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Argomento presente: « Giovani torresi di buon cuore » | |||||
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ID: 3090 Intervento
da:
virnapaola mari
- Email:
virnapaola@hotmail.com
- Data:
martedì 25 aprile 2006 Ore: 17:20
dal sito VIP ITALIA ONLUS La Federazione ViviamoInPositivo - Vip Italia Onlus è nata il 16 maggio 2003, dall'unione di 10 associazioni Vip operanti nell'ambito della Clownterapia. Oggi Vip Italia Onlus ragruppa 30 Associazioni i cui volontari operano come clown di corsia in 70 ospedali in Italia e in case di riposo e comunità per disabili e bambini. All'estero Vip Italia sviluppa progetti di educazione allo sviluppo in collaborazione con Organismi religiosi, Ong e associazioni. Cosa fa Vip Italia Onlus CLOWNTERAPIA: - 1400 volontari clown si recano settimanalmente in 70 ospedali in Italia. In case di riposo, comunità per disabili e bambini. - Circa 50 volontari appositamente formati, ogni anno si recano in Paesi in via di Sviluppo (PvS) per condurre progetti di cooperazione all'educazione. FORMAZIONE: - Vip organizza in Italia e nei PVS corsi di formazione artistico-teatrale e di arti circensi in cui si apprende ad operare in aree di disagio con uno stile di vita gioioso, positivo e solidale; PROGETTI: - Vip Italia sviluppa progetti di cooperazione decentrata per sostenere i processi di miglioramento della qualità della vita delle comunità. - Vip Italia promuove un approccio di sviluppo partecipativo. Vip si impegna dunque a s'impegnerà a tessere in tutte le fasi del progetto un rapporto di profonda reciprocità con la comunità locale, favorendo uno sviluppo che nasca dal basso e che sia socialmente sostenibile. Collaborando con organizzazioni e così promuovendo e rafforzando reti che propongono progetti di cooperazione, e modelli di solidarietà. - Vip Italia si impegna a non collaborare con governi o organizzazioni che non rispettino appieno i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani SENSIBILIZZAZIONE: - Vip Italia diffonde nel territorio italiano e nel Web informazioni sulle realtà incontrate nelle missioni in PVS, sulle problematiche che queste realtà affrontano quotidianamente, sui progetti attuati. - Vip Italia Avvia percorsi di educazione interculturale e di valorizzazione delle diversità. - Vip Italia denuncia alla comunità internazionale ogni situazione di offesa della dignità umana, ingiustizia, iniquità cui verrà a conoscenza. Manifesto Vip Italia Onlus : Se gli uomini trasformano il mondo dandogli un nome, attraverso la parola, il dialogo si impone come cammino per cui gli uomini acquistano significato in quanto uomini. Non esiste dialogo però, se non esiste un amore profondo per il mondo e per gli uomini. Non è possibile dare un nome al mondo, in un gesto di creazione e ricreazione, se non è l'amore a provocarlo. L'amore, che è fondamento del dialogo, è anch'esso dialogo. [...] Se non amo il mondo, se non amo la vita, se non amo gli uomini, non mi è possibile il dialogo. [...] Se il dialogo è l'incontro degli uomini per "essere di più", non può farsi senza speranza. Se nulla resterà di queste pagine, speriamo che resti almeno la nostra fiducia nel popolo. La nostra fede negli uomini e nella creazione di un mondo dove sia meno difficile amare. [Pedagogia degli oppressi P. Freire]“ Lo sviluppo è una questione di uomini. Gli uomini sono i soggetti del vero sviluppo, e lo scopo del vero sviluppo sono gli uomini. Lo sviluppo integrale degli uomini è la meta e la misura di tutti i progetti di sviluppo” [Giovanni Paolo II] |
ID: 3085 Intervento
da:
Giovanni Raiola
- Email:
raiolagiovanni@virgilio.it
- Data:
lunedì 24 aprile 2006 Ore: 23:23
Ass. Cult. “torregreco” Onlus Premio TorreGreco Romanzo “Nati 2 volte” Premio per il miglior romanzo d’esordio italiano Prima Edizione marzo-ottobre 2005 e-mail: premio.nati2volte@email.it “Nati 2 volte” Due brevi presentazioni Perché oggi un altro premio letterario in questa temperie culturale che già ne vede presenti una miriade? Perché c’è un gruppo di persone che credono – ne hanno fatto esperienza – che riunire tanti soggetti attorno allo strumento “libro” costituisca un modo per incontrarsi, raccontarsi, in ultima istanza, fare cultura. Come fare allora per renderci visibili – perseguendo la qualità letteraria – in questo mare magnum di certamina italici? Partendo da un’idea originale – almeno nel nostro panorama letterario - , ossia quella di premiare (dopo averlo selezionato, fatto leggere nelle Scuole, passato ad un vaglio critico di una giuria leggera ma sostanziosa) il romanzo d’esordio edito di un narratore italiano (o di lingua italiana). Perché quello d’esordio? Perché noi crediamo che nascere alla letteratura – sia per il travaglio linguistico; sia per la difficoltà di trovare una casa editrice per farlo – sia da considerarsi una seconda venuta al mondo: forse più consapevole e “naturale” della prima… Tutto questo che abbiamo faticosamente tentato di esprimere è materia di aneddotica letteraria. Pensiamo solo a nascite letterarie tardive come quelle di Camilleri e di Bufalino od a quelle autofinanziate – aps (a proprie spese) direbbe l’Umberto Eco – del Moravia de Gli indifferenti, e già potremo farci un’idea di come premiare un simile evento-accadimento non sia operazione inutile. Premiare un esordio, infatti, è consacrare uno sforzo ed una volontà – molto spesso contro il mondo e fors’anche contro se stessi – che dice sostanzialmente questo: c’è un’altra strada e forse è meno assurda di questa realtà sempre più fiction dipendente. Vincenzo Aiello Fra i molti premi presenti in Italia mancava ancora un riconoscimento alla pubblicazione del primo romanzo: iniziative simili sono da molti anni presenti in altri paesi europei, fra tutti si ricordi Chambèry e il suo Festival du Premier Roman. Ecco perché da un’iniziativa del tutto privata ma appassionata nasce l’idea di un premio istituito a Torre del Greco, dunque in un territorio che ha sete di eventi culturali e che va incoraggiato in questa direzione, e dedicato a una sezione narrativa non ancora esplorata se non in premi collegati a limiti di età. Non sempre un primo romanzo è opera felice e matura, ma resta una fatica da affrontare, un rischio da correre. A questo rischio il premio decide di dare attenzione e riconoscimento, unendo a questa funzione la sollecitazione alla lettura di scuole e associazioni, nella speranza di stimolare e far partecipare i più giovani. Antonella Cilento |
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