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Argomento presente: « Norimberga: atti del processo » | |||||
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ID: 3233 Intervento
da:
Serena Mari
- Email:
sery_mari@hotmail.com
- Data:
mercoledì 17 maggio 2006 Ore: 10:43
In coincidenza dell’anniversario dell’approvazione della Legge Basaglia del 1978, Dario D’Ambrosi ci propone uno spettacolo diretto a recuperarne la memoria. Significativa appare la scelta di rappresentare l’happening teatrale Lobotomia nel Padiglione 31 dell’ospedale Santa Maria della Pietà, mirando a simboleggiare l’apertura dei cancelli della dignità umana alla popolazione esterna, con la quale si è cercato e si cerca un contatto diretto ed integrato. D’Ambrosi mostra i segni evidenti dell’ emarginazione e del disadattamento legati alle istituzioni totalizzanti. L’interazione con il pubblico e l’improvvisazione conferiscono grande forza e pregnanza di effetto ad una visione drammatica delle cure ed attenzioni spesso riservate ai malati mentali. Attraverso il contatto con il pubblico presente in sala, D’Ambrosi riesce a realizzare un vero e proprio transfert con il protagonista, uno schizofrenico dimesso dall’ospedale psichiatrico a seguito della entrata in vigore della Legge n. 180. L’innocenza dei comportamenti e la familiarizzazione con il pubblico mostrano l’assoluta semplicità di un individuo malato, emarginato, incompreso e consapevole di esserlo. Il desiderio di ritornare tra le mura del manicomio, tra persone veramente familiari, è il segnale evidente della solitudine e del disadattamento che crea l’istituzionalizzazione. Studi e ricerche mediche del passato suggerivano il ricorso alla lobotomizzazione dei malati psichiatrici al fine di studiarne l’anatomia interna. Le “vocine”, sintomo di personalità schizofrenica, contro cui il nostro personaggio sente il bisogno di lottare, colgono d’improvviso, spaventano, ossessionano. Le stesse vocine sono il prediletto materiale di studio di psichiatri e chirurghi che ne sedano gli effetti attraverso cure farmacologiche e ne verificano le cause attraverso l’osservazione diretta dell’anatomia del cervello. Eppure, l’anatomia è identica per tutti, il contenuto della calotta cranica – simbolicamente rappresentata da un melone anch’esso lobotomizzato – è il medesimo, il “sapore” non è cattivo , ma squisito! Il coinvolgimento verbale ed emotivo e la condivisione del sapore del “cervello lobotomizzato dell’amico Masino” riescono a sensibilizzare il pubblico al punto da renderlo sofferente dinanzi alle paure mostrate nel finale dal protagonista. La straordinaria efficacia della interpretazione di D’Ambrosi mostra la grandezza dell’artista di fama internazionale, capace di produrre nel pubblico indignazione e risentimento, ma anche un senso di straziante solidarietà nei confronti del protagonista, come dimostrano i numerosi gesti di conforto che fluiscono spontaneamente dagli animi degli spettatori. Impossibile riuscire a trattenere la commozione. Impossibile fare a meno di tendere la mano ad un uomo incompreso, come estremo gesto di soccorso diretto a sconfiggere innanzi tutto l’indifferenza. Piera Metallo http://www.buongiornoroma.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=212 |
ID: 3222 Intervento
da:
Serena Mari
- Email:
sery_mari@hotmail.com
- Data:
domenica 14 maggio 2006 Ore: 22:25
Riceviamo e pubblichiamo dal giudice torrese Gennaro Francione: LUNEDÌ 22 MAGGIO ALLE ORE 17-00 PRESSO LA SEZIONE D. S. TRULLO viene presentato il libro di Gennaro Francione LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA LA VIA MEDICINALE http://www.antiarte.it/eugius/via_medicinale.htm Francione, in questo testo ispirato, sottolinea l'inutilità della repressione penalistica nell'uso di droghe, proponendo la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio. Interverranno: Angela MONTICELLI, candidata al XV° municipio Umberto MARRONI, candidato al Comune di Roma Moderatore: Giuseppe MARTELLI, insegnante superiore USICONC Autore del libro: Gennaro FRANCIONE, giudice-scrittore Ispettore polizia penitenziaria carcere di Rebibbia: Luigi Giannelli, regista-scrittore Dopo la presentazione del libro seguirà un rinfresco Ingresso gratuito Sezione D.S. Trullo E. Berlinguer Via Pitigliano, 5 Tel. 06-97606059 E-mail: dstrullo@tiscali.it |
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