ID: 2881 Intervento
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sabato 26 novembre 2005 Ore: 11:39
FILM REALIZZATO DA UN TORRESE
Il film realizzato da Gabriele Di Matteo di Torre del Greco, proiettato in occasione della rassegna 50/cinquanta, è un omaggio, delicato e accurato, a Georges Méliès e al suo capolavoro “Voyage dans la lune” del 1902. Nel capolavoro del regista francese, degli astronomi giungono a bordo di un razzo sulla luna (Viaggio sulla luna) scoprendo un mondo ghiacciato, scarno e spoglio, popolato di seleniti e di giganteschi funghi. Oltre alla descrizione delle meraviglie lunari, il film racconta delle avventure di questi uomini, dapprima catturati dalle seleniti, che, fuggendo, portano sulla Terra un esemplare alieno, consumandosi in peripezie su fondali oceanici, in cui sfilano pianeti e firmamenti impersonati da uomini e donne in costume. Nel film di Di Matteo, le Seleniti, come uscite dal vecchio film, si materializzano sulla spiaggia di Mr. Hulot (altra citazione ma questa volta a Jacques Tati e al suo “Le vacanze di Monsieur Hulot”) e da allora compiranno una serie di passaggi e spostamenti per raggiungere una sala espositiva dove avranno un incontro ravvicinato con opere dedicate a Marcel Duchamp. Le Seleniti si soffermano, in particolare, su due scatole nere che si vedono in primo piano, all’interno delle quali ci sono i 26 cammei fatti realizzare da Gabriele Di Matteo a Torre del Greco e che raccontano, in due fasi, la vita di Marcel Duchamp. La prima serie, è stata realizzata nel 1998 "La Vie illustrée de Marcel Duchamp, avec 12 dessin d'Andrè Raffray et 12 gravures di Pasquale Esposito"; la seconda serie è stata realizzata nel 2002 e la scritta indica "Marcel Duchamp, A Life in Pictures, illustrations by Andrè Raffray, carver shell cameos by Pasquale Esposito". Oltre alla proiezione in sala, Gabriele Di Matteo espone tre foto di scena del film, realizzate a getto d’inchiostro su tela, ritoccate ad olio. Anche questa è una citazione a Méliès e ai suoi fotogrammi colorati a mano: egli sperimentò tale tecnica facendo dipingere ogni immagine a mano in laboratorio ottenendo, così, effetti veramente originali e anticipando gran parte delle magnifiche follie che il cinema ci ha in seguito regalato.
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ID: 2880 Intervento
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sabato 26 novembre 2005 Ore: 11:38
BRUNO DI BELLO Bruno Di Bello e' nato a Torre del Greco il 10 maggio 1938. Nel ‘58 frequenta ancora l’Accademia di Belle Arti di Napoli ma gia' espone e, con Biasi, Del Pezzo, Fergola, Luca e Persico, forma il 'gruppo ‘58' Il suo lavoro si distacca da quello dei suoi amici per un riferimento ad un'arte segnica, astratta, piu' vicina ad esperienze di azzeramento della pittura. Nel ‘62 prima mostra personale alla Galleria 2000 di Bologna, nel '66 espone a Napoli alla Modern Art Agency di Lucio Amelio ed incomincia ad usare la fotografia come proprio mezzo di realizzazione artistica. Nel'67 si stabilisce a Milano, ed il suo studio diventa una grande camera oscura dove, in grandi tele fotografiche sperimenta tutta una serie di riletture dell’esperienza delle avanguardie storiche e di rivisitazioni dei propri miti artistici (Klee, Duchamp, Man Ray e i costruttivisti russi) sviluppando cosi' un’idea di arte come riflessione sulla storia dell’arte e delle avanguardie. Espone per la prima volta da Toselli nel ‘69 e nel ‘70 alla galleria Bertesca di Genova. Nel ‘71 espone allo Studio Marconi un’istallazione composta di 26 tele fotografiche con la scomposizione dell’alfabeto e prosegue poi ad elaborare opere in cui parole/concetto si scompongono e ricompongono animando un gioco di dispersione e ritrovamento di senso. Da Marconi espora' anche nel ‘74, nel ‘76, nel ‘78 e nell’81. Altre sue personali sono quelle del ‘74 Art in Progress a Monaco ed alla Kunsthalle di Berna, nel ‘75 all’I.C.C. di Anversa e alla galleria Plurima di Udine, nel ‘77 alla galleria Lucio Amelio di Napoli . Alla fine degli anni ‘70 le sue tele fotografiche da analitiche diventano sintetiche: grandi segni neri si accampano su fondi bianchi realizzando una elementare scrittura di luce. Espone questi lavori nel ‘78 alla galleria Rondanini di Roma e nell’estate ‘80 realizza un grande lavoro per il Festival di Spoleto. Altre tele fotografiche sono realizzate negli anni ‘80 giustapponendo figure umane ed oggetti che proiettano le loro ombre sul materiale fotografico sviluppato poi con grandi pennellate. E’ di quel periodo l’”Apollo e Dafne nel terremoto” eseguito per la collezione “Terrae motus” allestita da Lucio Amelio ed esposta a ParigiPalais Royale, ed ora in permanenza presso la reggia di Caserta. Altre sue opere sono state acquisite dal museo Boymans di Rotterdam, dalla Galleria d’arte contemporanea di Parma, dal museo Rufino Tamayo di Mexico City e dal museo di Dortmund. Dagli anni ‘90 dirada le sue apparizioni in pubblico e si dedica allo studio delle nuove tecnologie operando ricerche come grafico e fotografo digitale. Espone per la prima volta i risultati di queste ricerche alla galleria Gio' Marconi nell’ Aprile 2003, e nel 2004 alla galleria Plurima di Udine.
