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Argomento presente: « IMPRENDITORIA DELLE DONNE »
ID: 2860  Discussione: IMPRENDITORIA DELLE DONNE

Autore: Mari virna  - Email: info@totteomnia.it  - Scritto o aggiornato: domenica 20 novembre 2005 Ore: 23:43

L’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco protagonista del Programma Operativo Nazionale

P.O.N. 2005, il progetto che passa il testimone dell’imprenditoria alle donne

L’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco è coinvolto in una lodevole iniziativa che avrà un sicuro impatto sugli studenti che si preparano ad essere gli imprenditori di domani.
Il progetto è il P.O.N. 2005 (Programma Operativo Nazionale), cofinanziato dal MIUR e dalla Comunità Economica Europea, si inserisce in una più ampia iniziativa volta al sostegno e all’incentivazione dell’imprenditoria femminile nell’ambito dei programmi per le Pari Opportunità. “Abbiamo bisogno che la figura della donna acquisti il valore che merita nell’imprenditoria locale” afferma la professoressa Giovanna Franchetti, docente di italiano e storia presso l’istituto e referente per le Pari Opportunità. Il P.O.N. si articola come un mini master dal nome “Comprendere e Intraprendere” e vede coinvolti in attività extra- curriculari 30, tra ragazze e ragazzi, che frequentano il terzo e il quarto anno dell’istituto. “Abbiamo preferito che il corso fosse misto - spiega la professoressa Fianchetti - per dare uno stimolo di apertura mentale anche ai ragazzi che in futuro si troveranno a competere sul mercato con le donne”.
Lo scopo di questo progetto è soprattutto la valorizzazione della differenza di genere, con particolare riguardo al ruolo subalterno e di supplenza che da sempre la donna ha nelle imprese artigianali di incisione della pietra dura e dei cammei. Gli studenti impareranno quindi a rapportarsi all’importante ruolo che la comunicazione svolge nell’ambito lavorativo e, nella parte finale del corso, fonderanno una vera e propria impresa, con le sue formule e risorse legislative. Questa simulazione d’impresa avrà sbocco in una mostra-mercato che vedrà esposti i manufatti degli studenti e dei docenti. La creazione di un marchio d’impresa e la produzione di un catalogo in inglese e in italiano completeranno il percorso formativo.
“Non si può affermare che un territorio impiega tutte le sue risorse se non si prende in considerazione lo sviluppo dell’imprenditoria femminile” conclude la professoressa Franchetti.

Raimonda Granato - Fonte ephemerides
http://www.ephemerides.it/home/default.asp

 
 

ID: 2861  Intervento da: Mari virna  - Email: info@totteomnia.it  - Data: domenica 20 novembre 2005 Ore: 23:43

CAMPANIA- IMPRENDITORIA FEMMINILE: FINANZIAMENTI PER OLTRE 1.000 IMPRESE

(ITALIAN NETWORK)

Approvate dalla Giunta Regionale della Regione Campania le graduatorie relative alla legge 215/92 (IV bando, annualità 2001) per l'imprenditoria femminile.
Favorire la creazione e lo sviluppo di attività economiche tra le donne, nei diversi settori produttivi: questo l'obiettivo perseguito.
5.629 le richieste di agevolazione pervenute negli scorsi mesi presso gli uffici dell'Assessorato della Regione Campania.
4.978 (l'88%) sono risultate positive all'istruttoria bancaria, 651 (il 12%) hanno avuto esito negativo.
Complessivamente sono state ammesse al finanziamento 1.087 imprese, di cui 7 operanti nel settore agricolo, 357 nel manifatturiero, 714 nel settore dei servizi, turismo e commercio.
Il provvedimento ha attivato occupazione per circa 5.000 unità, di cui 4.200 donne.
"Un incremento suscettibile di un aumento ulteriore se l'Unione Europea darà il parere favorevole per l'utilizzo di altri 15 milioni di euro per il Turismo, che consentirebbe di finanziare oltre 200 imprese, creando occupazione per altre 2000 unità": è quanto detto dall'Assessore alle Attività Produttive della Regione.
La Campania ha finanziato il bando per 70 miliardi a valere sui fondi POR misura 4.2 (settore manifatturiero servizi), per 29 miliardi sul POR 4.5 (turismo) e per 6 miliardi a valere sui fondi regionali della 215.
Pari ad 84 miliardi i finanziamenti statali.
L'istruttoria delle domande è stata affidata dalla Regione Campania a 5 importanti istituti bancari, che hanno cooperato con il Ministero delle Attività Produttive per la gestione della legge 215/92.



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