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Argomento presente: « INIZIATIVA INTERESSANTE » | |||||
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ID: 3168 Intervento
da:
virnapaola mari
- Email:
virnapaola@hotmail.com
- Data:
sabato 6 maggio 2006 Ore: 00:49
fra guarda che ci ho messo il pensiero domani telefono buonanotte a tutti |
ID: 3160 Intervento
da:
Giovanna Mari
- Email:
ipnotic22@libero.it
- Data:
venerdì 5 maggio 2006 Ore: 20:17
Molti dei grandi artisti hanno in qualche modo sfiorato la nostra città...come il singolare e particolarissimo Modigliani...!Significherà qualcosa tutto ciò!?!? |
ID: 3155 Intervento
da:
Francesca Mari
- Email:
stelle_di_stelle@hotmail.com
- Data:
venerdì 5 maggio 2006 Ore: 13:53
Certo che ci organizziamo! Come posso rinunciare all’emozione di un salotto culturale, proprio come quelli illuministici o romantici… Già ci vedo, noi due, come le nuove Madame De Stael ed Eleonora Pimentel De Fonseca, anche se tra la prima e Leopardi non correva, certo, buon sangue… Anne-Louise-Germaine Necker 1766-1817, nota come Madame De Stael, è stata una grande mediatrice culturale. Appartenuta al filone degli idéologues francesi, oppositori moderati del regime napoleonico, ha animato diversi dibattiti intellettuali nell’ambito dei suoi salotti parigini. Inoltre, attraverso i suoi svariati viaggi, ha cercato di unificare la cultura europea proponendo una letteratura più ad ampio respiro, che tenesse conto delle nuove esperienze europee e contemporanee e, soprattutto in Italia, non guardasse più solo ai classici. Questo il senso dell’articolo della De Stael “Sulla maniera e sull’utilità delle traduzioni” che, pubblicato sul primo numero della “Biblioteca Italiana” del 1816, ha dato origine al Romanticismo in Italia. Si perché ha suscitato la nota polemica tra Classici e Romantici e tra i primi oppositori di questo nuovo movimento culturale c’era proprio Giacomo Leopardi, all’inizio antiromantico, che ha risposto alla De Stael con una lettera in cui difendeva a spada tratta la validità della poesia classica. Poi il nostro, com’è noto, ha avuto varie conversioni, e questa flessibilità dimostra, inequivocabilmente, la continua ricerca, lo sperimentalismo, il genio del poeta recanatese. Ricopriamolo davvero per il piacere di farlo, con serenità e non con l’ansia della poesia da imparare a memoria per l’interrogazione… |
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