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Argomento presente: « Carcere per chi blocca uscita »
ID: 3247  Discussione: Carcere per chi blocca uscita

Autore: virnapaola mari  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: venerdì 19 maggio 2006 Ore: 17:01

Carcere per chi blocca uscita auto
Per Cassazione è violenza privata

C'è il rischio carcere per chi impedisce l'uscita di un'auto dal parcheggio. Per la Cassazione impedire il passaggio all'esterno configura il reato di violenza privata. La Suprema Corte ha condannato a 3 mesi e 10 giorni di reclusione (con la condizionale) un 37enne palermitano che, andato a prendere la sorella, era entrato con l'auto nel parcheggio del condominio impedendo l'uscita sulla pubblica via ai residenti.
La condanna scatta, soprattutto, se il guidatore maleducato rifiuta di spostare subito la sua auto e chiede tempo per sbrigare i suoi comodi. L'uomo aveva parcheggiato la macchina "in modo tale da impedire l'uscita sulla pubblica via" alla macchina di un condomino che risiedeva in quello stabile. Alla sua richiesta di spostare la macchina, il condannato aveva opposto un "rifiuto, pretendendo che l'altro attendesse l'arrivo della sorella".
In poche parole, pretendeva una sorta di diritto del visitatore, una precedenza nei confronti del condomino. Sostenendo questo punto di vista, ha chiesto alla Cassazione di annullare la condanna inflittagli dalla Corte di appello di Palermo il 20 aprile 2005. Gli ermellini, però, hanno respinto il suo ricorso rilevando che correttamente i giudici del merito lo avevano dichiarato colpevole. Secondo i giudici, l'episodio denota la "voluta intenzione dell'imputato di mantenere il proprio veicolo (già parcheggiato irregolarmente in un'area condominiale alla quale non aveva diritto di accedere), in modo tale da impedire alla persona offesa di transitare con il proprio veicolo per uscire sulla pubblica via, rifiutando reiteratamente di liberare l'accesso, e pretendendo con evidente protervia ed arroganza che la persona offesa attendesse le sue necessità (ossia l'arrivo della sorella Teresa)".
Questo comportamento, ha concluso la Cassazione, "basta per integrare la violenza quale normativamente prevista". Condannata anche la sorella per ingiuria (pena sospesa dalla condizionale) che aveva definito "pazzo" il condomino, la cui macchina era tenuta in "ostaggio" dal fratello.

Fonte: tgcom
 
 

ID: 3255  Intervento da: virnapaola mari  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: venerdì 19 maggio 2006 Ore: 17:01

cara francesca secondo me in questo caso il carcere non è una misura estrema, anzi assolutamente adeguata...
A parte il fatto che è stato commesso un reato penalmente rilevante, quale la violenza privata, che già di per se potrebbe giustificare la sanzione...quello che per me conta di più è la gravità di bloccare una accesso pubblico. Pensa se qualcuno dei condomini aveva urgenza di uscire per motivi seri...che ne so, per andare in ospedale...il tizio in questione, per fare i suoi comodi, se ne è fregato altamente
speriamo questa sentenza possa servire come deterrente per tutti gli imbecilli che ci sono in giro


ID: 3251  Intervento da: Francesca Mari  - Email: stelle_di_stelle@hotmail.com  - Data: venerdì 19 maggio 2006 Ore: 14:44

Beh! Anche se il carcere mi sembra una misura un po' estrema, credo che sia giusto che sia stata punita una persona come questa, la quale, non solo ha dimostrato di essere un contravventore, ma con il suo atteggiamento successivo ha denotato arroganza e prepotenza, tipiche caratteristiche di chi non sa vivere civilmente. Un po' di mesi al fresco, magari, gli schiariranno le idee di come si vive in una società in cui, purtroppo, anche chi cerca di seguire una linea di coerenza e civiltà deve scontrarsi con la maleducazione di chi, non solo crede di poter fare sempre il comodo suo, infischiandosene delle norme, ma, nella maggior parte dei casi, riesce anche a passarla liscia.
Dunque, ben venga un maggiore controllo della giustizia che non abbia, però, sempre esiti estremi come questo, ma sappia come e quando intervenire. Per quanto riguarda il Codice della strada, poi, qui da noi, ci dovrebbero essere arresti a raffica: soste in doppia fila, divieti di sosta, controsensi e via dicendo. Non conosco le misure normative a riguardo, ma mi sembra chiaro che sono infrazioni che compromettono seriamente la sicurezza stradale e i diritti degli altri conducenti.
Dunque, che non un caso su mille, come questo eclatante, serva a mettere un po' di ordine. Un po' più di attenzione da parte delle forze dell'ordine, e, come al solito, maggiore senso di civiltà da parte di ognuno di noi.


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