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Argomento presente: « Arturo Scotto ra torr u griec » | |||||
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ID: 3205 Intervento
da:
virnapaola mari
- Email:
virnapaola@hotmail.com
- Data:
giovedì 11 maggio 2006 Ore: 16:28
ho già espresso la mia approvazione per il valido Arturo Scotto inun altro topic ma la rinovo volentireri grande Arturo |
ID: 3202 Intervento
da:
Serena Mari
- Email:
sery_mari@hotmail.com
- Data:
giovedì 11 maggio 2006 Ore: 14:19
Mio caro Simplicio da quel della Cina, Sul settimanale Carta n. 40 apprendiamo ciò che in nostro comune giovane amico Arturo Scotto si prefigge. Sull’orlo del centrosinistra. La Sinistra giovanile si è incamminata verso il movimento antiliberista nei giorni di Seattle, con la spontaneità di chi vede finire l’incubo del disimpegno degli anni novanta. Molti si stupiscono: «Che ci fanno qui quei diessini?», si chiedono in diversi quando alle riunioni arrivano gli inviati della Sinistra giovanile. Arturo Scotto, responsabile dei rapporti con il movimento, rivendica «l’autonomia della Sinistra giovanile dai Ds» e «la volontà di costruire una nostra identità politica». E aggiunge: «Il movimento è un grande strumento di libertà, al quale la sinistra si deve aprire, perché nel suo Dna c’è la curiosità verso tutto quello che si muove, e non può ignorare la novità di un pezzo di società che si ribella all’ordine del mercato e mette in discussione il neoliberismo». Per questo la Sinistra giovanile fa proprie le rivendicazioni della manifestazione del 30 ottobre: l’inserimento dell’articolo 11 della Costituzione italiana nella Costituzione europea, la proposta di un modello sociale europeo, «il rifiuto della costituzionalizzazione del mercato e il tentativo di fissare ideologie nella Costituzione: occore andare oltre ad una visione dell’Europa come semplice aggregazione economica». Parole familiari, per il movimento. Intanto, è stata annuciata una manifestazione, il 6 novembre, convocata dal centrosinistra per contestare la Finanziaria, ma che, per una questione di date, ha provocato alcune polemiche. Arturo Scotto precisa che la manifestazione «non è in concorrenza con quella del 30 ottobre, noi aderiamo ad entrambe». Non sarà che la Sinistra giovanile, è un po’ schizofrenica, tra le aspirazioni e la pratica del movimento, e il legame con un partito che mostra timidezze [per usare un eufemismo] sul ritiro delle truppe o sull’abrogazione di varie leggi varate dal governo Berlusconi? Arturo Scotto ci tiene a ribadire che la Sinistra giovanile non è «la cinghia di trasmissione tra Ds e movimento: la nostra convinzione è che alla pratica territoriale si debba legare un’organizzazione politica, che è uno strumento utile per cambiare le cose». Di fronte a quello che deve essere, per qualche militante, una frustrazione, Arturo Scotto si richiama alle parole di Pietro Ingrao, secondo cui «la politica deve sapere incidere sul potere». La speranza della Sinistra giovanile è che un governo di centrosinistra «sappia interpretare le aspettative del movimento e sia capace di compiere un lavoro politico serio». Fonte: www.carta.org La moderatrice |
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