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Argomento presente: « TEATRO AVANZATO TORRESE »
ID: 2723  Discussione: TEATRO AVANZATO TORRESE

Autore: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Scritto o aggiornato: martedì 1 novembre 2005 Ore: 18:21

DRAMMATURGIE ITALIANE CONTEMPORANEE
Un autore torrese.

Il teatro napoletano è rappresentato da

Ruggero Cappuccio nato a Torre del Greco nel 1964.

A partire dal 1988 l’autore ha attivato a Napoli un progetto che considera la drammaturgia il prodotto dell’incontro di attori, musicisti, scenografi, costumisti e pittori con lo scrittore e il regista. Questa sinergia creativa si è ben definita nel 1996 con la nascita di Teatro Segreto.
Delirio marginale, il testo pluripremiato e della consacrazione, è concepito come una partitura musicale in cui napoletano e veneziano, le due lingue della tradizione teatrale italiana, si intrecciano in armonia dialettica e artistica. Anche in Shakespea Re di Napoli la scrittura scenica risulta un crocevia di lingue, un labirinto di suoni e sensi. Il proposito di annullare il tempo e lo spazio per approdare ad un teatro ambientato nell’altrove, induce Cappuccio a confrontarsi con gli arcaici stilemi della classicità di area mediterranea, come in Edipo a Colono o nella riscrittura de Le Bacchidi plautine. La predilezione per atmosfere sospese tra sogno e memoria è la chiave di lettura per avvicinarsi al teatro di Cappuccio e per interpretare i lavori più recenti, come Lignea. I silenzi della memoria.

Fonte:
http://66.102.9.104/search?q=cache:kIHRxz9fAe8J:www.drammaturgia.it/recensioni/recensione2.php%3Fid%3D2088+notizie+di+Torre+del+Greco&hl=it&lr=lang_it

Palermo, 19 luglio 1992, ore 16 e 58: in via D'Amelio, 57 giorni dopo la terribile strage di Capaci che è costata la vita al giudice Giovanni Falcone, un'autobomba uccide il suo amico e collega Paolo Borsellino con tutta la scorta.

Lo spettacolo dell'autore torrese Ruggero Cappuccio (che a settembre ha debuttato al Festival Città Spettacolo di Benevento e in questi giorni ha cominciato la tournée con una serie di rappresentazioni alla Pergola di Firenze) racconta l'ultimo secondo di vita del giudice palermitano. Sospeso tra la vita e la morte, tra ricordo e allucinazione, tra sogno e realtà, Borsellino medita sulla sua sorte con amara ironia, pensa al destino della sua Sicilia, rivive episodi della sua infanzia.

Fin dall'apertura del sipario la scenografia proietta lo spettatore in una dimensione 'altra'. La scena è spoglia. Lo sfondo è costituito da teli azzurri, con un passaggio nel mezzo. Massimo De Francovich, che interpreta Borsellino, avanza con una giacchetta in mano. A poco a poco il suo personaggio sembra rendersi conto di quanto è accaduto (l'esplosione). Iniziano a riemergere memorie, lontane e vicine. La luce e lo sfondo della scena cambiano seguendo la successione dei pensieri e delle visioni.

De Francovich recita da solo, in italiano, ma il suo monologo si alterna all'apparizione di alcune presenze femminili che parlano un siciliano arcaico: un coro da tragedia greca, i cui interventi accentuano l'atmosfera onirica della pièce e sembrano suggerire che la morte è una fine che coincide con l'inizio: un ritorno al materno. Il loro lamento incarna sia quello delle donne vicine a Borsellino (la madre, la moglie, le figlie) sia quello di tutta una terra, la Sicilia, ferita dalla perdita di un eroe. All'eroismo del giudice corrisponde la dignità (che riecheggia quella di Antigone) di chi dovrà piangere il proprio caro senza un corpo da poter seppellire.

Lo spettacolo affronta un tema delicato senza cedere alla retorica o alla celebrazione, né sceglie la strada dell'indagine giornalistica o della denuncia esplicita. Cappuccio è interessato infatti alla ricostruzione psicologica della figura di Borsellino. Anche la scena che contiene maggiori riferimenti a 'fatti accaduti' - quando il protagonista sembra dimenticare di essere sul punto di morire e immagina di incontrare, nel Palazzo di Giustizia di Palermo, una lunga serie di personaggi uccisi dalla mafia - serve comunque a tratteggiare la personalità del giudice, la sua umanità, la fermezza delle sue scelte.

