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Argomento presente: « TRA IL SERIO E IL FACETO »
ID: 2551  Discussione: TRA IL SERIO E IL FACETO

Autore: Nicola Sannino  - Email: sannicola2@yahoo.it  - Scritto o aggiornato: martedì 20 settembre 2005 Ore: 10:33

Ciao Luigi, e buongiorno a tutti.
Ho letto per la prima volta le varie interviste nella sezione "Personaggi anonimi" di cui Ti riporto il link
http://www.torreomnia.it/personaggi_anonimi/indice.html
Non sto qui ad imporre la mia opinione sul trascendentale. Il giudizio varia da individuo a individuo. Mi soffermo solo sull'esposizione dell'argomentazione. Qual'è stato lo scopo, tenendo in considerazione che in passato c'è stata una leggera polemica a riguardo da parte di chi vedeva nella cosa solo un offesa all'intelligenza dei lettori?
Inoltre desidero sapere se ci fosse eventuale "mascheratura" essa è a monte o a valle? In altre parole se bluff c'è, esso parte dall'intervistato o dall'intervistatore?
Nicola Sannino
 
 

ID: 2552  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: martedì 20 settembre 2005 Ore: 10:33

Mio caro Nicola,

ogni volta che scrivi Ti confondo con il mio caro amico Nicola Scognamiglio da Milano. Invece sei Nicola Sanninio. Chiariamolo.
Sin dagli albori del forum ho sopttolineato che tale piattaforma non fosse una chat o un blob, ma un luogo serio di scambio di opinioni costruttive. Che può anche fungere da luogo di evasione, è chiaro.
Chi non ha voluto faticare secondo quella impronta si è rifugiato dietro le quinte con la scusa di temere "Interventi fenomenologici", così sono stati ironicamente definiti i discorsi di rinnovamento rinunciano persino all'evasione. Nulla da eccepire. Rispetto profondamente volontà ed opinione di tutti.
Tu stesso hai detto che il giudizio dell'argomento trascendenza varia da persona a persona. Parlare di bluff è eccessivo perché qualsiasi cosa in Torreomnia, pur se fosse fittizia, è ideata a fin di bene.

L'identificativo 1231 del forum del 24 febbraio 2005, aggiornato in questi giorni per risposte al 19 settembre 2005 dice:
Io faccio letteratura sperimentale. Il padre ne fu James Joyce col suo straordinario "Ulisses", inventore del dialogo interiore, poi Pasolini, Gadda, e sempre più nello sventramento Henry Miller, Anais Nin eccetera eccetera.

Vedi http://www.stampatipografica.it/tipografia/scrittori_tipografi/wolf_web/set_fra_virginia_wolf.htm

Sono convinto che tutti sappiate di cosa sto parlando. Aggiungo che la letteratura sperimentale tende soprattutto a scuotere le coscienze, quello dell'autore per prima, a stupire, per sensibilizzare, per mettere l'interlocutore di fronte alle debolezze umane, agli errori costituzionalizzati, ai dogma socio-consolidati spesso incomprensibili secondo la logica comune, e soprattutto alla pseudo-moralità, al perbenismo bigotto e quant'altro. Questo chiede un prezzo: l'autobiografismo senza remore e senza limiti, anche se qualche riserva dolorosa è tollerata. Lo sventramento fino ad estremità tollerabili.
La letteratura sperimantale fa uso di tutte le forme di linguaggio figurato, è una metafora essa stessa. Quando non appare sotto la forma dichiarata di finzione, ma di messaggio reale allora può addirittura suggerire agli interlocutori gli estremi della paranoia.
Per questo, forse, ogni volta che mi si telefona mi si chiede: Stai bene, Luigi? Devo deludervi per tulle le volte che i miei messaggi vi hanno fatto pensare “Ma chisto nun sta bbuono c’’a capa”.
I parametri della sperimentazione sono attinti in massima parte dalla logica comune, lo sperimentatore li coordina e li redige e li esprime, e mette solo la sua creatività e l’inventiva che comunque si dipanano da una sorta di pathos creativo.
La letteratura sperimentale in questa sede è tosta, caustica, sconcertante: ma è una vera è propria fiction a braccio, estemporanea. Ma deve essere espletata nella più ampia lucidità e saviezza, altrimenti perde la sua essenza e il suo scopo.
L'intera sezione "Personaggi anonimi" si basa sulla letteratura sperimentale. Infatti per quanto quest’area vi è stata continuamente imbonita nessuno della comunità ha fatto un solo commento su di essa. Eppure nessuno ha dato per certo le cose straordinarie che nella detta area vengono rivelate. V'è una certa ricusazione per l'occulto, per il trascendentale, per il proibito (sesso) che si reagisce con l'indifferenza, con la fuga o con la teoria della scimmietta.
Concludo assicurando tutti che dietro vi è, sì, tutto un teatro progettuale, ma di estrema serenità e trasparenza d'intendi dove è escluso il dileggio, il ludico, e la goliardia gratuita.
E soprattutto le fondamenta della cosa in se sono: il rispetto, la stima e l'amore per la persona umana sulla base del desiderio profondo del cambiamento in bene secondo i parametri, ripeto, della logica e del buon senso comune di respiro planetario. Senza chiaramente nessuna pretesa e presunzione da parte mia.

Luigi Mari


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