che spazia nel nostro animo. Sarebbe ora che l'uomo si desse una regolata perché prenda la consapevolezza di essersi incamminato, appunto, in sentieri bui. Non è facile perché il problema è planetario, anche se essenzialmente occidentale.
Questa osservazione, che sembra trita retorica, è condivisa da tutti i torresi extra moenia, si evince dalle loro e-mail private che non posso pubblicare. La vecchia Torre del Greco "non spenta" esiste, pochi di noi lo sappiamo, essa è sparsa per il mondo, a Modena, a Bologna, a Milano, a Parigi, a Londra, a Toronto, a New York, eccetera. Migliaia di mirmicolanti lampadine colorate sulla sfera terrestre. Le ho viste la notte di Natale sul mappamondo del mio studio, forse. Le ha viste persino Dio, quella notte. Infatti dopo l'amen della mia solita preghiera serale mi ha risposto in dialetto torrese. O così ho creduto.
Tuo fratello in Torre: Luigi Mari