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Argomento presente: « LA PASQUA INUTILE »
ID: 3018  Discussione: LA PASQUA INUTILE

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: giovedì 5 aprile 2012 Ore: 14:01

Abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.

Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso, più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere. Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.

Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.

Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi.

Scriviamo di più, ma impariamo meno. Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.

Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni.

Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte.

Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.


 
 

ID: 3055  Intervento da: simplicio cataratta  - Email: pako78@msn.it  - Data: venerdì 21 aprile 2006 Ore: 06:53

Ti ringrazio Luigi per la tua risposta esauriente.
provvedero' a lasciare i miei dati

a dopo
ciao


ID: 3053  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: giovedì 20 aprile 2006 Ore: 19:35

Amico mio,

un'anagrafe come la tua quanto meno desta curiosità. Viene scambiata per pseudonimo o suggerisce l'idea dell'eccentricità voluta. Ma io sono ottimista coatto e la metto sul piano della simpatia e della casualità.
Il discorso di questa mia proposta di discussione che ha tutte le sembianze di un decalogo biblico in chiave moderna, quindi retorico e trito, ha un'attualità impressionante che ha il solo scopo di farci riflettere, non si spera di più.
Non c'è nessun tono scolastico mimetizzato. Le problematiche suddette, che sono rimbalzate nella storia tra corsi e ricorsi, sono antichissime, mai però soggiaciute, come oggi, sotto il giogo di paroloni come civiltà e democrazia. E sono proprio quelle problematiche che rivelano che questi termini solenni in pratica sono camuffati.

Scrivi:
ma non e' forse questo quello che l' uomo ha sempre voluto,
per cui l uomo si e' sempre combattuto?

é vero, l'ho appena ammesso.

Scrivi:
da giovane ricordo frasi ripetute in tutte le classi in cui andavo, ''' noi siamo i giovani del futuro , siamo noi che dobbiamo cambiare le cose''' ma non e' facile quando i nostri genitori hanno tramutato il tutto cosi radicalmente nel 68, quando loro cresciuti (e a ragione) hanno alimentato nella loro nuova generazione idee di benessere continuo.

La storia ricorda molti '68. La politica e la filosofia sono condizioni molto variabili nello stesso individuo a secondo della posizione sociale che investe.
Il senso di colpa della procreazione da parte dei genitori post-bellici ha reso inetti molti figli, malgrado le possibilità di studio ed informazione negati loro all'epoca.
Quindi si tratta di fattori endogeni e non esogeni. Una questione chimico-elettrica-idraulica di cui è composto il corpo umano. 95 persone su cento oggi muterebbero ideologia passando dalla povertà alla ricchezza. Il cinque per cento rifiuterebbe ricchezza, potere e quant'altro come Cristo nell'Orto degli Ulivi. Ma non per prescelta divina, ma perché i neuroricettori del cervello che determinano le idee o ideologie che dir si voglia, girano a carosello e determinano la "fermezza" la fedeltà ideologica, l'eroismo, l'altruismo laico o cristiano. Quando i neuroricettori non fuoriescono si parla di "fissazioni" altrimenti detti nella fattispecie "partitopresismi".

Srivi:
certo non e' colpa loro, ma e' colpa dei corsi e ricorsi storici, finita la guerra, la second guerra mondiale, c'era da aspettarselo.
come quando fatta l europa ci si doveva aspettare che l asia stesse crescendo.
ma la speranza di poter cambiare, di poter migliorare , di potersi sforzare per un mondo migliore, c'e' sempre e va sempre riveduta e percorsa.
ma se il semaforo e' rosso e ci si e' gli unici a fermarsi mentre gli altri passano , raggiungeremo mai la nostra strada e un posto dove parcheggiarci e riflettere????

Una volta il "mondo-potere" si chiamava Roma. Ancora prima Atene. Quindi Europa, America, fra 20 anni Cina, e così via.

Non ci sarà mai pace "mai la nostra strada e un posto dove parcheggiarci e riflettere????".

Luigi Mari

P. S. Ti prego darmi del Tu e se puoi manda una tua foto e dati sommari per la bacheca. Sei intelligente e istruito, sei importante per il forum. Inoltre sembra che non avverti crampi alle dita quando scrivi...





ID: 3048  Intervento da: simplicio cataratta  - Email: pako78@msn.it  - Data: giovedì 20 aprile 2006 Ore: 05:45

si ha ragione sign Amministratore

ma non e' forse questo quello che l' uomo ha sempre voluto,
per cui l uomo si e' sempre combattuto?

da giovane ricordo frasi ripetute in tutte le classi in cui andavo,
''' noi siamo i giovani del futuro , siamo noi che dobbiamo cambiare le cose''' ma non e' facile quando i nostri genitori hanno tramutato il tutto cosi radicalmnete nel 68, quando loro cresciuti ( e a ragione) hanno alimentato nella loro nuova generazione idee di benessere continuo.
certo non e' colpa loro, ma e' colpa dei corsi e ricorsi storici, finita la guerra, la second guerra mondiale, c'era da aspettarselo.
come quando fatta l europa ci si doveva aspettare che l asia stesse crescendo.
ma la speranza di poter cambiare, di poter migliorare , di potersi sforzare per un mondo migliore, c'e' sempre e va sempre riveduta e percorsa.
ma se il semaforo e' rosso e ci si e' gli unici a fermarsi mentre gli altri passano , raggiungeremo mai la nostra strada e un posto dove parcheggiarci e riflettere????

ciao


ID: 3044  Intervento da: virnapaola mari  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: mercoledì 19 aprile 2006 Ore: 19:11

...Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa...
Questa è la frase che mi ha colpita di più nell’intervento del ”leone in letargo”…perché mi ha fatto sentire come imprigionata nella trappola della “modernità”.
Questo è il mio commento, volutamente breve perché dilungarsi significherebbe ammettere che in quest’epoca abbiamo fallito, abbiamo sbagliato tutto…e la cosa mi rende troppo triste…
Qualcuno di voi ha questo coraggio?


ID: 3020  Intervento da: russo massimo  - Email: Massimorussom@libero.it  - Data: sabato 15 aprile 2006 Ore: 15:22

Ho letto da sempre il forum Torreomnia, ma non mi iscrivevo perché questo salotto elettronico era frequentato da persone mature che giravano troppo intorno a problemi esistenziali.
Oggi è entrata una folata di giovinezza, e mi è venuta la voglia di partecipare, ma haimé noi giovani, come al solito, trattiamo solo argomenti frivoli e d'evasione.
La via di mezzo l'ha determinata l'intervento del vecchio leone amministratore con questa proposta di discussione che fa davvero riflettere.
Insomma sforziamoci a non produrre solo qualunquismo, retorica e frasi fatte. Si può discutere di cose serie anche senza l'ausilio degli "strizzacervelli".
Questa proposta di discussione del vecchio leone in letargo andrebbe valutata e discussa.
Un bacio a tutti
Massimo


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