Il testo è stato composto dal nostro concittadino Cappuccio anche sulla base di colloqui con la famiglia di Borsellino, rappresentato come un eroe moderno che possiede la caratteristica fondamentale degli eroi del mondo classico: è consapevole, matematicamente certo che la sua battaglia lo condurrà alla morte e condivide questa consapevolezza con le persone che lo circondano più da vicino, come le donne della sua famiglia. Allo stesso modo in cui Andromaca è consapevole del destino che attende Ettore.

La messinscena, il coro e soprattutto la recitazione sobria ed elegante di De Francovich sottolineano questa idea di eroismo 'classico' e l'assoluta integrità di un uomo che nella vita, come esprime il gioco di parole del bel titolo dello spettacolo (e ultima battuta del testo), non disgiunse mai il suo essere uomo dal ruolo di giudice al servizio di un 'ideale' di Stato purtroppo troppo distante dalla realtà. "Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla, perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non piace per poterlo cambiare. Ho vissuto così: essendo stato Paolo Borsellino. Paolo Borsellino: essendo Stato".

Per maggiori notizie. Fonte:
http://www.drammaturgia.it/recensioni/recensione1.php?id=1619


 
 

ID: 2749  Intervento da: loffredo Carlo  - Email: carloloffredo@hotmail.it  - Data: martedì 1 novembre 2005 Ore: 18:21

“Fantastica…Mente Noi”
Venerdì 28 ottobre si è tenuta, presso la Villa Campolieto di Ercolano, la presentazione del cd musicale “Fantastica…Mente Noi”, un viaggio attraverso i sette anni di attività teatrale del Centro Diurno dal nome “Fantastica…Mente”.
Fortemente voluto dall’Unità Operativa di Salute Mentale del distretto di Portici ed Ercolano, diretto dal dottor Carlo Amati, il compact, curato e arrangiato dal maestro Giovanni D’Angelo, presenta sei tracce di indimenticabili classici del repertorio della canzone napoletana, e quattro brani inediti scritti da Giovanni D’Angelo. L’intento è quello di creare una testimonianza del lavoro svolto finora dagli oltre 50 “ragazzi” diversamente abili, dagli under 18 fino agli over 60, che hanno dato vita al laboratorio teatrale. Il cd intende essere uno sguardo al passato e uno al futuro, per migliorarsi. Una memoria prima di tutto per coloro che vi hanno partecipato, ma anche per quelli che in futuro parteciperanno. E, poi, perché no, per un pubblico, che si spera diventi sempre più ampio.
E, grazie alla sensibilità del comune di Ercolano, nella persona dell’Assessore con delega alle Pari Opportunità, la dottoressa Antonella Garzia, che si è detta “orgogliosa di offrire il patrocinio morale e materiale a questa manifestazione”, è stata scelta la cornice suggestiva della Villa Campolieto, per dare maggiore visibilità all’operato dei ragazzi del centro, coinvolgere massicciamente la cittadinanza, i media e le istituzioni, favorire l’integrazione e vincere il muro di diffidenza e di pregiudizio che accompagna questi ragazzi.

