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Argomento presente: « 3 MARZO 600 MORTI-30 TORRESI » | ||||||
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ID: 8275 Intervento
da:
salvatore argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
- Data:
domenica 2 marzo 2008 Ore: 14:28
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ID: 8273 Intervento
da:
salvatore argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
- Data:
sabato 1 marzo 2008 Ore: 11:22
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ID: 8262 Intervento
da:
Cosimo CANFORA
- Email:
cosimoblanc@hotmail.fr
- Data:
giovedì 28 febbraio 2008 Ore: 22:36
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ID: 3037 Intervento
da:
Francesca Mari
- Email:
stelle_di_stelle@hotmail.com
- Data:
mercoledì 19 aprile 2006 Ore: 13:47
Il disastro di Balvano costituisce una grande piaga per la nostra storia post-bellica, sia per le dinamiche che per i risvolti e la cosa più triste è che a sessantadue anni di distanza (3 marzo 1944-3 marzo 2006) ancora troppe ombre incombono su un evento di tale entità. Ancora non è chiaro, per esempio, il numero dei morti. I primi atti ufficiali li facevano oscillare tra i 429 e i 521. Ultime ricerche hanno fatto salire il numero a 600 ritenendo che "delle centinaia di morti che furono sepolti, quasi 200 non furono identificati” E io credo che, se è vera questa ipotesi, quei duecento corpi meritino un ricordo… O ancora, non sono affatto chiare le cause dell’incidente. Qualcuno le attribuisce alla scarsa qualità del carbone, altri ad una mancato coordinamento tra i vari macchinisti. Ma per cercare di non commettere più lo stesso errore, bisogna prenderne coscienza? Perché tanti buchi neri? Forse perché allora, come accade ancora oggi, qualcuno ha preferito tacere errori e leggerezze “di una burocrazia sommaria” di cui sono sempre e comunque i civili e gli innocenti a pagare lo scotto. Una condizione, dunque, che riguarda da vicino anche chi non ha vissuto in prima persona questa tragedia, come noi giovani. Per questo io vorrei mostrare tutta la mia ammirazione per il gruppo “Treno di Luce” che da anni cerca di far luce su questa storia, sia per una degna commemorazione delle vittime, a cui mi associo, sia per cercare di impedire, attraverso la ricerca e la consapevolezza, che alcuni tipi di errori fatali non si commettano più. A tal proposito ripropongo uno stralcio di quello che è un po’ il manifesto del gruppo, che ci fa riflettere e comprendere quanto la storia, anche se lontana, pesi su di noi più di quanto pensiamo: IL DRAMMA FERROVIARIO DEL 3 MARZO 1944 FA PARTE DI UNA CATENA DI EVENTI FUNESTI CHE SI PROLUNGANO NEL TEMPO ED ARRIVANO FINO AI GIORNI NOSTRI. ERRORI UMANI, CATTIVA GESTIONE AMMINISTRATIVA,LEGGEREZZA, COMPROMESSI,TALVOLTA MANIPOLAZIONI INCONFESSABILI ED ALTRI FATTORI, CREANO LE CONDIZIONI DI INSICUREZZA CHE TUTTI BEN CONOSCIAMO. NON VOGLIAMO PIU' CONSEGNARE I NOSTRI CARI AD UN SISTEMA FERROVIARIO CHE SPESSO CE LI RENDE DENTRO UNA BARA. DELLE SCUSE E DEL CORDOGLIO DELLE VARIE AUTORITA' NON SAPPIAMO CHE FARCENE. PROPONIAMO CHE QUELLA DEL 3 MARZO DI OGNI ANNO VENGA SIMBOLICAMENTE RICORDATA QUALE DATA PER LA MEMORIA COLLETTIVA, DA CUI PARTIRE PER CREARE DELLE CONDIZIONI DI CRESCITA CIVILE E DI MAGGIOR RISPETTO DELLA VITA DEICITTADINIDEL NOSTRO PAESE. FINTANTO CHE TALE GIORNO NON DIVERRA' TEMPO DI MEMORIA, TUTTI NOI LO INDICHEREMO QUALE GIORNO DELLA DIMENTICANZA. http://italy.indymedia.org/news/2006/02/991245.php http://www.antiarte.it/trenodiluce/index.htm MARI FRANCESCA della redazione |
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