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Argomento presente: « LA NOTTE BIANCA A TORRE » | ||||||
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ID: 3058 Intervento
da:
Francesca Mari
- Email:
stelle_di_stelle@hotmail.com
- Data:
venerdì 21 aprile 2006 Ore: 12:48
Non posso contraddire, caro zio, la tua veritiera analisi dei fatti, dettata come al solito, da una profonda cultura unita ad una consistente esperienza di vita che sicuramente ti rendono più consapevole della realtà rispetto all’ingenuità con cui spesso noi giovani ci rapportiamo ad essa. E’ vero! In linee generali Torre, come dici tu, è “cultrice” dell’ozio, degli oggetti firmati, delle mode, delle uscite in massa etc. E sono soprattutto i giovani di oggi, la maggioranza, che con i loro vizi e vezzi esprimono questo benessere palese, ma troppo spesso celato dietro al velo della lamentela e del “piangersi addosso” tipico di questo popolo. Ma non posso e non voglio credere che le “generalizzazioni” facciano bene! Non tutti noi giovani, per fortuna o “sfortuna”, possiamo permetterci questo tenore di vita, e vivere di luce e “ricchezze” riflesse. Non tutti sguazzano nel benessere fin dalla nascita, a molti di noi è stato inculcato, per cause di forza maggiore, e non per incapacità dei genitori di accontentare i figli, il senso del sacrificio e anche della rinuncia, sebbene si sia cercato, coi tempi d’oggi, di renderli indolore. Oggi tutti si laureano, è vero! Ma non tutti vogliono gravare sulle spalle dei propri genitori. Molti lavorano, accettando anche i lavori più umilianti, per cercare di contribuire , anche se in minima parte, alle ingenti spese che richiede questo traguardo non alla portata di tutti. Per questo spesso ritardano gli studi. E, intanto, seguono i propri sogni e le proprie passioni dispensando, magari, le proprie energie intellettuali a servizio di approfittatori che poi di concreto non ti fanno vedere nulla. Se non ti fai il “mazzetto tanto” (scusate!) a portare piatti o pacchi pesanti, sta sicuro che qualche spicciolo non lo vedi! Non tutti possono permettersi di entrare nei negozi in voga ( dove un jeans, vergognoso!, lo paghi € 300, co’ sti soldi, pensi, si pagherebbe un affitto mensile!) e molti si alzano alle sei del mattino per sperare in qualche affare a qualche mercatino. A volte nei negozi non ci entrano mai… Non tutti passano le notti nei pub o buttati nei luoghi di ritrovo. Molti, ancora oggi, possono ritirarsi tardi solo a Capodanno… se tutto va bene. E magari, per scelta, preferiscono adagiarsi “tra le braccia di Morfeo” anziché perdere tempo inutile. Quindi voglio credere che non tutti leggano nella “Notte Bianca” un motivo in più per “oziare e far casino” ma molti siano fieri di assistere al programma artistico preparato da Gigi Di Luca, un personaggio, un artista torrese che come te, come il giudice Frangione ed altri costituiscono, per noi giovani, degli esempi per il loro instancabile operato. |
ID: 3056 Intervento
da:
Serena Mari
- Email:
sery_mari@hotmail.com
- Data:
venerdì 21 aprile 2006 Ore: 10:54
Caro padre amministratore con il tuo post mi viene da dire: "La lingua batte dove il dente duole". Come al solito si sceglie la via più facile, come fanno i politici. Molta critica o polemica e poche proposte o consigli. La moderatrice |
ID: 3054 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
giovedì 20 aprile 2006 Ore: 23:24
"...e così Iddio creò il giorno per lavorare e la notte per riposare... " E' andata così per migliaia d'anni, ma oggi il tempo libero di giorno non conta; passare la notte nei pub, a casa degli amici a giocare a carte, scorrazzare in auto fa tendenza. Alle iniziative individuali si aggiungono le istituzioni con le notti bianche. Il lavoro, la scuola possono aspettare, si possono procrastinare. E le teste sono sempre più vuote e confuse. Il bioritmo collettivo cambia come una mutazione di fuso orario intramoenia, i visi sempre più pallidi per l'accumulo di tossine non smaltite col sonno. Ma c'è chi pensa che la Notte Bianca è un grande incontro di esperienze e culture che travalicano i confini, superano gli steccati, uniscono le persone e le nazioni; quest'anno, a due settimane dall'evento romano, Parigi e Bruxelles celebrano la loro Notte Bianca il 1 ottobre. Parigi, in particolare, conferma la sintonia con Roma nel consolidare un gemellaggio che in questi anni ha prodotto un proficuo scambio culturale e che vede per l'edizione 2005 della Notte Bianca una reciproca ospitalità: l'artista italiano David Monacchi sarà presente nella capitale francese, nei “Frigos”, antiche celle frigorifere ora utilizzate come atelier di arte contemporanea, con un'installazione sonora e visiva ispirata alle ambientazioni primitive dell'Amazzonia, mentre l'artista francese Jean-Francois Fourtou proporrà a Roma un'installazione con oche, giraffe e scimpanzè a grandezza naturale che invaderanno le vetrine della Rinascente di Piazza Colonna. Oltre a Roma, Parigi e Bruxelles, lo spirito della Notte Bianca ha contagiato anche Montréal, dove lo scorso 26 febbraio, per il secondo anno consecutivo, i cittadini quebecchesi hanno scoperto un nuovo volto della loro città muovendosi tra gallerie d'arte, musei e luoghi di incontro spettacolarizzati. Nel 2006 la spinta propulsiva ed internazionale della Notte Bianca coinvolgerà anche Madrid, la lettone Riga ed Helsinki. "...e così Iddio creò il giorno per lavorare e la notte per riposare..." fino al secondo millennio?... E ti pare che Torre del Greco, con le sue caratteristiche metropolitane, con un reddito pro-capite (sperequato) superiore alla media nazionale, si lasciava scappare l' "ozio notturno" istituzionalizzato? I vesuviani, festaioli, cultori del gastro enterico, e degli oggetti "firmati" potevano rinunciare a questa pacchia notturna? I veglioni di Capodanno e Carnevale si moltiplicano ad ogni festa di laurea, ad ogni 18° compleanno. Per lavorare e studiare c'è tempo. Ci sono le mamme e i papà che vanno a letto con le galline e l'indomani aprono bottega o vanno in ufficio alle otto mai paghi di espiare la colpa di aver procreato (sic) e mai farebbero mancare alla prole quello che se stessi, da piccoli, non ebbero mai. Il vecchio leone |
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