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Argomento presente: « Un pensiero sull'amore » | ||||||
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ID: 2997 Intervento
da:
virnapaola mari
- Email:
virnapaola@hotmail.com
- Data:
giovedì 13 aprile 2006 Ore: 12:18
...allora benvenuti pako e simplicio... |
ID: 2996 Intervento
da:
simplicio cataratta
- Email:
pako78@msn.it
- Data:
giovedì 13 aprile 2006 Ore: 11:23
Buongiorno sono Pasquale, o meglio Pako figlio di Simplicio mi e' molto piaciuta l osservazione di Salvatore sull amore ed anche la praticita' del pensiero di Francesca Mari sono molto contento di poter scrivere in questa community, sopratutto stando cosi lontano da torre del greco che conosco non benissimo direi. tanti saluti e auguri di buona pasqua a voi e alle vostre famiglie. forza la turris |
ID: 2995 Intervento
da:
Francesca Mari
- Email:
stelle_di_stelle@hotmail.com
- Data:
giovedì 13 aprile 2006 Ore: 10:13
Salvatò, pensare troppo fa male, effettivamente è meglio vivere (magari anche il piacere della nutella, senza esagerare perchè fa male anche quello!) perchè spesso si perde troppo tempo a trastullarsi coi pensieri, ambendo chissà a quali conclusioni senza rendersi conto che le risposte risiedono proprio nelle cose più semplici e più vicine a noi... |
ID: 2993 Intervento
da:
Alessandra M
- Email:
aleblondie@hotmail.com
- Data:
mercoledì 12 aprile 2006 Ore: 23:24
...ke dolci parole ,è vero..l'amore intontisce!!!!nel bene e nel male!! |
ID: 2992 Intervento
da:
Salvatore Scala
- Email:
salscala@hotmail.it
- Data:
mercoledì 12 aprile 2006 Ore: 21:11
Penso, che la tua risposta sia ben data al punto giusto,non sò se a volte bisogna pensare come tu dici, oppure evitare il tutto e affogarsi in un bicchiere di nutella, cmq grazie x la risposta mi è piaciuta molto, diverse sono le parole, gli avvenimenti che ci portano a pensare a ciò che ho scritto "un pensiero sull'amore", ma troppe sarebbero le risposte e in un certo senso anche ambigue, purtroppo nulla è in nostro potere x capirle, possiamo solo ipotizzare |
ID: 2984 Intervento
da:
Francesca Mari
- Email:
stelle_di_stelle@hotmail.com
- Data:
mercoledì 12 aprile 2006 Ore: 12:57
Ciao Salvo, anche se ti conosco appena, ti reputo una persona molto dolce e a modo, dunque non prendere come un fatto personale il tono un po’ aspro della mia risposta a questa discussione. In realtà, premetto, è un argomento talmente immenso che non si può esaurire in poche battute ( e con questo mi ripropongo di essere sintetica… per quanto me lo concede la mia natura analitica). La tua osservazione, per quanto molto tenera, ha un taglio, direi, catechistico: “amiamoci tutti”, “Dio vuole la pace e non l’egoismo” etc. etc. Espressioni che appartengono alla morale cattolica e che da sempre, non solo oggi ( tu sottolinei che il mondo “oggi” è dominato da mali come la rabbia e l’egoismo) cercano di ripristinare un ordine nel caos dell’universo… si il caos… proprio questo è il punto! Lo stadio naturale dell’uomo è questo, poi sono subentrate fedi e congetture a cui i più si sono attaccati (ben per loro!) per superare dubbi e incertezze. Ma alla base rimane quello… e anche e soprattutto nell’amore: il termine più speculato fin dalla notte dei tempi. Ma quando se ne vuole capire davvero l’essenza si brancola nel buio più assoluto… parlo di amore in senso lato. Perché? Perché quante persone sarebbero realmente disposte a sacrificare “se stesse” per gli altri? Quante offrono un amore disinteressato senza anelare a nulla in cambio? Non parlo solo di tornaconto materiali ma anche spirituali come gratifiche, conferme, risposte. Dunque, e qui rischio di annoverarmi nella categoria dei pessimisti convenendo con l’allegro amico “Giacomino Leopardi”, anche l’amore è espressione di egoismo (il più delle volte, aggiungerei) forse perché in questo modo l’uomo cerca di superare il caos che ha dentro. E l’egoismo e la rabbia non sono parole moderne ma sono insite nella natura dell’uomo insieme, ovviamente, ai buoni sentimenti. “Nell’uomo c’è il bene e il male” riconsidera Friedrich W. Nietzsche, alla fine dell’800, sulla base di teorie risalenti all’origine del pensiero e nulla è nuovo, nemmeno le crisi che crediamo appartenere solo ai nostri tempi. Oggi, è vero, c’è l’informatizzazione che rende tutto alla portata di tutti palesando un’umanità allo sfascio. Ma io credo che, con le dovute differenze epocali, i sentimenti dell’uomo, e le dovute conseguenze, siano sempre gli stessi e che lascino spazio ad una serie di quesiti irrisolti che rimarranno tali fino al persistere dell’umanità. Ops, mi sono un po’ troppo dilungata, per caso? Opperbacco!!! |
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