Inaugurazione: 25 Novembre, ore 19 Dal 26 novembre al 20 dicembre 2005
Fondazione Morra Palazzo dello Spagnuolo Via Vergini, 19 (Napoli)
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ID: 2868 Intervento
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mercoledì 23 novembre 2005 Ore: 21:46
MARIA GRAZIA MOSCA Nata a Torre del Greco (Na) il 30/09/1984 OBIETTIVI Possibilità di formazione e crescita professionale nel settore musicale ed artistico (canto, teatro, spot pubblicitari, presentazione spettacoli, showgirl), non precludendo altri settori lavorativi, grazie alle spiccate doti di predisposizione ai contatti interpersonali. ESPERIENZE PROFESSIONALI • Dal 1998 Piano-bar e karaoke nei locali della Campania; • 1999 - Partecipazione agli stage “Voci e Volti nuovi. Musica e Spettacolo” a Castrocaro Terme (Fo); • 1999 - 2° Class. “2° Festival della Canzone Classica Napoletana” di Castellammare di Stabia (Na); • 2000 - Incisione Cd dal titolo “Un battito d’ali”, con dieci brani inediti; Prod. e Distr. “Megaride Sound” - Studio di registrazione “Music Box Studio” • 2001 - Partecipazione allo stage per le selezioni nazionali del “Festival di Napoli” in qualità di interprete canora; • 2001 - Premio “Miglior Testo” alla II° Rassegna Canora “Città delle Acque” a Castellamare di Stabia; • Partecipazione agli stage dell’”Accademia di Sanremo” in prov. di Milano • 2002 - Contratto con l’agenzia teatrale A.T.A.F di Antonio Fusco in qualità di showgirl; • 2003 - 1° Class. al Premio “Mia Martini” a Montesarchio (BN); • 2003 - 3° Class. al Premio Nazionale “Torrino d’argento” a Cellole (CE); • 2003 Rinnovo contratto con A.T.A.F. ; • 2003/04 Frequentazione della “Dance & Music School” di Pozzuoli (NA); • 2004 Rinnovo contratto con A.T.A.F. ; • 2005 Rinnovo contratto con A.T.A.F. ISTRUZIONE 2003/04 Istituto I.P.I.A. Castellamare di Stabia (Na) • Qualifica di operatrice di moda 2005 I.T.C. e per G. “Pantaleo” Torre del Greco (Na) • Iscritta al IV anno di Ragioneria - Studio di musica classica; canto e pianoforte dal 1992 al 1997 con prove superate a fine corso; - Lezioni di solfeggio con buoni risultati; - Nel 1998 studi per musica leggera; INTERESSI Canto, musica, recitazione, spettacolo, ……………
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ID: 2830 Intervento
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lunedì 14 novembre 2005 Ore: 15:22
BARSCIGLIÉ Giuseppe.
Nato a Torre del Greco (NA) nel 5 maggio 1951. Ha vissuto trentasei anni a Sorrento ultimando gli studi all’Istituto d’Arte, all’Accademia di Belle Arti di Napoli ed all’Università di Roma. Durante la sua carriera artistica ha avuto validi insegnanti nel campo della pittura quali il padre Raffaele, scenografo ufficiale di Eduardo De Filippo dal 1949 al 1970, Renato Guttuso, Carlo Carrà, Pietro Annigoni ed altri artisti contemporanei. Oggi è insegnanti di Arte della Grafica Pubblicitaria e Marketing delle vendite. Nonostante lavori come progettista architettonico per arredamenti d’interni, preferisce il ruolo interpretativo artistico che svolge nel suo studio di pittura a Firenze.
Ha partecipato con successo sia di critica che di pubblico a numerose mostre. Ecco alcune delle quali in cui è stato premiato: Premio Casciaro -1968, Festival di Napoli-1968, Prima quadriennale Europa 1968; Circolo D.Morelli 1968; Prima Biennale d'Arte Sacra Torre Annunziata1968, Seconda biennale d'Arte Sacra Sorrento 1968; Galleria "Verrite"S.Margherita Ligure 1968; Prima estate livornese 1968; Premio Vado Ligure 1968; Premio "Masaccio" Firenze 1969; Premio S.Marco di Venezia 1969; Prima quadriennale per i giovani pittori Roma 1969; Maggio di Bari 1969; Premio "Michetti"1969; Premio La Spezia 1969; Premio Terni 1969; Premio Bologna per le nuove leve d'Arte 1969; Premio bozzetto Vesuviano 1969; Secondo premio Ass.Madonna dell'Arco 1969; Premio Vado Ligure 1969; Premio Milano 1969; Premio settimana automobilistica di Napoli 1970; Premio Milano 1970; Premio De Nittis Barletta 1970; Premio il Naviglio d’oro 1971; Premio giovani italiani a Milano 1972; Premio Città di Milano 1973; Premio Vado Ligure 1973; Premio Vado Ligure 1974; Premio De Nittis Barletta 1974; Premio Scarlini 1970. Suoi dipinti e sculture sono di proprità del Rotary Italia, Lyon’s Club, piccoli Musei e molte sedi comunali, Assessorati e Scuole, Ministeri e Provveditorati. Hanno scritto di lui tra gli altri: Carmine Capasso, Raffaele Anatriello, Sossio Vitale, Nicola Pezzella, Saverio Armenio, Francesco Capasso, Raffaele Manzo, Antonio Saviano, Luigi Del Prete, Domenico Liguori
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