Nato nel lontano 1991 ad Ercolano, il centro UOSM ha conosciuto due traslochi. Nel 1998 la sede si è spostata a Portici, dopodiché, nel 2003, è tornata ad Ercolano, dov’è tuttora, in via Roma. Ed è proprio al centro che bisogna rivolgersi per ritirare il cd. Che, in quanto finanziato dall’Asl 5 di Napoli, non è in vendita, bensì è a distribuzione gratuita.
Il laboratorio teatrale, invece, è nato nel 1998, in tempi pionieristici, inizialmente affidato al buon senso e all’improvvisazione, poi, man mano, è cresciuto e si è qualificato, per merito del notevole contributo del Maestro Gianni D’Angelo. Ed il cd che ne è venuto fuori è, senza dubbio alcuno, un prodotto di qualità, non solo per l’impegno e la passione. All’inizio, infatti, i ragazzi erano timidi e spaesati, ma via via, grazie anche all’aiuto di alcuni esperti esterni, hanno superato qualsiasi ansia e paura ché - come dice il maestro D’Angelo – “quasi non volevano più uscire dalla sala di incisione”. Insomma, è stata una bellissima esperienza sia per gli operatori che per i ragazzi, i quali si sono dimostrati bravissimi al punto che potrebbero senza problemi coltivare le loro capacità con superba dignità, malgrado i loro handicap. Tuttavia, nel centro, oltre a quello teatrale ce ne sono tanti altri di laboratori: pittura, arte-terapia, coro, ceramica, nuoto, calcetto e cura della propria persona. Così, con il sottofondo delle 10 canzoni contenute nel cd, sono stati mostrati non solo spezzoni delle sette commedie originali messe in scena in questi sette anni, da cui sono desunte le canzoni, ma anche immagini di repertorio provenienti dalla sala di incisione e dai vari laboratori. E, a breve, è in programma, anche la presentazione di un libro che illustra il percorso del laboratorio di pittura dei ragazzi dell’Uosm. Noi, di certo, non mancheremo.
E voi, forza, che aspettate? Noi, voi, tutti, “Fantastica…Mente” insieme.

Riccardo Guerra - Fonte Ephemerides


ID: 2724  Intervento da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: lunedì 24 ottobre 2005 Ore: 12:50

TORRE DEL GRECO, DOPO L’ALLARME DEI GENITORI
Pullman a rischio: gita bloccata dai vigili

Stop a 110 boy scouts diretti a Roma per uno spettacolo teatrale di un autore torrese. La partenza su altri bus

Blitz in mattinata:
pneumatici «lisci»
pericoloso partire

I genitori chiamano, i vigili urbani rispondono all'Sos, organizzando un blitz.
Gita a rischio, ieri mattina, per oltre centodieci boy scouts che, diretti a Roma per il grande Giubileo del 2000, si sono dati appuntamento alle 7 in punto in corso Vittorio Emanuele: gli pneumatici degli autobus che avrebbero dovuto accompagnare i giovani del gruppo Agesci 1 nella Capitale, secondo gli agenti di polizia municipale, erano completamente lisci. Un pericolo per l'incolumità dei passeggeri che gli uomini del comandante Andrea Formisano arrivati sul posto a sorpresa, hanno notato senza troppe difficoltà riuscendo a bloccare i due pullman alla partenza. Un contrattempo a favore della sicurezza, che ha solo creato qualche disagio ai ragazzi che sono partiti con un'abbondante ora di ritardo sul cartellino di marcia.
Poca cosa a confronto degli incidenti che potrebbero invece essere causati proprio dalla cattiva manutenzione delle vetture noleggiate. «Non è un caso - dice il comandante dei vigili urbani, Andrea Formisano - se già da qualche tempo abbiamo avviato una vera campagna a favore della prevenzione. Non ci limitiamo solo a controllare: le ditte che si occupano di trasporti hanno l'obbligo di rispettare le più elementari regole imposte dal codice della strada e dal buon senso. Ma anche i cittadini-utenti possono avere un ruolo molto importante per scongiurare eventuali incidenti provocati magari da banali superficialità».
Parola d'ordine, dunque, è non fidarsi mai delle apparenze, esigere il massimo e, soprattutto, non risparmiare sulla sicurezza. Nasce così il decalogo della prevenzione.Un lavoro di squadra che permette alla polizia municipale di bloccare i pirati della strada e di tutelare la vita degli utenti, piccoli o grandi che siano. Una collaborazione tra le forze dell'ordine e i cittadini che da qualche mese è già in vigore nelle scuole. Ed è proprio da questa collaborazione che è nato il blitz di ieri mattina: un sopralluogo che ha permesso alla polizia municipale di firmare due contravvenzioni per violazione delle norme previste dal codice della strada e, soprattutto, di bloccare i pullman che avevano gli pneumatici lisci.
Tra giovedì e venerdì, infatti, i genitori di alcuni boy scouts per garantire maggiore sicurezza al viaggio dei ragazzi, con una semplice telefonata al comando di largo Comizi, hanno comunicato agli agenti data, luogo e ora di partenza. Tanto è bastato per mettere in moto la macchina dei controlli.
«Un semplice gesto di attenzione - conclude il comandate Formisano - che ha permesso di offrire una gita più sicura al gruppo di scouts e una giornata più serena ai genitori che aspettano a casa».

L'amministratore


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